Una scossa di magnitudo 4.6 scuote Bacoli e Napoli, evacuazioni e tanta paura in città

Una scossa di magnitudo 4.6 scuote Bacoli e Napoli, evacuazioni e tanta paura in città

Un terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito l’area flegrea con epicentro a Bacoli, avvertito anche a Napoli; nessun ferito segnalato, ma le autorità monitorano attentamente la situazione per garantire la sicurezza.
Una Scossa Di Magnitudo 4.6 Sc Una Scossa Di Magnitudo 4.6 Sc
Un terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito l’area flegrea vicino a Bacoli, avvertito distintamente anche a Napoli; non si registrano danni gravi né feriti, ma le autorità mantengono alta la vigilanza data la sensibilità sismica e vulcanica della zona. - Gaeta.it

Un terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito l’area flegrea, con epicentro vicino a Bacoli, intorno alle 12.47 di oggi. L’evento sismico è stato percepito distintamente anche nel centro di Napoli, dove molte persone sono uscite dagli edifici, cercando di mettersi in sicurezza sulle strade. Questo sisma risulta tra i più forti registrati nella zona negli ultimi decenni.

Reazioni immediate della popolazione e delle autorità locali

La scossa è stata avvertita in maniera netta anche nel capoluogo partenopeo, dove molte persone si sono riversate nelle strade per precauzione. In alcune zone si sono registrate scene di apprensione, con famiglie che hanno lasciato casa e uffici per attendere all’aperto i comunicati ufficiali. Le strutture pubbliche e private sono state temporaneamente evacuate in vari quartieri del napoletano.

Le autorità hanno subito avviato i controlli sulle infrastrutture e sugli edifici nei quartieri vicini all’epicentro per verificare eventuali danni. Per ora non sono state riportate criticità gravi o feriti. Le squadre di protezione civile e vigili del fuoco sono rimaste in allerta per intervenire nel caso fossero necessarie operazioni di emergenza.

Dettagli sull’evento sismico e caratteristiche geologiche

Il terremoto ha avuto una magnitudo di 4.6, risultando così pari a quello che aveva colpito la stessa area il 13 marzo scorso durante la notte. La profondità dell’ipocentro si è attestata a circa 5 chilometri sotto la superficie terrestre, dettaglio che rende il sisma più percepibile e potenzialmente dannoso per la popolazione vicina. L’area flegrea, nota per la sua attività vulcanica e sismica, è monitorata costantemente dagli enti competenti proprio per la possibilità di eventi di questo tipo.

Nei 40 anni precedenti non si erano registrate scosse di questa intensità, rendendo questo evento particolarmente significativo per gli esperti e per la comunità locale. La frequenza e l’intensità dei terremoti nella zona sono legate ai movimenti del sottosuolo associati ai fenomeni vulcanici attivi nell’area, che includono la caldera dei Campi Flegrei.

Importanza del monitoraggio sismico nell’area flegrea

L’area flegrea è un territorio molto delicato per i suoi caratteri geologici e sismici. Il monitoraggio di eventi come questo è fondamentale per comprendere meglio la dinamica dei movimenti sotterranei e prevenire situazioni di rischio. L’evento di oggi ribadisce la necessità di mantenere alta l’attenzione, soprattutto per una zona che può essere interessata da fenomeni più intense legati all’attività vulcanica.

Gli esperti sottolineano l’importanza di seguire le indicazioni delle autorità e di tenersi aggiornati tramite fonti ufficiali per eventuali aggiornamenti. In passato, scosse simili avevano anticipato movimenti più significativi, anche se non sempre con esiti di grande entità. La preparazione della popolazione e la capacità di risposta dei servizi di emergenza restano quindi elementi chiave per la sicurezza nell’area flegrea e nel vicino territorio napoletano.

Change privacy settings
×