La rassegna musicale “i concerti della biodiversità” si è aperta con un evento che unisce natura e musica nel suggestivo ambiente delle grotte di Pertosa e Auletta, in provincia di Salerno. L’iniziativa nasce dall’osservatorio della Geo – Biodiversità della Regione Campania, una realtà che punta a valorizzare il legame tra ambiente e cultura locale attraverso appuntamenti dedicati. Il concerto inaugura un percorso che mette in dialogo paesaggi naturali e arti sonore, con l’obiettivo di sensibilizzare sulla tutela della biodiversità attraverso l’esperienza diretta.
Il contesto naturalistico delle grotte di pertosa e auletta
Le grotte di Pertosa e Auletta rappresentano uno degli ambienti carsici più estesi e affascinanti d’Italia. Situate nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, queste cavità offrono un patrimonio naturale unico, fatto di stalattiti, stalagmiti e cavità sotterranee che da millenni conservano ecosistemi fragili e rari. La scelta di ospitare un concerto in questo contesto nasce dalla volontà di valorizzare il rapporto tra uomo e natura, e di proporre uno spazio dove la musica si fonde con il silenzio e l’atmosfera naturale delle grotte.
Il valore dell’acustica naturale
L’acustica naturale delle grotte esalta i suoni in modo particolare, rendendo ogni nota più vibrante e coinvolgente. Inoltre, il luogo invita a una riflessione sul valore dei beni naturali sotterranei, spesso poco conosciuti o accessibili solo a pochi studiosi e appassionati. La rassegna musicale mira a portare un pubblico più ampio all’interno di questi spazi, offrendo un’esperienza multisensoriale che lega la cultura alla conservazione ambientale.
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L’evento d’apertura e i protagonisti della serata
Il concerto inaugurale ha visto protagonista il maestro Luigi Ranieri Gargano, pianista di caratura internazionale con origini a Sala Consilina. La sua interpretazione si è distinta per un approccio personale dedicato alla rivisitazione di colonne sonore e brani d’autore. Accanto a lui, Antonio Porpora ha accompagnato con batteria e percussioni, dando alle composizioni nuovi colori ritmici e dinamiche inedite.
Il repertorio presentato comprendeva alcune colonne sonore celebri, affrontate con arrangiamenti capaci di trasformare brani noti in un’esperienza sonora originale e intima. L’incontro tra il pianoforte e le percussioni, inserito nello scenario naturale delle grotte, ha prodotto un’atmosfera che ha coinvolto l’intero pubblico, raccolto nella semplicità dell’ambiente sotterraneo. Il maestro Gargano ha sottolineato l’importanza di valorizzare le proprie radici territoriali attraverso la musica, riconoscendo il valore del legame con il territorio in cui è cresciuto.
L’impegno dell’osservatorio della geo – biodiversità della regione campania
L’osservatorio della Geo – Biodiversità della Regione Campania, guidato da Tommaso Pellegrino, ha promosso questa rassegna con l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza della biodiversità territoriale attraverso forme espressive culturali. L’osservatorio si occupa della tutela e dello studio delle peculiarità geologiche e biologiche presenti in Campania, spesso poco apprezzate al grande pubblico.
L’approccio alla valorizzazione
I concerti rappresentano un modo per avvicinare il pubblico a realtà naturali preziose, creando un modello di fruizione che unisce spettacolo, ambiente e conoscenza. L’iniziativa vuole mostrare come la tutela della biodiversità possa accompagnarsi alla valorizzazione culturale e artistica, creando occasioni di riflessione e partecipazione diretta da parte della comunità.
Le prossime tappe del progetto prevedono eventi in altre aree della regione con caratteristiche naturalistiche differenziate, ampliando così il dialogo tra arte e ambiente e coinvolgendo interpreti capaci di intrecciare musica e tematiche legate alla natura. La rassegna si propone come punto di incontro tra discipline diverse, con la musica che diventa veicolo per raccontare storie di biodiversità.
La musica come strumento di valorizzazione territoriale e ambientale
Il concerto alle grotte di Pertosa e Auletta conferma come la musica possa avere un ruolo concreto nella valorizzazione di luoghi naturali. Scegliere ambienti fuori dagli spazi tradizionali per eventi culturali permette di costruire nuove narrazioni sul territorio, stimolando interesse e attenzione verso la salvaguardia ambientale. La musica, affiancata a scenari unici, interroga il pubblico su temi legati alla natura, invitandolo a riflettere senza utilizzare approcci invasivi o didascalici.
L’evento ha mostrato come suoni rivisitati e adattati possano risvegliare emozioni profonde, incrementando il senso di appartenenza al luogo e la conoscenza di ecosistemi delicati. La collaborazione tra artisti locali e istituzioni pubbliche garantisce una continuità nel lavorare sulle radici culturali e ambientali, ampliandone la portata verso un pubblico più vasto.
Nel contesto attuale, dove la biodiversità è minacciata da numerosi fattori, iniziative come questa prendono un valore aggiunto, perché si rivolgono alla memoria collettiva e all’identità territoriale, offrendo occasioni di partecipazione diretta e consapevolezza. La rassegna “i concerti della biodiversità”, quindi, segna un passo importante nei rapporti tra cultura e ambiente in Campania.