Udienza preliminare a potenza: esclusa la responsabilità civile di Riva Forni Elettrici e la Regione Puglia nel caso ex Ilva

Udienza preliminare a potenza: esclusa la responsabilità civile di Riva Forni Elettrici e la Regione Puglia nel caso ex Ilva

L’udienza preliminare a Potenza esclude la responsabilità civile di Riva Forni Elettrici, Ilva spa, Partecipazioni Industriali spa e Regione Puglia per il disastro ambientale ex Ilva, con processo aggiornato al 13 giugno.
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L’udienza preliminare sul disastro ambientale dell’ex Ilva a Potenza ha escluso la responsabilità civile di alcune parti per motivi procedurali, rinviando il processo al 13 giugno per ulteriori sviluppi. - Gaeta.it

L’udienza preliminare sul disastro ambientale legato all’ex Ilva si è svolta a Potenza davanti al gip Francesco Valente. Il giudice ha escluso la responsabilità civile di Riva Forni Elettrici, Ilva spa in amministrazione straordinaria, Partecipazioni Industriali spa e della Regione Puglia. La decisione si basa su questioni procedurali sollevate dalle difese, che hanno ottenuto l’esclusione prima che gli imputati potessero partecipare sin dalle prime fasi. Il processo riprenderà il 13 giugno con nuove udienze.

Il ruolo del giudice valente nell’esclusione della responsabilità civile

Durante l’udienza il giudice Francesco Valente ha accolto le eccezioni sollevate dai legali delle parti coinvolte. Il provvedimento si fonda sull’articolo 86 del codice di procedura penale, che tutela i responsabili civili da conseguenze pregiudizievoli quando non hanno potuto difendersi sin dall’inizio del procedimento.

Le difese avevano contestato l’utilizzo delle prove raccolte prima della loro partecipazione, in particolare l’incidente probatorio con le perizie chimiche e epidemiologiche. Questi documenti rappresentano infatti l’elemento centrale dell’accusa.

L’esclusione della responsabilità civile segue quindi la necessità di garantire il diritto di difesa, impedendo che si proceda verso condanne basate su elementi acquisiti senza la partecipazione delle parti accusate. Questo passaggio, secondo il gip Valente, è stato violato in precedenza nel procedimento.

Le perizie chimiche e epidemiologiche al centro del dibattito

Nel procedimento si fa riferimento a un incidente probatorio svolto prima della citazione formale dei responsabili civili. Le perizie chimiche hanno riguardato l’analisi dei dati ambientali raccolti, mentre quelle epidemiologiche si sono concentrate sull’impatto della contaminazione sulla salute della popolazione.

Le difese hanno contestato che questi documenti, pur costituendo la base dell’accusa, sono stati prodotti senza la possibilità per chi viene chiamato a rispondere di partecipare o proporre osservazioni.

Nel corso dell’udienza è emerso quindi un nodo centrale di correttezza procedurale che ha portato all’esclusione di alcune parti dal procedimento civile. Questa decisione potrebbe pesare sull’andamento futuro del processo riguardante l’ex Ilva e i danni ambientali coinvolti.

La cornice temporale e la gestione dell’ex ilva tra il 1995 e il 2012

Le accuse si riferiscono a un periodo tra il 1995 e il 2012, durante cui l’ex Ilva era sotto la gestione della famiglia Riva. In quegli anni sono stati contestati gravi problemi ambientali e sanitari dovuti alle attività industriali dell’acciaieria.

Il caso ha suscitato scalpore per la portata dell’inquinamento e il peso sociale derivato dall’attività impattante dell’impianto. Nel procedimento, che continua ancora nel 2025, si sta cercando di delineare responsabilità e possibili risarcimenti per i danni subiti dal territorio e dalla popolazione.

La complessità delle indagini e la durata degli eventi contestati rendono difficile isolare responsabilità precise, soprattutto in fase civile. L’esclusione di Riva Forni Elettrici, Ilva spa e Regione Puglia dal procedimento potrebbe modificare la strategia della pubblica accusa e dei rappresentanti delle parti civili.

Prossimi appuntamenti e sviluppi del processo a potenza

Il 13 giugno è fissata la prossima udienza del procedimento in corso davanti al gip di Potenza. Le parti coinvolte avranno occasione di presentare ulteriori memorie e rilievi.

Diverse questioni procedurali restano ancora aperte, alcune delle quali riguardano anche la partecipazione di nuovi enti o soggetti alla causa. L’evoluzione di questo procedimento ha un impatto significativo sul modo in cui saranno affrontate le richieste di risarcimento per il disastro ambientale.

Nei mesi a venire saranno presentate altre prove e forse integrati gli elementi raccolti nei primi anni di indagine. Il caso dell’ex Ilva rappresenta uno dei maggiori procedimenti ambientali aperti in Italia, con implicazioni sul controllo delle emissioni industriali e la tutela del territorio.

Le scelte adottate in queste fasi preliminari influiranno sulla gestione del giudizio e sulle strategie difensive da parte degli imputati rimasti nel processo.

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