Un uomo di 42 anni, residente a Vicenza, è stato arrestato dai carabinieri nella stazione ferroviaria di Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza, mentre si muoveva con una carabina ad aria compressa di potenza superiore ai limiti consentiti. L’intervento è scaturito da una segnalazione di un cittadino preoccupato dalla presenza dell’individuo armato in un luogo pubblico. Nel corso dell’operazione sono state trovate altre armi e sostanze vietate nella sua abitazione, aggravando la situazione penale.
L’intervento dei carabinieri a Piovene Rocchette dopo la segnalazione
La mattina del 24 aprile 2025, i carabinieri delle stazioni di Schio e di Piovene Rocchette hanno ricevuto una chiamata alla linea di emergenza 112. Un cittadino aveva notato un uomo con un’arma in mano, aggirarsi all’interno della stazione ferroviaria di Piovene Rocchette, e si era subito preoccupato. Le forze dell’ordine hanno raggiunto rapidamente il luogo indicato e hanno identificato il soggetto, un uomo di 42 anni, originario di Vicenza.
L’uomo portava con sé una carabina ad aria compressa, facilmente riconoscibile e con caratteristiche di potenza ben oltre il limite legale di 7,5 joule. Si muoveva con la carabina imbracciata, senza manifestare particolari preoccupazioni o atteggiamenti aggressivi. La situazione si è rapidamente risolta con il fermo da parte dei carabinieri, che hanno bloccato l’uomo e proceduto a ulteriori controlli.
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La carabina ad aria compressa e le irregolarità nella detenzione
La carabina sequestrata aveva caratteristiche che superavano ampiamente il limite di potenza stabilito dalla normativa in materia di armi ad aria compressa. Queste restrizioni sono stabilite per evitare pericoli pubblici derivanti dal possesso e dalla circolazione di armi potenzialmente pericolose senza autorizzazioni.
Nel caso specifico, il 42enne non era in possesso del porto né della detenzione di tale arma. L’assenza di autorizzazioni per il possesso o l’uso corretto della carabina rappresenta un illecito penale. I militari hanno quindi proceduto al sequestro dell’arma e alla iscrizione di un’indagine a carico dell’uomo.
Scoperta di una seconda carabina e di sostanze vietate a casa dell’indagato
Al termine delle verifiche iniziali alla stazione, i carabinieri hanno chiesto una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo, sita sempre nel vicentino. Questa ha portato al ritrovamento di una seconda carabina ad aria compressa, anche questa di potenza superiore ai 7,5 joule e detenuta illegalmente, cioè senza i necessari autorizzazioni di legge.
Oltre all’arma, gli investigatori hanno trovato una scatola contenente 134 bulbi di papavero da oppio, sostanza considerata illecita. Accanto ai bulbi c’era anche un sacchetto con circa 100 grammi di sostanza estratta da questi bulbi. La legge italiana vieta la coltivazione, il possesso e la produzione di oppio e suoi derivati senza autorizzazioni specifiche.
Questo ritrovamento ha aggravato la posizione del 42enne, delineando un quadro più complesso rispetto al semplice possesso irregolare di armi.
Arresto e disposizione giudiziaria con arresti domiciliari
Dopo l’identificazione, il 42enne è stato portato in caserma per le formalità di rito. È stato arrestato con l’accusa di detenzione illegale di armi e possesso di sostanze stupefacenti vietate. La procura della repubblica di Vicenza si è subito attivata e ha richiesto al giudice per le indagini preliminari la convalida dell’arresto.
Il gip ha riconosciuto la fondatezza dell’intervento e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’uomo. Tale provvedimento limita la libertà personale dell’indagato senza procedere al carcere in attesa delle indagini e dell’eventuale processo.
La vicenda rimane sotto sia il controllo giudiziario che degli investigatori, che stanno valutando eventuali ulteriori sviluppi legati a questo caso.