Netflix prosegue con decisione l’adattamento live-action di One Piece, uno dei manga più celebri di Eiichiro Oda. Dopo aver concluso le riprese della seconda stagione, la piattaforma streaming si prepara a lanciare la terza, incentrata sulla celebre saga di Alabasta. Questo annuncio arriva direttamente da Joe Manganiello, volto noto della serie che interpreta Crocodile, uno dei personaggi antagonisti più amati e temuti dell’opera originale.
Lo stato delle riprese e il ritorno sul set per la terza stagione
Le riprese della seconda stagione si sono concluse, e Netflix ha già programmato la produzione della terza parte della serie. Joe Manganiello ha confermato in una recente intervista a Cinemablend che le registrazioni riprenderanno entro la fine del 2025 in Sudafrica, stessa location scelto per le prime due stagioni. Tra la seconda e la terza si è presa una pausa, ma lo staff è pronto a tornare in azione quest’anno.
Dichiarazioni di Joe Manganiello
Manganiello si è limitato a poche parole, ma molto significative: “tornerò più avanti quest’anno e lavoreremo alla prossima parte della storia”. Questo lascia intendere che Netflix voglia mantenere un ritmo serrato nelle produzioni, evitando i lunghi intervalli tra una stagione e l’altra che a volte rischiano di disperdere interesse e entusiasmo tra i fan.
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Cosa porterà la terza stagione con la saga di alabasta
La seconda stagione, attesa entro la fine del 2025, avrà il compito di concludere l’arco di Loguetown e di introdurre la Baroque Works, preparando il terreno ai fatti cruciali di Alabasta. L’arrivo di Crocodile segna un cambio di passo: la storia si incupisce e si fa più articolata nella sua dimensione politica e drammatica. Crocodile, con il volto di Manganiello, promette di essere un villain convincente e imponente, in linea con l’originale.
Importanza della saga di alabasta
La saga di Alabasta rappresenta uno dei momenti più amati del manga di Oda, per la sua intensità emotiva e per i colpi di scena nella lotta contro il regno desertico. Questa nuova stagione dovrà trasmettere la stessa energia, in modo credibile all’interno di un format live action che ha già mostrato grandi risultati con il primo anno.
La produzione dopo l’addio di uno showrunner e le aspettative dei fan
Negli ultimi mesi la produzione ha affrontato un imprevisto importante: uno degli showrunner originali ha lasciato il progetto, facendo sorgere qualche timore tra la community di appassionati. Nonostante questo, Netflix ha confermato l’impegno a proseguire senza rallentare, con l’intenzione di rispettare tempi più rapidi rispetto al passato.
La prima stagione ha ottenuto un successo di pubblico e critica, elevando l’adattamento live action a uno dei più apprezzati nel panorama degli anime trasposti in live action. La vera sfida ora sarà mantenere la qualità anche con l’espansione della trama, riuscendo a conservare il coinvolgimento di un pubblico globale crescente.
Il percorso futuro della serie con le prossime saghe della grand line
Al termine di Alabasta, la storia di One Piece prevede altri archi fondamentali: Skypea, Water 7, Enies Lobby e molti altri. Netflix ha costruito una macchina produttiva solida e un cast che ha trovato il proprio ritmo sui set sudafricani. La fanbase internazionale continua a seguire con attenzione e interesse, quindi la serie promette di durare ancora molti anni.
Attenzione alla fedeltà all’opera originale
Il lavoro fatto fino a oggi suggerisce che l’adattamento live action ha la volontà di rispettare la vastità dell’opera di Oda, portandola sullo schermo senza tagli drastici né banalizzazioni. I prossimi mesi saranno determinanti per mostrare se Netflix riuscirà a mantenere questo standard qualitativo durante l’espansione della trama.