Turismo in provincia di Varese: il ruolo delle donne imprenditrici e i flussi sul lago maggiore nel 2024

Turismo in provincia di Varese: il ruolo delle donne imprenditrici e i flussi sul lago maggiore nel 2024

Nel varesotto il turismo resta centrale ma registra un calo, soprattutto nell’imprenditoria femminile; sul lago maggiore la presenza delle donne è più alta e cresce il numero di giovani imprenditrici under 30.
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Nel Varesotto il turismo resta centrale ma segnala un calo, soprattutto nell’imprenditoria femminile, che rappresenta circa un terzo del settore. Sul Lago Maggiore, invece, la presenza delle imprenditrici è più solida e cresce il numero di giovani donne, mentre il flusso turistico rimane elevato e diversificato. - Gaeta.it

Nel varesotto il turismo continua a essere un settore chiave, ma mostra segnali di calo, specie per quanto riguarda l’imprenditoria femminile. Al 31 dicembre 2024, infatti, le donne rappresentano poco più di un terzo degli imprenditori del comparto turistico, con un lieve ma significativo calo rispetto all’anno precedente. Intanto, i dati sulle presenze turistiche sul lago maggiore testimoniano una frequenza di visitatori alta, tra italiani e stranieri, con differenze evidenti tra le due sponde del lago.

Approfondimenti sulla presenza delle donne nell’imprenditoria turistica di varese

Alla fine del 2024, le imprenditrici nel settore del turismo in provincia di Varese erano 2.225, pari al 34,8% del totale degli imprenditori turistici. Questo dato conferma un ruolo rilevante delle donne, anche se l’area registra una flessione data da una perdita di circa 70 imprenditrici rispetto all’anno precedente, un calo del 3,1%. La riduzione in percentuale segue il trend complessivo, che ha visto diminuire il numero totale degli imprenditori nel turismo del 2,9%.

Andamento negli ultimi cinque anni

Guardando un arco temporale più ampio, negli ultimi cinque anni il totale degli imprenditori turistici nella provincia è calato dell’8,2%, mentre le imprenditrici donne hanno registrato una diminuzione leggermente superiore, pari al 9%. Questi dati rafforzano l’immagine di un settore in frizione, in cui le donne, pur rappresentando una quota significativa, soffrono un calo costante dei numeri.

I dati arrivano da uno studio realizzato da EconLab Research, basato su informazioni raccolte da Infocamere. La ricerca è stata presentata a Palazzo Estense durante il Forum dei Laghi, evento che ha riunito rappresentanti locali e nazionali di Terziario donna Confcommercio e esperti del settore. La riunione ha permesso di confrontarsi sulla condizione delle imprenditrici, esplorando cause e possibilità future.

Distribuzione per età, nazionalità e impatto sul lago maggiore

L’analisi si è concentrata anche sull’area del lago maggiore, una zona turistica cruciale nel varesotto. Qui la quota di donne imprenditrici sale al 35,5%, leggermente superiore rispetto all’intera provincia. Il calo delle imprenditrici, però, è stato meno marcato: nel 2024, la diminuzione è stata del 2,6%, quasi la metà rispetto alla riduzione complessiva del 5,4% che ha interessato tutti gli imprenditori territoriali.

Lo studio ha indagato la composizione per fasce d’età delle donne imprenditrici sul lago maggiore. Le over 50 sono di gran lunga la maggioranza, con il 60,5% del totale, mentre le under 50 costituiscono il 39,5%. Tra queste ultime, una quota ridotta – il 5,7% – ha meno di 30 anni. Proprio qui emerge un segnale positivo: in un anno, il numero delle imprenditrici giovani è cresciuto del 25%.

Per quanto riguarda la nazionalità, oltre l’86% delle imprenditrici è italiana, confermando una prevalenza locale o nazionale nella proprietà delle attività turistiche sul lago. Lo scenario offre una fotografia sfaccettata della composizione sociale e demografica di chi guida le imprese turistiche in una delle aree più attrattive del nord Italia.

I dati sul flusso turistico del lago maggiore

La ricerca ha coinvolto anche l’analisi delle presenze turistiche nel territorio del lago maggiore, basandosi sui dati forniti da Confcommercio Analytics. Questo strumento monitora i visitatori grazie ai dati aggregati provenienti dalle celle telefoniche, permettendo di capire la movimentazione in tempo reale nelle zone più frequentate.

Nel periodo da giugno 2024 a giugno 2025 sono stati contati 4.689.876 visitatori sul lago maggiore. Tra questi, la maggioranza non italiana: il 57,2% di stranieri e il 42,8% di italiani. Gli uomini rappresentano il 55,8% del totale dei visitatori, mentre le donne arrivano al 44,2%.

La fascia d’età prevalente è quella degli adulti tra i 35 e i 54 anni, che copre il 45,4% del totale. Queste cifre indicano un turismo adulto e con molte presenze femminili, anche se gli uomini restano un po’ più numerosi.

Il confronto tra le due sponde del lago è significativo. A Sesto Calende, sul versante varesino, si contano 964.404 presenze nell’ultimo anno. Sul lato piemontese, ad Arona, il numero sale a 1.475.201 visitatori. Nonostante la differenza, il numero complessivo di visite è quasi identico: quasi 8 milioni per ognuna delle due località. Questo indica una rotazione elevata dei visitatori che trascorrono tempo su entrambe le sponde.

Riflessioni sui segnali e le sfide per il turismo e l’imprenditoria femminile a varese

I dati raccolti connettono la realtà imprenditoriale femminile con i flussi turistici di un territorio strategico. Nel varesotto, la presenza delle donne tra gli imprenditori turistici resta significativa ma mostra un segno meno costante. L’attenzione sul lago maggiore rivela una presenza più consolidata e un calo meno marcato nell’ultimo anno.

D’altra parte, la crescita delle under 30 fra le imprenditrici può segnare una breccia in un contesto che appare complesso e segnato da perdite progressive. I numeri del turismo testimoniano invece un’attrattiva ancora forte per il lago maggiore, con milioni di visitatori che si muovono tra le sue due sponde.

In questi dati si legge la necessità di misurare con attenzione le scelte che riguardano lo sviluppo di un turismo sostenibile, capace di mantenere attivi gli imprenditori, a partire da quelli più giovani e le donne. Palazzo Estense resta un osservatorio privilegiato per seguire l’evoluzione di questi fenomeni.

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