Il turismo in italia si prepara a un nuovo anno da record, con oltre 465 milioni di pernottamenti previsti nel 2025. Dopo un 2024 che ha segnato risultati storici, il settore si concentra su nuove dinamiche, come la personalizzazione degli itinerari attraverso l’intelligenza artificiale, la crescente attenzione all’ambiente e l’orientamento verso esperienze più lente e autentiche. Questi cambiamenti riflettono un turismo che muta seguendo le esigenze di viaggiatori sempre più consapevoli e connessi.
Il boom del turismo in italia nel 2024 e le previsioni per il 2025
Nel 2024 italia ha fatto registrare un +2,5% nelle presenze turistiche, con oltre 458 milioni di pernottamenti. I turisti stranieri hanno contribuito con 250 milioni di notti, pari al 54,6% del totale, confermando il paese tra le prime cinque mete mondiali, subito dopo francia, spagna, stati uniti e cina. Le regioni più interessate sono state veneto, trentino-alto adige e toscana, località tradizionali forti di patrimonio storico e naturalistico. Per il 2025, le previsioni indicano un aumento delle visite verso destinazioni meno note ma ricche di fascino, come sicilia, puglia e sardegna, grazie a una domanda crescente per borghi, cammini, turismo lento e centri termali.
La crescita stimata per il prossimo anno è dell’1,4%, con 465 milioni di pernottamenti totali. L’attrattiva italiana supera i confini europei, con un aumento atteso nelle presenze di visitatori provenienti da cina, corea del sud, india e brasile, che dovrebbero salire del 4%. Questo allarga lo spettro dei viaggiatori, offrendo nuove opportunità per territori meno battuti ma ricchi di valore culturale e naturale.
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Profili e abitudini dei turisti italiani e stranieri
I dati raccolti da voihotels mettono in luce alcuni dettagli interessanti sulle origini dei visitatori: il 15% arriva dalla germania, il 9% dalla francia, l’8% dalla gran bretagna, mentre il 6% dagli stati uniti. L’età più rappresentata si colloca tra i 35 e 54 anni, ma cresce la presenza degli over 60, segmento che pesa quasi un terzo del totale. Questi ultimi mostrano interesse per vacanze benessere, slow travel e itinerari culturali.
Sul fronte delle modalità di alloggio, prevalgono agriturismi, b&b e rifugi immersi nella natura, preferiti da chi cerca soggiorni rigeneranti lontani dal turismo di massa. La scelta di dormire da amici o parenti rimane comunque diffusa, legata a esigenze di risparmio o a motivi affettivi, e riguarda circa il 30% dei turisti italiani. La durata dei soggiorni si è estesa, arrivando a una media di 6,47 notti, indice di una maggiore voglia di rallentare il ritmo durante le vacanze.
Le attività più gettonate includono esperienze legate al benessere come spa, eventi di musica dal vivo, degustazioni di prodotti tipici e corsi di cucina. Si evidenziano anche le micro-ferie, cioè pause brevi disseminate durante l’anno, che contribuiscono a rinnovare l’approccio classico al viaggio distributo soprattutto fuori alta stagione.
Viaggi digitali e personalizzazione: l’intelligenza artificiale cambia il modo di muoversi
Il turista del 2025 è fortemente connesso. Più di tre quarti degli italiani prenotano vacanze direttamente con lo smartphone. Quasi un terzo utilizza strumenti di intelligenza artificiale per costruire itinerari su misura, facendo leva su sistemi di suggerimenti dinamici. Parole come metaverso e digital concierge entrano nel vocabolario quotidiano degli appassionati di viaggi, che sfruttano piattaforme digitali per esplorare nuove opportunità.
Questa rivoluzione tecnologica non si limita alla fase di prenotazione, ma accompagna il soggiorno con servizi digitali sempre più integrati. Nel frattempo, la crescente domanda di esperienze personalizzate porta i viaggiatori a preferire destinazioni capaci di offrire un contatto diretto con le tradizioni locali e di garantire un rapporto più autentico con il territorio.
L’impatto del cambiamento climatico sulle scelte di viaggio
Oltre il 50% dei turisti ha modificato le proprie abitudini di viaggio per motivi legati al clima e all’ambiente. I visitatori scelgono mete plastic-free, con certificazioni ambientali riconosciute e progetti di collaborazione con le comunità locali. Cresce l’attenzione verso il turismo rigenerativo, che cerca di restituire valore agli spazi visitati, evitando impatti negativi.
Le destinazioni italiane stanno rispondendo a questa domanda con iniziative green e iniziative che coinvolgono le popolazioni residenti, rafforzando la tutela del paesaggio e la valorizzazione delle tradizioni. Questo modello promuove una nuova idea di vacanza sostenibile, dove la qualità dell’esperienza e il rispetto per l’ambiente diventano fattori centrali.
Enogastronomia e turismo: un binomio sempre più forte
L’enogastronomia italiana si conferma il motore principale dell’attrazione turistica, con il 65% dei viaggiatori interessati a conoscere sapori e prodotti tipici. L’arte e la cultura seguono da vicino, attirando il 58% dei visitatori, mentre natura e paesaggi coinvolgono il 43%. Benessere e relax riguardano il 38%. Le preferenze degli italiani si concentrano soprattutto sulle località costiere: il 68% sceglie il mare, contro l’11% per le montagne e poco più del 10% per le città d’arte.
Negli ultimi dieci anni il turismo enogastronomico ha fatto registrare un +176% in termini di visitatori, toccando nel 2024 oltre un milione di persone. I turisti tedeschi guidano questa categoria, con più di 100.000 viaggiatori attratti dalle eccellenze italiane e una spesa che supera i 58 milioni di euro. In generale, il settore turistico in italia ha generato ricavi superiori a 110 miliardi di euro, metà dei quali concentrata nella stagione estiva, con una spesa media per persona che si attesta attorno ai 1.130 euro.
Il turismo in italia resta una risorsa fondamentale, capace di adattarsi ai cambiamenti e di offrire esperienze diversificate sui territori, continuando a richiamare visitatori da tutto il mondo in cerca di bellezza, piacere e scoperta.