Un medico romano di 73 anni è stato scoperto mentre continuava a eseguire interventi chirurgici in un appartamento privato della periferia della città, nonostante un divieto imposto dall’autorità giudiziaria. La situazione inquietante, documentata dai carabinieri del Nas, ha acceso i riflettori sulle condizioni precarie in cui si svolgevano operazioni estetiche fuori da strutture autorizzate.
La scoperta della sala operatoria improvvisata in un’abitazione privata
L’episodio si è verificato in un appartamento alla periferia di Roma, dove in una camera da letto è stata allestita una sala operatoria di fortuna. Le condizioni igieniche descritte dagli investigatori sono risultate estremamente carenti: il locale era pieno di scarpe, vestiti e sporcizia sparsi, luoghi lontani dagli standard minimi previsti per un’attività medica. I carabinieri del Nas, impegnati in una lunga attività di pedinamento e monitoraggio, hanno raccolto numerose prove sulla presenza e l’attività del medico in questo spazio non idoneo.
Il caso di carlo bravi e le indagini in corso
I controlli sono proseguiti anche dopo che il medico in questione, Carlo Bravi, era finito sotto inchiesta per la morte di una donna avvenuta durante un intervento medico. La situazione ha quindi dimostrato come, nonostante i divieti, il professionista continuasse a svolgere operazioni in condizioni non sicure e senza autorizzazioni.
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Il precedente procedimento per la morte di simonetta kalfus dopo una liposuzione
Carlo Bravi era già noto alle autorità per un’inchiesta aperta dopo il decesso di Simonetta Kalfus, una donna scomparsa il 18 marzo durante un intervento di liposuzione affidato proprio a lui. L’accaduto aveva spinto il giudice per le indagini preliminari a bloccare l’attività professionale del medico in attesa di approfondimenti e del procedimento giudiziario.
Per la morte della paziente si stanno ancora valutando le responsabilità, ma quel che emerge già è la presenza di gravi irregolarità nella gestione dell’intervento e nelle condizioni strutturali in cui veniva svolto. Casi del genere sottolineano la necessità di vigilanza contro pratiche mediche non autorizzate che mettono a rischio la salute dei pazienti.
La continua attività nonostante il divieto e il nuovo intervento su una giovane brasiliana
Nonostante il provvedimento di sospensione, il 16 luglio i carabinieri hanno sorpreso Bravi mentre eseguiva un intervento di rimodellamento delle orecchie su una ragazza di 22 anni di origine brasiliana, sempre nella stessa abitazione. Quest’ultimo episodio conferma che il medico ha continuato a esercitare in modo clandestino, oltre che in condizioni precarissime.
L’operazione, svolta senza alcuna struttura idonea e senza garanzie di sicurezza, mette in evidenza come il divieto imposto dal tribunale sia stato ignorato. Inoltre solleva interrogativi sul modo in cui i pazienti vengano indirizzati verso tali soluzioni irregolari, spesso senza consapevolezza dei rischi.
Le autorità stanno valutando le iniziative da intraprendere per fermare definitivamente questa attività, coinvolgendo anche gli ordini professionali e potenziando i controlli nelle zone di Roma dove si possono nascondere situazioni simili. La vicenda richiama l’attenzione su pratiche mediche al di fuori dei circuiti ufficiali, a rischio di danni irreparabili alla salute pubblica.