Nel cuore di una storia ambientata nel nascente Israele degli anni Trenta, Per amore di una donna esplora rapporti di sangue, segreti familiari e tensioni personali. Il film, diretto da Guido Chiesa e portato in sala dal 29 maggio 2025 da Fandango, ha ricevuto il premio del pubblico al Bif&st. Il contesto politico del Medio Oriente, con la guerra in corso nella Striscia di Gaza, aveva inizialmente bloccato l’uscita del film nel 2023, perché si temeva che potessero scoppiare polemiche legate al momento delicato.
Trama e ambientazione di un racconto denso di storia e relazioni
La pellicola intreccia la vita di due donne, unite da un legame profondo ma nascosto. Yehudit, interpretata da Anna Ularu, vive in un remoto villaggio rurale durante gli anni Trenta, sotto il mandato britannico in Palestina. L’arrivo di Yehudit sconvolge la quiete del villaggio e dà il via a vicende sentimentali complesse. Esther, invece, è una quarantenne americana nata in Israele, senza radici solide né nel passato né nella famiglia. Dopo la morte della madre, dissolti i fragili legami familiari, Esther scopre una lettera che la spinge a cercare una donna legata a un mistero rimasto sepolto da decenni.
Il film dipinge con cura le atmosfere dell’epoca: dalla Palestina mandatoria agli anni Settanta in America, passando per le tensioni sociali e culturali degli insediamenti rurali. Le vicende dei personaggi si muovono su due piani temporali, scavando nelle memorie di una terra ancora segnata da conflitti e speranze. Questa struttura narrativa approfondisce non solo la storia individuale dei protagonisti, ma anche la complessità di un territorio che già allora aveva le sue ferite aperte.
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Personaggi e relazioni complesse tra passato e presente
Yehudit acquista un ruolo centrale non solo nella storia del villaggio ma nei destini di alcuni uomini: Moshe, vedovo e padre di due figli, Yaakov, sognatore instancabile, e Globerman, commerciante pragmatico. Queste relazioni modificano in modo decisivo la vita di tutti, sotto lo sguardo attivo ma discreto di Esther. Quest’ultima, con l’aiuto di Zayde, un professore segnato da un passato difficile, ripercorre le tracce di quel passato che sembra risuonare nel presente.
Le ricerche di Esther e Zayde non sono semplicemente una caccia a un segreto, ma un viaggio attraverso dinamiche familiari, divisioni personali e storie nascoste che riscrivono la conoscenza della propria identità. I due protagonisti si confrontano con rivelazioni inattese che riguardano i loro stessi legami di sangue, mettendo in discussione quanto conoscevano di se stessi e del loro passato.
Produzione e accoglienza dopo un’attesa difficile
Per amore di una donna è prodotto da Colorado Film Production e Vivo Film, con Rai Cinema, e per lungo tempo ha atteso una finestra adatta per uscire. Il regista Guido Chiesa racconta che il film era pronto nel 2023, ma temeva che il clima politico potesse innescare reazioni negative. L’intervento di Fandango ha permesso al progetto di vedere la luce al momento giusto, portandolo nelle sale italiane nel 2025.
Il riconoscimento al Bif&st come miglior film per il pubblico testimonia una buona ricezione critica e una presa emotiva forte sul pubblico. Il film si inserisce in un filone narrativo che cerca di guarda al Medio Oriente con uno sguardo umano, senza retorica. Offre uno spaccato di vite intrecciate con la storia di una terra che resta teatro di tensioni, ma anche luogo di affetti e memorie.
“Per amore di una donna si presenta quindi come un racconto che attraversa epoche e confini, raccontando storie personali che riflettono nodi più ampi di identità, appartenenza e i segreti custoditi nelle pieghe del tempo.”