Un evento tragico ha scosso la piccola comunità di Giaveno, dove un uomo di 60 anni è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio. Il decesso del padre, noto in paese per il suo impegno associativo e la lunga attività lavorativa, ha visto nascere da subito dubbi sulle cause ufficiali riferite. La vicenda è ora al centro di un’indagine che punta a fare chiarezza sui contorni di quella drammatica giornata.
Il ritrovamento del corpo e la versione iniziale
Mercoledì pomeriggio un’ambulanza del 118 è intervenuta presso un appartamento in piazza Molines, a Giaveno, dove un anziano di 91 anni era stato trovato privo di sensi. Il figlio maggiore, Davide Giaj Levra, aveva parlato di una caduta accidentale in cucina, riferendo che il padre era scivolato mentre si trovava in casa. Tuttavia, una volta sul posto, i soccorritori si sono trovati davanti a una situazione più grave di quanto annunciato. Il corpo dell’anziano presentava numerosi segni di traumi: fratture multiple al cranio, costole rotte e ecchimosi diffuse. Nonostante le lunghe manovre di rianimazione al pronto soccorso di Rivoli, l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo.
Dubbi sulle cause della morte
Il quadro clinico ha subito indotto i medici e gli investigatori a diffidare dalla versione di un semplice incidente domestico. È stato così deciso di avviare accertamenti più approfonditi per stabilire se la caduta potesse dipendere da cause diverse o se vi fossero elementi di violenza.
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Le indagini e i primi sospetti nei confronti di davide giaj levra
La Procura ha affidato le indagini al pubblico ministero Davide Pretti che ha incaricato il medico legale Roberto Testi di effettuare l’autopsia sul corpo dell’anziano. Le analisi della polizia scientifica hanno rivelato tracce di sangue non solo nella cucina, dove si presume sia caduto, ma anche nella camera da letto, il che ha complicato ulteriormente la ricostruzione della dinamica. Questi dettagli hanno accentuato i sospetti sulle versioni fornite da Davide, che ora compare formalmente come indagato per omicidio.
Testimonianze e versioni discordanti
Davide sostiene di aver trovato il padre a terra e, ritenendo la situazione un incidente, di averlo spostato sul letto. Nel frattempo era presente anche il fratello Mauro, diventato invalido, che ha raccontato di essere stato avvisato troppo tardi rispetto al momento dell’incidente. Mauro ha detto ai carabinieri di non aver visto direttamente cosa fosse successo, perché si trovava nella sua stanza quando Davide gli ha comunicato l’accaduto. Questa discrepanza temporale contribuisce a rendere più complesso il quadro investigativo.
Un terzo fratello, Giorgio, di professione panettiere, non era in casa al momento del fatto. Giorgio si è affidato a un avvocato per chiedere trasparenza sulle circostanze della morte del padre, mostrando la volontà di fare chiarezza in questo contesto di tensioni familiari.
Le relazioni familiari e le tensioni emerse nella convivenza
L’immediata convivenza tra Davide e Mauro all’interno dell’abitazione, dopo che Giorgio si era trasferito altrove, ha creato uno scenario in cui alcune tensioni erano presenti da tempo. Testimonianze raccolte tra conoscenti e vicini riportano che spesso si verificavano discussioni tra il figlio maggiore e il padre. Le liti avevano ad oggetto soprattutto questioni economiche: Davide, disoccupato, avrebbe più volte chiesto aiuti finanziari al genitore.
Germano Giaj Levra era un personaggio rispettato per la sua lunga attività lavorativa come assicuratore e per l’impegno sociale nel territorio, tra le associazioni locali come il Lions Club e il coro Valsangone. Era vedovo e, oltre ai figli, curava numerose proprietà immobiliari, fattore che aggiunge un ulteriore elemento di potenziale conflitto nelle dinamiche familiari.
Queste tensioni di convivenza, unite al momento di difficoltà lavorativa di Davide, offrono uno spaccato realistico della situazione interna alla famiglia nei mesi precedenti al tragico evento.
Le prospettive dell’inchiesta e la reazione della comunità di giaveno
L’indagine aperta dalla Procura aspetta ora soprattutto l’esito dell’autopsia per avere un quadro più preciso sulla causa della morte di Germano. Si cercano risposte sui traumi evidenti e sul possibile coinvolgimento di uno o più membri della famiglia. Il contrasto tra le versioni raccontate e le tracce rinvenute nell’appartamento alimenta le domande di chi attende spiegazioni ufficiali.
Il dolore si fa sentire in tutto il paese: la scomparsa di un uomo noto e stimato ha colpito duramente i residenti, che si trovano ora a fare i conti con una vicenda complessa e dolorosa. Lo scenario si fa ancora più difficile vista la divisione in seno alla famiglia, che ora vive sospetti e rancori oltre alla perdita.
La storia resta aperta, con la comunità e le forze dell’ordine impegnate a ricostruire fatti e responsabilità. Intanto, in attesa di un chiarimento, i riflettori restano puntati su quella casa di piazza Molines dove Germano Giaj Levra ha passato le ultime ore della sua vita.