Una creatura mitica emerge dagli abissi: il colosso oceanico viene filmato per la prima volta.

Una creatura mitica emerge dagli abissi: il colosso oceanico viene filmato per la prima volta.

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Emerge dagli abissi marini il colosso oceanico: filmato per la prima volta - Gaeta.it

Filmato per la prima volta, negli abissi marini, il colosso oceanico: si tratta di una creature mitica cercata dagli esperti per decenni.

Dopo decenni di leggende e ipotesi scientifiche, una creatura mitica degli abissi marini ha finalmente rivelato la sua esistenza in immagini inedite.

Il calamaro colossale, il più grande invertebrato mai registrato, è stato filmato per la prima volta vivo e in movimento nelle profondità dell’oceano, segnando una svolta storica nella conoscenza delle specie marine più elusive.

Il primo incontro con il calamaro colossale: un momento epocale

Durante una spedizione condotta dall’Istituto Oceanografico Schmidt a circa 600 metri di profondità, nelle acque che circondano le Isole Sandwich del Sud, una telecamera subacquea ha catturato le immagini di un esemplare giovane di Mesonychoteuthis hamiltoni lungo circa 30 centimetri. Questo evento rappresenta il primo avvistamento documentato di un calamaro colossale nel suo habitat naturale, un traguardo mai raggiunto prima. La Dott.ssa Kat Bolstad, dell’Università Tecnologica di Auckland, che ha contribuito alla verifica dei filmati, ha definito l’esperienza “emozionante e umiliante”. Fino a oggi, la presenza di questo gigante degli abissi era stata confermata solo tramite resti trovati nello stomaco di balene o attraverso gli effetti indiretti sui predatori marini.

Le immagini ottenute ora aprono una nuova finestra di osservazione che permetterà agli scienziati di approfondire la comprensione di questa specie leggendaria. Il calamaro colossale si distingue nettamente dal più noto calamaro gigante, non soltanto per dimensioni, ma per caratteristiche anatomiche uniche. La creatura è più robusta e dotata di particolari ganci rotanti sui tentacoli, strumenti di caccia che ne fanno un predatore formidabile. Gli occhi, delle dimensioni di una palla da calcio, sono progettati per catturare la minima luce nelle oscure profondità oceaniche.

Tra gli aspetti più curiosi vi è il suo apparato riproduttivo, che può raggiungere quasi un metro di lunghezza, e una capacità rigenerativa dei tentacoli, rara tra i molluschi. Inoltre, al posto della bocca tradizionale, il calamaro possiede una rádula, una struttura simile a quella di polpi e lumache, utilizzata per l’alimentazione. Studi recenti hanno inoltre evidenziato comportamenti cannibalistici tra individui della specie e importanti differenze ecologiche e chimiche rispetto al calamaro gigante: mentre quest’ultimo predilige acque temperate, il Mesonychoteuthis hamiltoni si adatta a temperature molto più fredde, tipiche dell’oceano Antartico.

Colosso Oceanico
Il Colosso Oceanico Filmato Per La Prima Volta Dagli Scienziati – Gaeta.it / Credits: Youtube @Schmidtocean

Questo eccezionale avvistamento si aggiunge a quello di un calamaro di cristallo glaciale, immortalato durante una spedizione precedente, rafforzando la consapevolezza degli scienziati sull’immensa biodiversità ancora nascosta sotto la superficie del mare Antartico. La Dott.ssa Jyotika Virmani, direttrice dell’Istituto Schmidt, sottolinea come queste scoperte dimostrino quanto poco conosciamo degli ecosistemi oceanici più remoti. Le immagini ad alta risoluzione hanno permesso a ricercatori di tutto il mondo di confermare l’identità di queste specie straordinarie senza dover effettuare spedizioni dirette, un passo avanti fondamentale per la biologia marina e la conservazione degli ambienti profondi.

“Questi momenti indimenticabili ci ricordano che il mare è ancora un luogo ricco di misteri da scoprire”, afferma Virmani. Il calamaro colossale, nascosto per oltre un secolo negli abissi, ha appena mostrato una piccola parte del suo mondo, lasciando aperta la porta a nuove esplorazioni e studi scientifici nel cuore degli oceani.

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