ChiaroScuro arriva prossimamente su Netflix con un racconto che intreccia il mistero di un omicidio a Roma, la grande arte e il contrasto tra due personaggi molto diversi. Prodotta da Lux Vide e parte del gruppo Fremantle, questa serie originale italiana si sviluppa in otto episodi. Un mix di investigazione leggera e riferimenti culturali, con una squadra di attori di rilievo. Scopriamo come si compone questa nuova avventura firmata dal regista Jan Maria Michelini.
L’ambientazione: roma e la galleria nazionale d’arte moderna
La trama prende avvio all’interno della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, luogo centrale nella storia e custode di opere iconiche. Il primo delitto che scatena le indagini è particolarmente simbolico: il corpo del direttore della galleria viene ritrovato sul pavimento, in una posa che ricorda “Giuditta che decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi, celebre pittrice del Seicento. Questa scelta non è casuale, ma richiama subito un contesto artistico che non si limita a fare da sfondo, ma interviene direttamente nella narrazione e nel modo in cui si sviluppa l’investigazione.
L’ambientazione romana dona alla serie un sapore unico, combinando la bellezza della città eterna con lo scenario del museo. Il contesto museale, fatto di quadri, sculture e storia, diventa esso stesso un luogo di tensione e curiosità. Il mistero infatti si infittisce attorno a più delitti che riflettono altre opere celebri, rendendo la cornice non solo suggestiva, ma parte attiva della trama.
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Una coppia investigativa agli antipodi
ChiaroScuro si incentra sulla dinamica tra due personaggi molto diversi tra loro che diventano partner nell’indagine. Angelo Tiberi, interpretato da Andrea Lattanzi, è poliziotto romano dal carattere concreto e disponibile. Cresciuto in un ambiente popolare, segue scrupolosamente le regole ed è abituato a gestire le situazioni in modo diretto. Angelo vive una vita in cui lavoro, famiglia e legami affettivi si intrecciano, come dimostrano le frequenti chiamate da parenti e l’amicizia con Eleonora, medico legale e interesse sentimentale.
Il partner di lavoro: cosmo speranza
Accanto a lui c’è Cosmo Speranza, ruolo affidato a Pierpaolo Spollon, specialista d’arte dall’aria eccentrica e raffinata. Cosmo ha uno “sguardo assoluto” sull’arte e legge le opere con un livello quasi sovrannaturale, considerando i quadri come messaggi da decodificare. Vive lontano dalla tecnologia, detestando il cellulare e preferendo un’esistenza solitaria nel suo loft con vista sul Circo Massimo. La sua personalità, fatta di abiti sartoriali e frequentazioni bohémien, appare distante ma influisce profondamente sull’andamento dell’indagine.
Tra l’approccio pragmatico di Angelo e quello intuitivo di Cosmo si sviluppano scontri e momenti di confronto. La loro collaborazione, nonostante le differenze, diventa sinergica e funzionale. La compattezza del duo nasce nella gestione di casi sempre più complessi e bassi di tensione, con battute di ironia che alleggeriscono l’atmosfera senza tradire la suspense.
La caccia al serial killer ispirato all’arte
La serie si evolve in un’indagine in cui spicca il filo conduttore rappresentato da un assassino seriale che si rifà a opere d’arte famose per mettere in scena i suoi delitti. Non è un semplice omicidio, ma un rituale che riporta alla luce riferimenti culturali e richiami storici. Gli assassini prendono spunto da quadri e sculture, creando scenari che portano gli investigatori a scavare in codici estetici e simbolici.
Un ulteriore elemento di tensione emerge dalla figura di Rufo Speranza, interpretato da Alessandro Preziosi. Rufo è leggendario falsario d’arte e padre di Cosmo, la cui storia personale pare intrecciarsi con quella del serial killer. La sua presenza alimenta suspance e porta a ipotizzare collegamenti nascosti tra crimini e passato familiare, facendo crescere l’inquietudine che attraversa tutta la trama.
I ruoli di leda e mia
Al fianco della coppia investigativa compaiono Leda e Mia, rispettivamente sorellastra di Cosmo e compagna di quest’ultimo. Entrambe svolgono ruoli importanti nell’intreccio, affiancando la sequenza delle indagini e arricchendo la narrazione di relazioni umane che vanno oltre il semplice crimine.
La produzione e il cast della serie chiaroScuro
ChiaroScuro si avvale della firma di autori noti come Umberto Gnoli, Michela Straniero, Francesco Arlanch, Elena Bucaccio e Silvia Leuzzi. La regia è di Jan Maria Michelini, portando in video una sceneggiatura pensata per mescolare elementi di mistero, ironia e arte, offrendo un prodotto che guarda al genere crime senza rinunciare a momenti di leggerezza.
Il cast riunisce interpreti capaci ed esperti, da Pierpaolo Spollon e Andrea Lattanzi a Matilde Gioli, Romana Maggiora Vergano e Aurora Giovinazzo. Completano il gruppo gli attori ospiti Paz Vega e Alessandro Preziosi. Ogni interprete contribuisce a delineare personaggi con caratteristiche precise e ruoli diretti nella complessa trama.
ChiaroScuro si prepara così a inserirsi nel panorama delle serie italiane prodotte da Netflix, proponendo un racconto originale e costruito attorno a nuove prospettive di indagine e arte, privilegiando ambientazioni riconoscibili e storie umane dai risvolti oscuri.