Il ministero del Turismo ha lanciato un progetto che coinvolge cinque grandi città italiane per promuovere un turismo più sostenibile. Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia partecipano con iniziative coordinate, concentrandosi sulla riduzione del sovraffollamento e sulla valorizzazione di percorsi alternativi. L’obiettivo è diffondere un modo di visitare queste destinazioni che rispetti l’ambiente e le comunità locali, investendo in digitale, governance e competitività.
Interventi specifici nei singoli comuni
Ogni città ha elaborato un progetto dettagliato, ispirato alle tre linee guida del programma: governance, digitalizzazione e competitività. Queste direttrici mirano a creare sinergie fra amministrazione, tecnologia e attrattività turistica.
Milano e la promozione creativa
Milano punta a “Let Mi… Promote and Experience Milan”, un’iniziativa digitale che espande l’offerta turistica verso i settori creativi, come arte, design, spettacolo e letteratura. Coinvolge attori locali per generare esperienze innovative, rendendo la visita in città più sostenibile e diversificata.
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Venezia contro l’overtourism
Venezia dedica il proprio progetto alla campagna “#EnjoyRespectVenezia”. L’azione si rivolge alle zone a rischio overtourism, proponendo messaggi di sensibilizzazione per incoraggiare comportamenti responsabili e mitigare il sovraffollamento delle aree più frequentate.
Le cinque grandi destinazioni italiane e il valore del progetto
Sono Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia i cinque poli selezionati per partecipare al progetto “Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile” , promosso dal ministero del Turismo. Queste città raccolgono insieme circa il 17% delle presenze turistiche nazionali, rappresentando un segmento rilevante per l’economia e la cultura italiana.
L’iniziativa prevede un investimento totale di 6 milioni di euro, suddiviso in progetti da 1,2 milioni ciascuno affidati ai singoli Comuni. Firenze ricopre il ruolo di coordinatrice della Cabina di Regia, l’organismo incaricato di programmare e monitorare l’andamento delle attività. Tale struttura garantisce un confronto costante tra le parti, utile per controllare l’efficacia degli interventi e calibrare le strategie.
L’intento principale è stabilire interventi capillari e coerenti, per modulare il flusso turistico nelle aree più congestionate e incentivare l’esplorazione di spazi meno noti. Le cinque città si impegnano a favorire modalità di visita sostenibili, in grado di preservare il patrimonio culturale e di migliorare la qualità della vita degli abitanti.
Firenze e l’innovazione partecipata
Firenze ha sviluppato “Enjoy, Respect & Feel Florence”, che prevede studi sulla pressione turistica e strumenti di partecipazione dal basso. Ci sono iniziative di storytelling alternative, come la rassegna cinematografica e l’evento “Grande Volley”, che contribuiscono a promuovere nuovi modi di conoscere il territorio, distribuiti su tutto il tessuto urbano.
Roma e i percorsi alternativi
Il progetto romano “Unexpected Itineraries of Rome” si concentra sulla creazione di percorsi meno noti, digitalizzati e facilmente fruibili in autonomia o con una guida, per offrire una lettura diversa della città rispetto a quella tradizionale.
Napoli e il turismo consapevole
Napoli propone “Napoli TouristTech”, basato su tre info-point sostenibili come punti di informazione e sensibilizzazione. Tra le attività c’è il trekking urbano e la promozione con materiali digitali e campagne video, orientate a un turismo più attento e consapevole.
L’impegno del ministero del Turismo e i risultati attesi
Il ministro Daniela Santanchè ha partecipato al Forum gditS il 13 maggio 2025, tenutosi alla Centrale Montemartini di Roma, per sottolineare l’importanza di un turismo che generi valore ma non comprometta l’ambiente o le comunità. Ha evidenziato come l’iniziativa sia “un modello da cui partire, capace di avviare un circolo positivo da estendere ad altre realtà italiane.”
Santanchè ha dichiarato che “il compito delle istituzioni non si limita a promuovere queste città, ma riguarda anche la loro tutela, garantendo un equilibrio fra accoglienza e conservazione.” Nel contesto attuale, con la pressione crescente sul patrimonio culturale, mira a sperimentare modalità di gestione che evitino il collasso delle grandi destinazioni.
Il progetto offre strumenti concreti per affrontare problemi come l’overtourism, con strategie basate su dati, comunicazione mirata e valorizzazione di nuove aree urbane. I risultati saranno monitorati nel tempo, aggiustando le azioni secondo le esigenze delle città e delle comunità coinvolte.
L’approccio multi-comune segnala una presa di coscienza rispetto a criticità comuni. Al centro c’è un turismo che tenga conto delle risorse ambientali e sociali, cercando di coniugare attrattività e sostenibilità senza penalizzare nessun attore. Le prossime stagioni turistiche saranno fondamentali per verificare l’efficacia delle misure adottate.