Turismo in Toscana estate 2025: crescita più lenta spinta dagli stranieri, frenata domanda italiana

Turismo in Toscana estate 2025: crescita più lenta spinta dagli stranieri, frenata domanda italiana

La Toscana registra un aumento dell’1,1% nel turismo nei primi mesi del 2025, trainato dai visitatori stranieri, mentre la domanda interna rallenta a causa dell’inflazione e delle difficoltà economiche.
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La Toscana registra un lieve aumento del turismo nel 2025, trainato principalmente dai visitatori stranieri, mentre la domanda interna rallenta a causa dell’inflazione. Previsioni estive indicano una crescita moderata, con sfide per il mercato interno e opportunità legate a sostenibilità e promozione mirata. - Gaeta.it

La Toscana conferma un rialzo nei numeri del turismo per i primi mesi del 2025 e per l’estate in arrivo, anche se a ritmi meno sostenuti rispetto agli anni precedenti. Il flusso dei visitatori stranieri resta il principale motore della ripresa, mentre la domanda interna mostra segnali di rallentamento, in parte attribuibili all’inflazione. L’analisi si basa su dati raccolti da un’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze, che ha coinvolto oltre 600 aziende del settore turistico regionale.

Andamento del turismo in toscana nei primi mesi del 2025

Secondo l’indagine condotta tra gennaio e maggio 2025 su un campione di 606 imprese turistiche, la Toscana ha registrato un aumento delle presenze pari all’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato conferma un andamento positivo, seppure più contenuto rispetto agli anni pre-pandemici. La maggiore risposta arriva dal turismo internazionale, che continua a preferire la regione per la sua offerta culturale, paesaggistica e gastronomica.

Il presidente della regione, Eugenio Giani, e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras hanno evidenziato come, nonostante alcune difficoltà economiche, la Toscana rimanga un punto di riferimento nel panorama turistico italiano. Sottolineano pure che questo progresso, anche se meno marcato rispetto al passato recente, mostra come il sistema turistico locale basi la sua forza soprattutto sull’interesse dei visitatori stranieri.

Resta però evidente una contrazione nella domanda interna, legata principalmente alla perdita di potere d’acquisto delle famiglie italiane causata dall’inflazione. Questo elemento richiede un’attenzione particolare nella progettazione di politiche di promozione mirate e nella gestione dell’offerta turistica, con focus su sostenibilità e accessibilità. Il legame tra turismo e territori meno frequentati – come le zone rurali, collinari e termali – emerge come una leva da rafforzare.

Previsioni per l’estate 2025 e flussi turistici in toscana

Le stime relative al periodo estivo indicano un aumento complessivo delle presenze turistiche pari allo 0,3%, un valore in calo rispetto all’incremento registrato negli anni successivi alla pandemia. Si prevedono oltre 5,8 milioni di turisti in arrivo, con quasi 22,1 milioni di notti trascorse nelle strutture ricettive della regione.

Il turismo italiano mostra un calo previsto dello 0,5%, con circa 10,5 milioni di presenze totali, riflettendo le difficoltà economiche che limitano la capacità di spesa e la volontà di viaggiare nel breve termine. Al contrario la domanda straniera tiene e registra una crescita dello 0,9%, arrivando a 11,6 milioni di presenze e aumentando la sua incidenza percentuale sul totale dal 52,3% al 52,6%.

Le strutture alberghiere vedono un leggero aumento delle presenze , con flussi dall’estero in crescita a fronte di una diminuzione delle prenotazioni interne . Per quanto riguarda le strutture extralberghiere, i numeri risultano sostanzialmente invariati , ma segue la medesima tendenza con calo dei visitatori italiani e aumento di quelli stranieri . Le imprese del turismo esprimono fiducia nei potenziali incrementi dovuti alle prenotazioni last minute, elemento che potrebbe migliorare ulteriormente i risultati stagionali.

Differenze nei flussi turistici per tipologia di località

Analizzando i flussi per tipologie di destinazione, le città d’arte e i centri storici – vere e proprie calamite per il turismo straniero – mostrano una crescita complessiva dello 0,8%. Qui la componente straniera spinge il recupero con un +1,4%, mentre quella italiana si riduce di oltre un punto percentuale . La capacità attrattiva di questi luoghi resta alta, ma il mercato interno fatica a mantenere i livelli precedenti.

Le località costiere mantengono una crescita leggera , sostenuta dalla presenza straniera con una riduzione di visitatori italiani . Le zone rurali e collinari mostrano una sostanziale stabilità, senza variazioni significative da un anno all’altro.

Nel comparto delle località di montagna si registra un calo che si allarga alle aree di “altro interesse” e termali . Questi dati evidenziano una difficoltà di alcuni segmenti a recuperare appieno i livelli di domanda, specie in relazione alla presenza interna.

Andamento del turismo straniero e principali mercati di provenienza

La Toscana continua ad attrarre visitatori da tutta Europa. L’aumento più rilevante riguarda i francesi, i polacchi, i tedeschi, gli olandesi, gli svizzeri e i britannici. I mercati di Repubblica Ceca, Belgio e Spagna mostrano incrementi più modesti.

Dal punto di vista extraeuropeo, cresce la presenza di turisti provenienti da Stati Uniti, Australia, Canada, Brasile e Cina. Questi dati indicano una diversificazione della provenienza degli ospiti, confermando l’appeal globale della regione.

Si evidenzia invece un lieve calo nelle prenotazioni dai mercati di Austria, Corea del Sud, Giappone, India, Scandinavia e Ungheria. Questi segni negativi indicano alcune criticità o cambiamenti nelle preferenze che potrebbero impattare la segmentazione futura dell’offerta turistica.

L’insieme delle evidenze fotografa un quadro di turismo in Toscana che privilegia ancora la domanda internazionale e invita a mettere in campo politiche per sostenere, ma anche per rinnovare, l’attrattività della regione, in particolare nei confronti del mercato italiano.

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