Un progetto di università di urbino e cameriño studia effetti di una dieta mediterranea a base vegetale su salute e benessere

Un progetto di università di urbino e cameriño studia effetti di una dieta mediterranea a base vegetale su salute e benessere

Il progetto Vithas, promosso dalle università di Urbino, Camerino e Chieti con Erdis, studia per tredici settimane gli effetti della dieta mediterranea e vegetale su salute fisica e cognitiva.
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Il progetto Vithas, nato dalla collaborazione tra le università di Urbino, Camerino e Chieti con Erdis, studia per tredici settimane gli effetti di diete a base vegetale e mediterranea su salute fisica e cognitiva di studenti e personale universitario. - Gaeta.it

Un’iniziativa nata da una collaborazione tra le università di Urbino, Camerino e Chieti, insieme a Erdis, mira a monitorare i cambiamenti nello stato di salute causati da un regime alimentare basato principalmente su cibi vegetali e sui principi della dieta mediterranea. Lo studio coinvolge una selezione di studenti, personale tecnico e amministrativo di queste università, ed è concepito per durare tredici settimane, con l’obiettivo di valutare diverse misure fisiche e cognitive legate all’alimentazione.

Struttura e durata del progetto vithas

Il progetto Vithas si articola in tre momenti fondamentali, estesi nella durata complessiva a circa tredici settimane. La prima fase consiste nel reclutamento dei partecipanti e nel rilevamento iniziale di dati importanti. In questo periodo si raccolgono parametri nutrizionali, fisiologici e comportamentali degli iscritti, al fine di avere una base da cui partire. A seguire, un periodo di due settimane di familiarizzazione aiuterà le persone a entrare nel ritmo della nuova dieta. Durante questa fase, ogni partecipante riceverà una tabella che indica la frequenza con cui assumere i vari alimenti, sviluppata in sintonia con le raccomandazioni del “Piatto del Mangiare Sano“. Il menu fornito punta a mantenere la varietà e il rispetto della stagionalità della frutta e verdura.

Fase di intervento e divisione dei gruppi

Le altre dodici settimane rappresentano il cuore dello studio: la fase di intervento vera e propria. I partecipanti saranno divisi in modo casuale in due gruppi. Un gruppo seguirà un approccio chiamato Vithas, caratterizzato da una predominanza di proteine vegetali, mentre l’altro gruppo seguirà la dieta mediterranea tradizionale con un equilibrio differente tra proteine animali e vegetali. Questa differenziazione consentirà agli studiosi di confrontare gli effetti dei due regimi alimentari sul benessere e la salute degli individui coinvolti.

Parametri monitorati e obiettivi di salute

Durante tutta la durata del progetto, i ricercatori monitoreranno una serie di parametri molto vari, per valutare con precisione le risposte dell’organismo ai diversi regimi dietetici. Sul piano fisico verranno esaminate le condizioni ematiche, che offrono indizi importanti riguardo allo stato generale di salute e ai possibili squilibri alimentari. Sarà valutata anche la composizione corporea, con attenzione al rapporto tra massa magra e massa grassa, dato che questi numeri aiutano a capire se la dieta favorisce o meno una condizione ottimale del corpo.

Aspetti fisici e cognitivi sotto osservazione

Oltre ai cambiamenti fisici, lo studio misura il livello di fitness cardiorespiratorio e la forza muscolare, due aspetti fondamentali per una buona qualità di vita. Le performance cognitive costituiranno un altro campo di osservazione, per accertare se il piano alimentare protegge o stimola le capacità mentali di attenzione, memoria e concentrazione. Infine, sarà considerata la variazione dei livelli di stress, anch’essi legati agli effetti dell’alimentazione sul sistema nervoso e sulla salute psicofisica complessiva.

Presentazione ufficiale e contesto istituzionale

Lo studio è stato presentato il 25 aprile 2025 nella sala consiliare di Palazzo Corboli, a Urbino. L’iniziativa si inserisce nel più ampio quadro del Vitality, ecosistema dell’innovazione promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca, finanziato tramite il PNRR. Questo testimonia come l’interesse verso la salute e il benessere, combinato con studi scientifici rigorosi e innovazioni sociali, rivesta un ruolo centrale per il sistema accademico italiano.

Agnese Sacchi, presidente di Erdis Marche, ha sottolineato l’importanza del percorso di ricerca che l’ente sta portando avanti, concentrandosi sul ruolo del cibo nella qualità della vita. “L’ente regionale per il diritto allo studio motiva questo progetto come parte di un impegno più ampio a favore del benessere delle persone, specialmente in ambito universitario, dove il giusto equilibrio alimentare può influire su rendimento e salute complessiva.”

Le parole dei protagonisti del progetto

Il prorettore vicario dell’Università di Urbino, Vieri Fusi, ha evidenziato come il progetto Vithas sia un tassello concreto nell’attività di ricerca che l’ateneo sta conducendo sui temi della transizione ecologica, la salute e il benessere. Ha richiamato l’attenzione anche sul coinvolgimento delle tecnologie digitali come parte dell’innovazione, indicando che il lavoro non si limiterà al solo aspetto nutrizionale ma avrà una visione complessiva delle condizioni dei partecipanti.

Mauro De Santi, referente scientifico del progetto, ha inoltre descritto dettagliatamente il percorso che seguiranno i soggetti coinvolti. “Dopo aver raccolto i dati iniziali, la fase di familiarizzazione aiuterà ognuno a seguire correttamente la dieta suggerita, tenendo in considerazione la stagionalità e le abitudini alimentari. La successiva fase di intervento servirà a misurare gli effetti fisiologici e comportamentali del regime alimentare scelto, grazie al confronto tra i due gruppi randomizzati.”

Questo metodo permetterà di valutare non solo la reazione del corpo, ma anche l’effetto delle scelte alimentari sul benessere psicologico e sulla performance fisica, andando oltre semplici parametri nutrizionali.

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