L’Università della Calabria continua a segnare un forte aumento nelle richieste di ammissione anticipata, confermando una tendenza positiva che dura da sei anni. I dati relativi all’anno accademico 2025/26 mostrano un incremento significativo rispetto al passato, con numeri che riflettono la crescita dell’attrattività dell’ateneo nel panorama universitario italiano, nonostante alcune sfide demografiche e la concorrenza degli atenei online.
Il boom di domande per la fase anticipata e il ruolo del Tolc
Per l’anno accademico 2025/26, l’Università della Calabria ha ricevuto 3759 domande nella fase anticipata di ammissione. Questa è la fase in cui il sostegno del Tolc è obbligatorio per partecipare, elemento che già segna la selettività di questo primo step. Se si confronta con l’anno precedente, 2024/25, l’incremento è di 767 domande, pari al 26% in più. Solo l’anno prima il salto era stato del 28%, segnalando una crescita che non accenna a fermarsi. Nell’arco temporale dal 2019/20, quando è iniziato il mandato del rettore Nicola Leone, le domande per l’ammissione anticipata più che si sono triplicate. Questo dato evidenzia non solo un aumento quantitativo ma anche un cambiamento nel modo in cui gli studenti scelgono di entrare in università, privilegiando l’iscrizione anticipata come strategia per assicurarsi un posto.
Il ruolo centrale del tolc
L’uso del Tolc in questa fase rimane un elemento centrale. Il test online, somministrato dal Cisia, è riconosciuto come uno strumento efficace per valutare le competenze degli aspiranti immatricolati. Valutazioni affidabili e standardizzate, offerte da questo test, hanno contribuito a dare maggiore credibilità e attrattiva alla fase anticipata, stimolando gli studenti a partecipare prima possibile.
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Prospettive per le iscrizioni e corsi a numero chiuso
I numeri relativi all’ammissione anticipata rappresentano solo una parte delle iscrizioni previste per l’anno 2025/26. Dopo questa prima fase, seguiranno le iscrizioni relative alla procedura ordinaria e quelle dedicate agli studenti internazionali tramite Unical admission. Inoltre, sono previste le selezioni per corsi ad accesso programmato a livello nazionale, come Infermieristica, Ingegneria edile-architettura, Medicina e chirurgia TD , Scienze della formazione primaria, Conservazione e restauro dei beni culturali. Un corso nuovo inserito in questa categoria è Fisioterapia.
I corsi ad accesso programmato attirano tradizionalmente molti candidati e richiedono selezioni rigorose. Nei reparti come Medicina o Ingegneria, il numero di richieste supera di gran lunga i posti disponibili. Questi corsi mantengono una posizione di rilievo all’interno dell’offerta didattica di Unical, in grado di attrarre ragazzi anche da fuori regione, confermando l’importanza di mantenere alta la qualità della formazione e una gestione efficiente dei processi di ammissione.
Nuovi corsi molto richiesti e aumento dei posti disponibili
Tra le novità più rilevanti della nuova offerta accademica dell’Unical spicca il corso triennale in Scienze e tecniche psicologiche. Questo percorso già nella fase anticipata ha fatto registrare un numero impressionante di richieste: 331 candidati per soli 60 posti disponibili. Il successo di questo corso segna un interesse crescente verso le discipline psicologiche nel contesto universitario calabrese.
Anche il corso di Scienze e tecnologie per le attività motorie e sportive, entrato al secondo anno, conferma il suo appeal. Per 95 posti sono arrivate ben 229 domande, a indicare una domanda superiore rispetto alla capacità ricettiva, necessitando pertanto un’attenzione mirata agli spazi e alle risorse disponibili.
Aumento straordinario dei posti
Davanti a questi numeri, il rettore Nicola Leone, insieme ai direttori di dipartimento, ha deciso di aumentare in modo straordinario i posti disponibili, raggiungendo il limite delle capacità attuali dell’ateneo. Questa scelta mostra quanto l’Università stia facendo per accogliere il crescente numero di studenti, senza però compromettere la qualità degli spazi e dei servizi didattici.
Le strategie di unical tra rinnovamento e concorrenza
La crescita del numero di domande di ammissione non è frutto del caso. Secondo il rettore Nicola Leone, dietro a questi risultati c’è un lavoro intenso e mirato. L’ateneo ha rinnovato molto la sua offerta formativa e ha potenziato i servizi offerti agli studenti. In particolare, è stata posta attenzione a migliorare la qualità complessiva dell’esperienza universitaria, un aspetto che fa la differenza nelle scelte dei giovani.
Questa capacità di rispondere a sfide come la denatalità, la migrazione studentesca verso altre regioni italiane o la concorrenza crescente degli atenei telematici, colpisce soprattutto nella realtà del Mezzogiorno, storicamente più fragile sotto questi aspetti. L’Università della Calabria, nonostante la complessità del contesto, ha mostrato di saper mantenere una traiettoria di crescita, mantenendo attrattiva e adattandosi ai nuovi bisogni degli studenti.
L’ateneo calabrese si trova così in una posizione più solida rispetto a molte realtà simili, risultando un punto di riferimento nella formazione universitaria nelle regioni del Sud Italia. Le scelte fatte negli ultimi anni, tra cui investimenti in nuovi corsi e servizi, si riflettono nei numeri delle iscrizioni anticipante, a conferma della validità delle strategie adottate fino a oggi.
«Questi dati testimoniano l’efficacia di un percorso di crescita strutturale e sostenibile» ha affermato il rettore Nicola Leone.