Un evento notevole ha avuto luogo a Jerzu, in Ogliastra, dove una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere, è stata collocata per la prima volta in un’area privata. La cerimonia di inaugurazione si è tenuta il 1° marzo 2025, in una cornice significativa: l’Azienda agricola Mura, conosciuta per i suoi uliveti e vigneti. Questo gesto si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso problematiche sociali importanti, specialmente in vista della Giornata Internazionale della Donna, che si celebra l’8 marzo.
L’inaugurazione nel parco della biodiversità
La panchina rossa è stata installata nel Parco della Biodiversità dell’azienda Mura, presso l’olivo secolare Josto Miglior, un albero carico di storia e simbolo dei valori dell’azienda. L’inaugurazione è stata fortemente voluta da Giulia Mura, che ha collaborato con l’Associazione Luna e Sole onlus. Durante la cerimonia, Giulia ha ricevuto il supporto di numerose personalità, compresi rappresentanti delle istituzioni locali e di vari ambiti del sociale. Erano presenti il Sindaco di Jerzu Carlo Lai, il Sindaco di Barisardo Ivan Mameli e la Consigliera di Parità della provincia di Nuoro, Lorena Paola Urrai.
Questo evento ha visto la partecipazione di donne impegnate attivamente in iniziative sociali e culturali, tra cui Marinella Canu, Presidente dell’Associazione Luna e Sole, e Valeria Satta, Presidente regionale di Federterziario. La presenza di autorità e attivisti locali ha conferito un ulteriore peso alla manifestazione, sottolineando quanto sia cruciale affrontare il tema della violenza contro le donne.
Un messaggio di inclusione e solidarietà
L’intervento di Marinella Canu ha messo in luce l’importanza di dare voce alle donne vittime di violenza domestica e psicologica. Ha sottolineato il ruolo cruciale delle associazioni nel fornire supporto e aiuto, estendendo una rete di solidarietà alla comunità. Le parole di Canu hanno risuonato forti: “Noi ci siamo, non le lasciamo sole, dobbiamo dare loro coraggio.” Questo tipo di iniziative comunitarie riflettono un impegno concreto nel promuovere un ambiente di sicurezza e supporto per le donne.
Isabel Vera, Presidente di Eurinsula, ha aggiunto che l’iniziativa rappresenta una sinergia tra diverse associazioni, evidenziando che nessuna donna dovrebbe mai sentirsi sola. La collaborazione è essenziale per affrontare e combattere la violenza di genere. La panchina rossa è quindi più di un semplice arredo, è un simbolo di lotta e resistenza, un richiamo alla responsabilità collettiva.
L’importanza del supporto istituzionale e comunitario
L’evento ha ricevuto il patrocinio di diverse istituzioni, tra cui la Regione Autonoma della Sardegna e vari gruppi locali. Questa affermazione di solidarietà da parte delle autorità e delle associazioni è un segnale positivo di unione nel combattimento della violenza di genere. Infatti, il mondo dell’olio, rappresentato da diverse associazioni del settore, si è fatto promotore di valori di rispetto e inclusione, collegando il tema della violenza alle tradizioni agroalimentari locali.
Giulia Mura stessa ha dichiarato che la panchina rossa simboleggia non solo il rispetto, ma anche l’importanza della comunità nella lotta contro la violenza. Ha fatto riferimento a un’iniziativa simile condotta dal suo mentore, Cesare Buonamici, per spiegare come l’unione dei vari settori possa portare a una maggiore consapevolezza e impegno.
Laboratori esperienziali e networking
Il programma della giornata non si è limitato al momento inaugurale della panchina rossa, ma ha incluso anche laboratori pratici come “Mani in pasta” e un “Olio Lab”, organizzati per coinvolgere attivamente i partecipanti. Queste attività esperienziali hanno offerto un’opportunità per approfondire la conoscenza delle tradizioni culinarie locali e la cultura dell’olio, favorendo al contempo il networking tra i presenti.
Un buffet finale ha permesso ulteriori opportunità di socializzazione e scambio tra le varie associazioni e i cittadini. Questo tipo di interazione è fondamentale per costruire una rete solida di supporto e sensibilizzazione, necessaria per affrontare e contrastare la violenza di genere nel territorio.
Un impegno per il futuro
Al termine dell’evento, Giulia Mura ha ribadito che la panchina rossa rappresenta un impegno non solo per l’oggi, ma anche per le future azioni da intraprendere nella lotta contro la violenza di genere. Ha annunciato che altre iniziative sono in programma nei mesi a venire, segno di una determinazione collettiva a lavorare per un cambiamento duraturo. Le parole della Mura fungono da richiamo per tutti, ricordando che la lotta contro la violenza è una responsabilità condivisa e che ognuno può fare la differenza.