L’Università di Camerino ha raggiunto un traguardo significativo con l’ottenimento della certificazione Uni Pdr 125, che attesta il suo impegno per la parità di genere. Questa certificazione è il risultato di azioni concrete messe in atto dall’Ateneo, dalle commissioni di concorso equilibrate in termini di genere alla sospensione del conteggio della produttività scientifica durante il periodo di maternità per evitare penalizzazioni alle docenti. Questi aspetti sono stati al centro della presentazione ufficiale avvenuta presso Palazzo Raffaello in Regione, a cui hanno preso parte diverse figure di spicco.
Il contesto della certificazione Uni Pdr 125
Il riconoscimento ricevuto dall’Università di Camerino giunge dopo un lungo percorso avviato nel 2019, in cui sono stati previsti specifici step che hanno portato al conseguimento della certificazione. Il Rettore Graziano Leoni ha evidenziato l’importanza di tale traguardo per un ateneo come il nostro, manifestando con orgoglio che Camerino è il secondo in Italia a riceverlo. La certificazione rappresenta un’indicazione chiara di come l’università stia procedendo con metodo verso obiettivi precisi e realizzabili. L’Università ha integrato politiche di genere in tutti i propri atti, dal Piano strategico al Piao, sottolineando la necessità di promuovere attivamente la cultura delle pari opportunità all’interno della comunità accademica.
Le politiche di genere implementate dall’Ateneo non riguardano solo l’equilibrio di rappresentanza, ma si estendono anche alle attività didattiche e di ricerca. L’obiettivo centrale è facilitare un ambiente accogliente e inclusivo per tutti, coinvolgendo studenti, personale docente, tecnico e amministrativo. Al fine di sostenere queste azioni, l’università si allinea con le direttive dell’Unione Europea, elemento fondamentale anche per partecipare a bandi di ricerca.
Riconoscimenti e opportunità per l’università
L’assessora regionale alle Pari Opportunità, Chiara Biondi, ha espresso il suo apprezzamento per il riconoscimento ottenuto dall’università. Laureata presso l’Università di Camerino in Giurisprudenza, ha sottolineato come il traguardo non sia solo un simbolo di uguaglianza, ma rappresenti anche una forte sensibilità per la parità di genere che va oltre le statistiche. In questo contesto, l’articolo 34 della Costituzione Italiana assume un ruolo chiave, valorizzando la necessità di garantire l’accesso equo ai corsi universitari.
La certificazione Uni Pdr 125 rende l’Università di Camerino più attrattiva per studenti e docenti, aumentando la sua reputazione e aprendo nuove opportunità nel settore accademico. La valutazione positiva dell’Ateneo da parte della Regione evidenzia come l’Università abbia una visione ampia e il riconoscimento possa quindi suggellare un percorso di crescita e di sviluppo futuro.
Azioni concrete per la parità di genere
La pro-rettrice, Sara Spuntarelli, ha fornito dettagli sul cammino intrapreso per conseguire la certificazione, illustrando come dall’implementazione dei principi si sia passati a politiche e iniziative concrete. Uno dei punti salienti è stato il lavoro per rimuovere stereotipi di genere, anche quelli che possono risultare inconsci, affinché si crei un contesto con pari opportunità sia per donne che per uomini.
La professoressa Maria Paola Mantovani, delegata per la Parità di genere, ha esposto anche in dettaglio le modalità attraverso cui l’università ha attuato diverse misure. Fra queste, l’adeguamento della composizione delle commissioni di concorso e la decisione di sospendere il conteggio di produttività scientifica durante il periodo di maternità. È interessante notare anche la storica sotto-rappresentazione delle donne nei campi scientifici STEM, area in cui, tuttavia, l’Università di Camerino ha cominciato a registrare elementi positivi. Tra i dati favorevoli, la presenza di donne nel campo dell’Architettura, Informatica e soprattutto Chimica, offre una rappresentazione incoraggiante che delinea un futuro migliore e più inclusivo per le accademiche dell’ateneo.