La Notte della Solidarietà: un’iniziativa di grande partecipazione e rilevanza sociale
A Roma Capitale, è stata organizzata la Notte della Solidarietà, un grande evento promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute in collaborazione con l’Istat. L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato individuare, contare e raccogliere informazioni sulle persone senza tetto presenti in una determinata area della città durante una notte. L’evento ha visto la partecipazione di 1962 cittadini, suddivisi tra donne , uomini e altre categorie , incluse 795 studenti universitari e 328 volontari over 60 provenienti da 6 università diverse. La collaborazione coinvolgeva inoltre 36 enti aderenti e 127 organismi. I volontari, divisi in 338 squadre e coordinati da 20 professionisti del settore, hanno svolto il monitoraggio a piedi per le strade della città.
La presenza dei giovani volontari alla Notte della Solidarietà
Un aspetto significativo riscontrato durante la Notte della Solidarietà è stata la partecipazione attiva di numerosi giovani, con circa 800 studenti che hanno scelto di unirsi ai volontari per conoscere e supportare la realtà dei senza dimora a Roma. L’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, ha sottolineato l’importanza di questo impegno collettivo nell’essere vicini alle persone più fragili e nell’attuare interventi mirati di politiche sociali efficaci. Questo impegno comune riflette la scelta di solidarietà e inclusione per una Capitale più accogliente e solidale, un esempio che altre città potranno seguire organizzando a loro volta la propria Notte della Solidarietà.
Il censimento e la mappatura dei senza dimora a Roma Capitale
Il censimento dei senza dimora durante la Notte della Solidarietà si è concentrato all’interno dell’anello ferroviario di Roma Capitale, estendendosi alle stazioni ferroviarie di Ostiense, Tiburtina, Trastevere e Tuscolana, e coinvolgendo anche alcune zone del Municipio X. Ogni squadra di volontari ha mappato circa 2 km lineari di strade all’interno delle 338 aree individuate per il monitoraggio a piedi. I dati raccolti, riguardanti le persone senza dimora che si sono rese disponibili per essere intervistate, sono stati acquisiti attraverso l’utilizzo di un’app installata sullo smartphone di uno dei membri della squadra, garantendo una rilevazione accurata e tempestiva delle informazioni necessarie per contribuire alla creazione di politiche sociali sempre più efficaci e inclusive.