L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha celebrato questa mattina al Duomo l’ordinazione di undici nuovi sacerdoti ambrosiani. Il rito si è svolto alla presenza di numerosi presbiteri e vescovi, sottolineando l’importanza della cerimonia per la comunità ecclesiastica locale. Fra le figure consacrate, anche un religioso della Congregazione dei Figli di Maria Immacolata ha ricevuto i sacramenti.
La celebrazione e la partecipazione ecclesiastica
La messa d’ordinazione è stata concelebrata da sette vescovi insieme a molti presbiteri, confermando la partecipazione attiva e condivisa della Chiesa ambrosiana al momento. L’evento si è svolto nel Duomo di Milano, luogo simbolo della città e sede principale dell’arcivescovo. In chiesa si respirava un clima di solennità che ha raccolto fedeli e membri del clero attorno ai nuovi sacerdoti, rimarcando il valore della vocazione e del servizio ecclesiastico.
Tra i sacerdoti ordinati, ha destato particolare attenzione un religioso appartenente alla Congregazione dei Figli di Maria Immacolata che ha ricevuto i sacramenti insieme agli altri candidati. Questo dettaglio evidenzia la varietà di esperienze e percorsi che portano alla missione sacerdotale, all’interno di una Chiesa che si amplia e accoglie nuove vocazioni anche da diversi ambienti e realtà religiose.
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L’omelia di monsignor delpini e le sfide della vocazione
Durante l’omelia, monsignor Delpini ha voluto ricordare ai nuovi sacerdoti che la loro scelta non è quella di eroi isolati, ma di membri di una comunità vivente. Ha sottolineato il legame con la Chiesa che li sostiene, la preghiera di Gesù e l’azione dello Spirito Santo come elementi che consacrano i nuovi preti nella verità e nell’unità. Questi concetti si sono tradotti in un messaggio di incoraggiamento destinato a rafforzare la loro fede e la loro consapevolezza vocazionale.
L’arcivescovo ha anche parlato apertamente delle difficoltà che i sacerdoti si troveranno ad affrontare. Nel contesto attuale la Chiesa si confronta spesso con uno scenario dominato dalla retorica del declino e dallo scetticismo. È una situazione che può generare un senso di inadeguatezza rispetto alla missione, anche per il numero modesto di nuovi preti. Delpini ha citato lo “scetticismo e la depressione” che minacciano la vita spirituale delle generazioni odierne, ma ha evidenziato la decisione coraggiosa dei candidati che, nonostante tutto, scelgono di mettersi in cammino per servire.
Ricorrenze e destinazioni future dei nuovi sacerdoti
A conclusione della celebrazione, monsignor Franco Agnesi, vicario generale dell’arcidiocesi di Milano, ha ricordato che il 24 maggio è anche il cinquantesimo anniversario dell’ordinazione di monsignor Delpini. Questo dato ha aggiunto un valore ulteriore alla cerimonia, che si configura come un passaggio di testimone tra generazioni di sacerdoti.
Il 19 giugno prossimo, mons. Delpini comunicherà ufficialmente gli incarichi e le comunità a cui saranno destinati gli undici nuovi sacerdoti. La Chiesa ambrosiana prosegue così nel rinnovamento del suo clero, affidando incarichi alle nuove leve per affrontare il lavoro pastorale in parrocchie e comunità. Il momento di assegnazione sottolinea la continuità dell’impegno ecclesiale e il legame profondo con le strutture locali della Chiesa milanese.