La uil di Basilicata ha avanzato una proposta per istituire un tavolo permanente dedicato a povertà e disuguaglianze sociali, un luogo di confronto tra istituzioni, sindacati, imprese, terzo settore e mondo della ricerca. Questo progetto nasce in continuità con un’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo, che ha avuto luogo recentemente a Tito.
Un evento dedicato al ripensamento delle comunità lucane
Il 2025 ha visto la Caritas di Potenza organizzare l’incontro “Ri-pensare le comunità – Un’opera di rivelazione” presso il Centro pastorale di Tito, con l’obiettivo di riflettere sul futuro sociale e civile della Basilicata. L’evento ha riunito rappresentanti ecclesiastici, sociali e del mondo del lavoro, offrendo uno spazio per discutere della necessità di costruire comunità più coese e solidali. L’arcivescovo di Potenza, monsignor Davide Carbonaro, ha invitato a rivitalizzare i luoghi con uno spirito più umano e inclusivo, superando individualismi e disparità crescenti.
Riflessioni sul tessuto regionale
Questa iniziativa si colloca in un momento in cui le disuguaglianze sociali segnano profondamente il tessuto regionale. Si è sottolineato come la povertà non sia un problema solo economico, ma anche sociale e culturale. L’evento ha avuto il merito di aprire un dibattito pubblico sul valore concreto di riabitare le comunità e sull’importanza di strategie condivise.
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Il ruolo della uil basilicata nella proposta per un tavolo permanente
Il segretario generale della uil Basilicata, Vicenzo Tortorelli, ha espresso il sostegno del sindacato alla visione proposta durante l’incontro organizzato dalla Caritas. Ha definito la proposta del tavolo permanente come un percorso necessario per monitorare e focalizzare politiche e interventi rivolti alla povertà e alle disuguaglianze. Tortorelli ha ribadito che il sindacato deve essere parte attiva di questa svolta, rappresentando la voce del mondo del lavoro in un dialogo aperto con gli altri soggetti sociali.
Comunità come missione concreta
Secondo il rappresentante, il concetto di comunità non può essere scontato o usato come slogan fine a se stesso, ma deve diventare una missione concreta. Per questo motivo, la uil intende assumere un ruolo responsabile nel promuovere soluzioni che vadano oltre l’assistenzialismo, puntando a offrire una visione pragmatica, capace di incidere sui fattori reali di esclusione e marginalità.
Affrontare povertà e concentrazione della ricchezza come tema centrale
Il dibattito aperto dall’evento della Caritas ha messo in luce il problema della crescente concentrazione della ricchezza, che aggrava le disparità in Basilicata. Tortorelli ha ricordato che non si può pensare di costruire comunità se il divario sociale non viene affrontato direttamente. Le disuguaglianze economiche e sociali creano una frattura che rischia di isolare ampie fasce di popolazione.
Prospettive per il tavolo permanente
Il tavolo permanente, come immaginato dalla uil Basilicata, sarebbe un organismo che coinvolge diversi attori sociali, capace di proporre strategie calibrate e investimenti mirati. La sfida consiste nel superare le logiche individualistiche e nel lavorare per un tessuto sociale più equilibrato, dove il lavoro diventa leva per l’inclusione e il progresso collettivo.
Questa proposta nasce anche dalla consapevolezza che per cambiare davvero è necessario un confronto costante e strutturato fra enti pubblici, associazioni, mondo produttivo e sindacati. Solo così le politiche possono essere aderenti alla realtà e rispondere alle esigenze di chi vive in condizioni di marginalità.
Prospettive di sviluppo e coinvolgimento della società civile
L’attenzione verso la creazione di un tavolo permanente va oltre la singola proposta, rappresentando l’emergere di una nuova stagione di impegno sociale in Basilicata. Qui si riscopre il valore di una collaborazione diffusa, che integra competenze e risorse di attori diversi. Le iniziative di questo tipo hanno un impatto diretto sulla qualità della vita nelle comunità, favorendo scelte di intervento più mirate e durature.
L risonanza avuta dall’evento di Tito e la sollecitazione della uil mostrano un campo aperto nel quale occorre muoversi rapidamente. Il modello di confronto permanente assicura una supervisione continua sui fenomeni sociali e sulle risposte che si attuano, rendendo possibile una calibrazione delle strategie su basi concrete.
Gli enti locali e i soggetti coinvolti sono chiamati a rispondere con impegno al richiamo di una Basilicata più inclusiva. L’efficacia di un tavolo che affronti povertà e disuguaglianze dipenderà dalla capacità di tenere aperto il dialogo e di tradurlo in azioni concrete, che migliorino in modo stabile la condizione delle persone più fragili. Lo scenario che si delinea si basa su una rete che, nel tempo, deve alimentare iniziative sociali e di sviluppo sul territorio regionale.