Turismo in valle d’aosta 2024-2025: stagione invernale segna +4,9% ma mancano dati importanti su alcune località

Turismo in valle d’aosta 2024-2025: stagione invernale segna +4,9% ma mancano dati importanti su alcune località

La stagione invernale 2024-2025 in Valle d’Aosta registra un aumento del 4,89% nelle presenze turistiche grazie agli affitti brevi, mentre problemi nei dati di Val d’Ayas e Breuil-Cervinia complicano l’analisi.
Turismo In Valle De28099Aosta 2024 Turismo In Valle De28099Aosta 2024
La stagione invernale 2024-2025 in Valle d’Aosta ha registrato un aumento delle presenze turistiche, trainato soprattutto dagli affitti brevi, ma la raccolta dati incompleta in alcune aree chiave limita l’accuratezza delle statistiche ufficiali. - Gaeta.it

La stagione invernale 2024-2025 in valle d’aosta ha registrato un aumento complessivo delle presenze turistiche rispetto all’anno precedente, spinta soprattutto dagli affitti brevi. Tra il 1° dicembre 2024 e il 31 marzo 2025 le presenze hanno toccato quota un milione 820 mila. Gli arrivi sono cresciuti del 2,53 per cento, ma alcune regioni chiave presentano dati parziali che potrebbero modificare il quadro ufficiale. La situazione apre questioni sul monitoraggio e sulla gestione delle informazioni sul turismo invernale valdostano.

Andamento generale della stagione invernale in valle d’aosta tra presenze e arrivi

Tra dicembre 2024 e marzo 2025 la valle d’aosta ha vantato un totale di 1.820.000 presenze turistiche, con un incremento del 4,89% rispetto all’inverno precedente. Questo dato riflette principalmente una crescita delle soluzioni abitative come gli affitti turistici brevi, che continuano a guadagnare rilevanza nell’offerta. Gli alberghi, invece, hanno visto un calo contenuto dello 0,12% nelle presenze, segnalando un cambiamento nei comportamenti dei visitatori. Parallelamente, gli arrivi complessivi sono saliti a 557.000, con un aumento dell’2,53% rispetto al 2023-2024.

Il mese con le presenze più elevate è risultato febbraio, con 522.281 presenze e un rialzo del 3,4%. Gli altri mesi hanno mostrato incrementi simili: dicembre , gennaio e marzo . Questi dati suggeriscono una stagione estesa e solida, capace di attirare flussi regolari di turisti su tutto il territorio regionale.

Problemi e incongruenze nei dati a causa del cambio dei sistemi di raccolta

La raccolta dati per la stagione appena conclusa è stata influenzata dal cambio di gestione dell’azienda incaricata degli applicativi utilizzati per trasmettere i numeri all’istat. Questo passaggio ha causato ritardi e «buchi» informativi, specialmente per le strutture alberghiere della val d’Ayas e alcune di Breuil-Cervinia, tra cui il resort Valtur. Alcune decine di migliaia di presenze risultano infatti mancanti nelle rilevazioni ufficiali.

Questa lacuna ha prodotto distorsioni nell’analisi dei dati relativi a categorie diversificate di hotel, da quelli a 3 fino ai 5 stelle. Il problema è stato evidenziato solo di recente, e si prevede un rialzo nelle prossime correzioni. L’assessorato regionale al turismo ha convocato un incontro con l’Adava, l’associazione degli albergatori valdostani, per esaminare la questione, senza conferme ufficiali da parte di Luigi Fosson, il presidente di Adava-Federalberghi. Le anomalie si concentrano in aree rilevanti per il turismo invernale, rendendo la fotografia attuale parziale.

Differenze tra turismo italiano e straniero nei dati disponibili

I numeri parziali indicano un leggero calo tra i turisti italiani: gli arrivi sono scesi a 340.557, con una diminuzione dell’1,15% rispetto all’anno precedente; le notti trascorse calano dello 0,62%, fermandosi a 861.525. Al contrario, il turismo internazionale segna una crescita netta. Gli stranieri arrivati sono stati 216.628, con un aumento dell’8,92%, e le notti trascorse hanno superato il milione, crescendo del 10,39% a 959.121.

Questi trend confermano un interesse crescente da parte degli ospiti stranieri rispetto al mercato interno, una dinamica ormai consolidata negli ultimi anni in valle d’aosta. Le località più richieste spesso si trovano in zone sciistiche di rilievo, ma senza i dati completi alcune analisi restano incomplete.

Performance delle diverse tipologie di strutture ricettive

Gli alberghi della valle hanno ospitato circa 406.460 visitatori nella stagione invernale, segnando un calo del 2,25% negli arrivi rispetto all’anno precedente. Le notti trascorse negli hotel sono state 1.354.950, con una leggera flessione dello 0,12%. Al contrario, le strutture extralberghiere hanno riportato un notevole salvataggio, con 150.725 arrivi e 465.696 presenze .

Nel calcolo della crescita degli affitti brevi, già rilevati nello scorso anno, si osserva un ruolo più marcato nella composizione generale del’offerta turistica. Questi dati indicano che la domanda si sta orientando verso soluzioni più flessibili e spesso più economiche. Le discrepanze nei dati per val d’Ayas e Valtournenche influiscono sull’analisi geografica, mentre invece Aosta e dintorni mostrano una crescita consistente: +8,17% negli italiani e +21,25% negli stranieri.

Criticità e prospettive nell’aggiornamento delle statistiche ufficiali

L’attuale stato parziale dei dati turisti impedisce di avere una visione piena e precisa sulla stagione invernale 2024-2025 in valle d’aosta. Il mancato recupero di alcune presenze in località chiave genera incorrettezze nell’interpretazione degli andamenti. L’assessorato regionale ha recentemente convocato gli attori coinvolti per correggere e aggiornare le statistiche, segno che il lavoro sui numeri continuerà.

Questi episodi mettono in luce l’importanza di una raccolta dati stabile e affidabile per settori che contribuiscono in modo significativo all’economia regionale. Le presenze turistiche, in particolare in inverno, rappresentano infatti un indicatore cruciale per misurare l’attrattiva e la capacità di mantenere flussi costanti. Per la valle d’aosta, destinazione tradizionale per sport invernali, è essenziale superare queste difficoltà per affermare con precisione i trend futuri.

Change privacy settings
×