Undici arresti a roma e in calabria per narcotraffico, estorsione e incendio doloso

Undici arresti a roma e in calabria per narcotraffico, estorsione e incendio doloso

Undici arresti per traffico di droga, estorsione e incendio doloso in un’organizzazione che operava tra Roma e Calabria, con oltre 1800 chili di sostanze sequestrate e indagini supportate da intercettazioni criptate.
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I carabinieri hanno arrestato 11 persone coinvolte in un vasto traffico di droga tra Roma e Calabria, con episodi di estorsione e incendio doloso, smantellando un'organizzazione che ha movimentato oltre 1800 chili di stupefacenti. - Gaeta.it

Un’operazione congiunta dei carabinieri ha portato all’arresto di 11 persone coinvolte in traffico di droga, estorsione e incendio doloso. Tre complici risultano ancora ricercati. L’inchiesta ha preso spunto da indagini avviate a gennaio 2022, scoprendo una rete che collega Roma a diverse località della Calabria, con un giro di droga che ha movimentato centinaia di chili di sostanze stupefacenti. Le attività dei militari sono state supportate da intercettazioni ambientali e analisi di conversazioni tramite chat criptate.

Le indagini e l’attività investigativa

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, con l’aiuto dei comandi provinciali di Rossano, Reggio Calabria, Cisterna di Latina e Bovalino, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal tribunale del riesame. Il provvedimento è stato richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia della capitale in seguito a un’approfondita attività di indagine. Le tecniche investigative hanno previsto intercettazioni telefoniche e il monitoraggio di chat criptate che hanno permesso di intrecciare i ruoli e le responsabilità dei componenti del gruppo criminale. Gli indizi sono emersi anche a partire dal procedimento già in corso per l’albanese Elvis Demce, condannato nel frattempo a 18 anni, figura ritenuta al centro del traffico di stupefacenti sul territorio.

Struttura e operatività dell’organizzazione criminale

L’inchiesta ha delineato la struttura interna del sodalizio, evidenziando la presenza di collaboratori stretti di Demce, soprattutto in Calabria, dove alcune persone coordinate dal gruppo si occupavano principalmente del traffico di droga. La filiera si estendeva su due regioni, con l’asse Roma-Reggio Calabria nel mirino degli inquirenti. Ai diversi sodali venivano attribuiti compiti specifici e precisi: dall’approvvigionamento alla vendita allo spaccio vero e proprio. Il gruppo gestiva la distribuzione di cocaina, hashish e marijuana in quantità consistenti, riuscendo a muovere oltre 300 chili di cocaina in meno di un anno e più di 1500 chili di hashish.

Quantitativi e distribuzione di droga nelle province coinvolte

Tra maggio 2020 e marzo 2021, sono stati quantificati ingenti traffici di sostanze stupefacenti nelle province di Roma e Latina. Le cifre rilevate dagli investigatori parlano di 338 chili di cocaina, 1510 chili di hashish e 70 chili di marijuana. Questi numeri mostrano l’ampiezza del giro criminale, che si affidava a una rete ben strutturata di fornitori e spacciatori. La movimentazione di tali quantità indica un’organizzazione capace di rifornire vaste aree urbane e suburbane, con interessi economici rilevanti e capacità operative tali da mantenere attivo un mercato illecito per lunghi periodi.

Episodi di violenza e minacce estorsive

Gli atti criminali contestati non si limitano al traffico di droga. In un episodio ricostruito dagli inquirenti, tre membri del gruppo hanno preso di mira un debitore che aveva accumulato un debito per l’acquisto di cocaina. Per ottenere il pagamento, avrebbero incendiato una sala scommesse a Roma, riconducibile al soggetto in questione. L’azione incendiaria è stata seguita da minacce di morte rivolte direttamente al debitore, segno di metodi violenti e intimidatori per imporre il controllo e far valere il potere del sodalizio. Questi episodi rivelano l’utilizzo sistematico della violenza per mantenere ordine e disciplina interna, oltre a garantire il flusso di denaro derivante dallo spaccio.

Contesto territoriale e attività parallele

L’attività criminale interessa aree che si estendono da Roma fino alla Calabria, dimostrando un legame stretto tra le due regioni che facilita il traffico di sostanze proibite. In particolare, le province calabresi coinvolte da Rossano a Bovalino rappresentano punti strategici per l’approvvigionamento e la distribuzione. La disarticolazione del gruppo sottolinea come fenomeni di tali dimensioni attraversino diversi territori, mescolando soggetti locali e stranieri, e sfruttando canali di comunicazione criptati per eludere le indagini. Le forze dell’ordine hanno evidenziato una particolare cura nel definire il quadro criminale, arrivando ad arresti mirati che colpiscono i vertici e i luogotenenti dell’organizzazione.

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