Una scultura labubu verde acqua venduta a oltre 130mila euro conferma il boom del collezionismo cinese

Una scultura labubu verde acqua venduta a oltre 130mila euro conferma il boom del collezionismo cinese

La scultura Labubu di Kasing Lung venduta all’asta per 1,08 milioni di yuan evidenzia il successo globale del marchio Pop Mart e la passione dei fan, tra mercato secondario e sfide contro i falsi Lafufu.
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La scultura Labubu, creata dall'artista hongkonghese Kasing Lung e prodotta da Pop Mart di Pechino, ha raggiunto un valore record all’asta, simbolo dell’enorme successo globale e della passione dei collezionisti per questi giocattoli da collezione. - Gaeta.it

La recente vendita all’asta di una scultura Labubu ha fatto notizia per la cifra raggiunta e conferma l’interesse mondiale per questi oggetti. Realizzata da un artista hongkonghese e prodotta da un marchio con sede a Pechino, questa figura unica richiama l’attenzione su un mercato globale in fermento. La domanda elevata ha coinvolto fan, celebrità e ha generato situazioni inattese sia nel commercio sia nella comunità online dedicata.

Il valore record della scultura verde acqua e la definizione di pezzo unico

La scultura in verde acqua rappresenta un personaggio Labubu con corpo e testa coperti di peluria stilizzata. È stata presentata dalla casa d’aste cinese Yongle International Auction come un esemplare unico nel suo genere. L’opera ha raggiunto il prezzo di vendita di 1,08 milioni di yuan, pari a circa 131.580 euro. Questo risultato sottolinea la crescente attenzione e il valore di mercato di questi oggetti. Il fatto che un pezzo del genere possa superare il milione di yuan indica l’importanza acquisita da Labubu nel mondo del collezionismo.

L’arte dietro la scultura e il ruolo dei protagonisti

L’arte dietro questa scultura prende ispirazione dal disegno originale di Kasing Lung, artista hongkonghese che ha creato il personaggio. Il marchio Pop Mart, con sede a Pechino, si occupa della produzione e commercializzazione. L’opera presentata all’asta si distingue per dettagli e lavorazione che rendono chiaro il suo valore unico. Non si tratta di una semplice riproduzione, ma di un pezzo limitato e apprezzato per forma e colori, fattori che hanno spinto la cifra di vendita verso questa soglia elevata.

Il fenomeno globale dei labubu e la passione dei fan

Labubu è diventato un simbolo nel mondo del giocattolo da collezione. Le bambole, che richiamano figure simili a conigli, hanno generato un’attenzione crescente. La domanda ha raggiunto livelli molto alti, spingendo i fan a mettersi in fila tutta la notte davanti ai negozi per assicurarsi un esemplare. La popolarità è alimentata anche da personaggi famosi che le mostrano pubblicamente, contribuendo a diffondere il culto di Labubu anche oltre la Cina.

La distribuzione globale e le tensioni nei negozi

Il marchio Pop Mart è presente a livello globale con più di 400 negozi, tra cui 30 solo negli Stati Uniti. La diffusione internazionale facilita l’accesso al prodotto, ma ha anche generato episodi di caos. Per esempio, l’agenzia londinese di Pop Mart, a causa di tensioni e potenziali episodi violenti, ha sospeso temporaneamente la vendita in negozio per difendere clienti e personale.

L’attenzione sui Labubu riflette un aspetto della cultura made in China, un cosiddetto “soft power” che si concretizza non solo nella diffusione dei prodotti, ma nella capacità di influenzare gusti e tendenze globali. Il fenomeno dimostra come questi oggetti abbiano una reale capacità di aggregare una fan base fedele e determinata.

Il mercato secondario, le comunità online e la sfida dei falsi

La diffusione di Labubu ha dato il via a un vero e proprio mercato del collezionismo. Le bambole passano di mano in mani diverse, scambiate, vendute o personalizzate. Nascono comunità online dove gli appassionati condividono consigli e foto delle loro collezioni, raccontano esperienze e propongono miglioramenti. Questo scambio contribuisce a mantenere alta la curiosità e l’interesse per gli oggetti.

La lotta contro imitazioni e il fenomeno “Lafufu”

Nel frattempo, la crescita del fenomeno ha generato anche imitazioni e falsi. Sui social, questi pezzi contraffatti sono chiamati “Lafufu” dagli utenti, spesso prodotti in Cina e pensati per ingannare i collezionisti meno attenti. Il mercato parallelo obbliga i compratori a maggiore attenzione e a valutazioni più accurate, visto che la qualità e l’autenticità fanno una grande differenza nel valore finale.

Anche il riuso ha coinvolto questi giocattoli, con personalizzazioni artigianali che modificano l’aspetto originario di Labubu. La creatività dei fan si traduce in un’offerta variegata, capace di attrarre nuovi interessati e di far evolvere nel tempo il senso culturale che questi oggetti rappresentano.

L’emergere di queste dinamiche in Cina e nelle grandi città dove Pop Mart e altri rivenditori operano sottolinea quanta strada abbia fatto un prodotto nato da un’idea artistica fino a diventare un fenomeno di massa, con riflessi concreti sulle abitudini di consumo e gli spazi sociali.

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