Un recente studio condotto dall’università degli studi di milano ha analizzato le abitudini alimentari di oltre 60 sportivi non professionisti, concentrandosi sull’impatto della dieta mediterranea ricca di pasta sulla performance fisica e la composizione corporea. Il lavoro scientifico, pubblicato sull’international journal of food sciences and nutrition, ha messo in luce differenze importanti nell’effetto di diete con quantità variabili di carboidrati. L’indagine ha seguito due gruppi con abitudini alimentari distinte, per valutare come l’assunzione di pasta incida su forza muscolare e massa grassa.
L’indagine e le sue caratteristiche principali
Lo studio ha coinvolto più di 60 atleti amatoriali, selezionati per esplorare i loro modelli alimentari e i riflessi sul corpo. I ricercatori dell’università degli studi di milano hanno adottato un approccio sperimentale, somministrando due regimi dietetici diversi per 8 settimane. Il primo prevedeva un apporto ricco di carboidrati, con almeno cinque porzioni di pasta a settimana e un contributo energetico derivante dai carboidrati tra il 55% e il 60%. Il secondo modello, invece, si basava su un consumo più basso di carboidrati, con al massimo due porzioni settimanali di pasta e un apporto compreso tra il 40% e il 45% dell’energia quotidiana.
Il parere di patrizia riso
Patrizia riso, docente ordinaria di nutrizione umana presso l’università di milano e responsabile della ricerca, ha sottolineato la scelta di due diete di tipo mediterraneo per evitare distorsioni dovute a modelli alimentari troppo radicali. “L’obiettivo era infatti alzare o abbassare l’introito di carboidrati all’interno di uno schema conosciuto e consolidato, per garantire un confronto più affidabile tra gli effetti sulla forza muscolare e la composizione del corpo.”
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Risultati e effetti sulla forza muscolare e massa grassa
Il confronto tra le due diete ha mostrato risultati chiari e decisivi. Il gruppo che ha seguito la dieta “high-carb”, cioè con un apporto maggiore di pasta e carboidrati, ha registrato miglioramenti evidenti in termini di forza muscolare. Parallelamente, questo gruppo ha sperimentato una riduzione più marcata della massa grassa, segno che il bilanciamento dei macronutrienti nel modello alimentare ha influito positivamente sulla composizione corporea.
Patrizia riso ha precisato che non si sono registrati effetti avversi o alterazioni nei parametri ematici, segno che una dieta mediterranea arricchita di carboidrati può sostenere una buona condizione fisica senza influire negativamente su indicatori di salute. “Questo dato conferma che la scelta di alimenti ricchi di carboidrati come la pasta, consumati con regolarità, si inserisce in un quadro nutrizionale equilibrato e funzionale per chi pratica attività sportiva amatoriale.”
Focus su salute e sicurezza
L’assenza di alterazioni nei parametri ematici evidenzia come la dietaricca di carboidrati sia un’opzione sicura per gli sportivi amatoriali.
Il ruolo dei carboidrati negli sportivi amatoriali sotto la lente degli esperti
Michelangelo giampietro, medico specialista in medicina sportiva e scienza dell’alimentazione, ha commentato i dati rilevati, sottolineando quanto i carboidrati rimangano essenziali per chi pratica sport a livello non agonistico. L’esperto ha ricordato che le indicazioni valide per la popolazione generale trovano piena applicazione anche tra gli sportivi amatoriali, invitando a mantenere un apporto giornaliero superiore a 2 grammi per chilo di peso corporeo.
Giampietro ha aggiunto che non bisogna considerare solo la quantità, ma anche la qualità dei carboidrati. Quelli complessi, come quelli contenuti nella pasta, sono da preferire, poiché rilasciano energia gradualmente durante l’intera giornata, migliorando resistenza e performance. “È importante distribuire in modo equilibrato l’apporto di carboidrati, evitando concentrazioni in un solo pasto che potrebbero risultare meno efficaci per il metabolismo e l’attività muscolare.”
Implicazioni pratiche per gli sportivi e chi vuole mantenersi in forma
I risultati di questa indagine scientifica offrono indicazioni utili per chi svolge attività sportiva in modo non professionale, suggerendo di non sottovalutare l’importanza di un corretto apporto di carboidrati nel regime alimentare quotidiano. È evidente che scegliere una dieta mediterranea con una buona presenza di pasta aiuta non solo a migliorare la forza muscolare, ma anche a regolare la massa corporea, riducendo il grasso in eccesso.
Un’alimentazione che contempli almeno cinque porzioni di pasta a settimana, inserita in una dieta varia e bilanciata, può rappresentare un punto di riferimento semplice e concreto per mantenere livelli di performance e benessere fisico. Lo studio dimostra poi che non è necessario escludere o limitare troppo i carboidrati per raggiungere questi benefici, purché il tutto avvenga in modo consapevole.
-Milano, 27 giugno 2025