Un intervento delle forze dell’ordine a Poggiomarino ha portato al sequestro di droga e materiale per il confezionamento in un casolare abbandonato. La scoperta è stata determinante per identificare un uomo, ora agli arresti domiciliari, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio. L’azione ha coinvolto il commissariato di polizia di Pompei e la Procura di Torre Annunziata, a seguito di una serie di accertamenti e perquisizioni svolti all’inizio di febbraio 2025.
Le perquisizioni nel casolare abbandonato a poggiomarino e il ritrovamento del materiale per confezionare droga
Il 6 febbraio scorso la polizia ha effettuato un controllo in un casolare dismesso situato a Poggiomarino, località a sud di Napoli. Durante l’ispezione, gli agenti hanno trovato diversi oggetti riconducibili al confezionamento della droga. Tra questi, materiali per il taglio, il packaging e strumenti usati comunemente per la preparazione delle sostanze da spaccio. L’edificio era abbandonato da tempo e non risultava custodito, ma in quel luogo apparentemente isolato si stava mettendo in piedi un’attività illecita legata al traffico di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori hanno proceduto a ispezionare anche la zona circostante al casolare, approfondendo le aree nascoste e il terreno vicino per non tralasciare possibili nascondigli. È proprio in questo contesto che sono emersi ulteriori elementi importanti. Il controllo mirato ha dunque mostrato un coinvolgimento diretto del sito nella gestione e preparazione della droga.
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La scoperta del barattolo con oltre 55 grammi di cocaina nascosti nel terreno antistante
Durante le verifiche sul terreno antistante il casolare, gli agenti hanno notato un punto dove sembrava che qualcosa fosse stato nascosto sotto il suolo. Ai piedi di una pianta di arancio, un barattolo di vetro è stato estratto dalla terra. Al suo interno erano contenuti 55,5 grammi di cocaina pura. Questa quantità faceva pensare a un magazzino temporaneo, pronto per essere suddiviso in dosi più piccole, poi smerciate nelle strade della zona.
Il barattolo, invisibile a una prima occhiata, sembrava un classico nascondiglio per evitare controlli durante il giorno o in caso di passaggi frequenti delle forze dell’ordine. La scoperta conferma l’esistenza di un’organizzazione che aveva una base logistica nascosta, utilizzando il territorio circostante per occultare la droga in modo da non destare sospetti.
Le indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo ritenuto responsabile
Dopo il sequestro del materiale e del barattolo con cocaina, sono partite le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata. Gli inquirenti hanno raccolto testimonianze, esaminato movimenti e analizzato dati per individuare chi aveva messo in piedi quella rete locale di spaccio. Il lavoro delle forze dell’ordine si è concentrato su chi frequentava il casolare e i terreni circostanti, oltre a individuare eventuali legami con altri soggetti nell’area.
L’attività investigativa ha portato a risalire a un uomo, del quale è stata accertata la detenzione della sostanza stupefacente e la responsabilità per il confezionamento. Di conseguenza, il gip di Torre Annunziata ha emesso un’ordinanza cautelare, eseguita dal commissariato di Pompei, che ha portato allo stato di arresti domiciliari il sospettato. La misura restrittiva mira a impedirgli di continuare con le operazioni di spaccio e a salvaguardare l’ordine pubblico locale.
Le autorità continuano a monitorare la zona, per contrastare ogni nuova forma di traffico e per evitare che altri luoghi vengano usati per nascondere droga in maniera simile. Il caso mette in evidenza l’attenzione che le forze dell’ordine dedicano anche ai siti abbandonati e a spazi verdi che possono diventare punti di riferimento per attività illegali.