Il turismo sostenibile si fa strada nelle preferenze di molti viaggiatori in Italia. Secondo uno studio recente di VOIhotels, due italiani su tre scelgono vacanze con un basso impatto ambientale. Questo fenomeno riguarda anche i visitatori stranieri, interessati ad esperienze che combinano rispetto per l’ambiente e scoperta autentica. Tra le forme più apprezzate di turismo green spicca la nautica da diporto, in particolare il charter a vela, che sta registrando una crescita importante grazie alle sue caratteristiche ecologiche e alla possibilità di vivere il mare in modo diverso. Diversi operatori nel settore raccontano di un aumento significativo di turisti che prediligono soluzioni ecosostenibili nel Mediterraneo.
L’espansione del charter a vela tra turismo e rispetto per l’ambiente
La nautica da diporto è da tempo vista come un settore coinvolto in dinamiche di sostenibilità. Spartivento Group, con sei basi operative in Italia e una delle flotte a vela più vaste del Mediterraneo, ha monitorato un vero boom delle richieste di vacanze in barca a vela legate alla sensibilità ambientale. Dal 2019 a oggi, la flotta è passata da 54 a 130 imbarcazioni, e le prenotazioni sono state più che raddoppiate, superando le 2.200 unità, con un aumento del fatturato da 5 a 11 milioni di euro. L’incremento ha riguardato anche il numero di turisti imbarcati, arrivati a oltre 15.000 l’anno. La domanda straniera, specie quella dagli Stati Uniti, cresce nel segmento luxury, segnalando nuove tendenze di mercato per l’anno 2025.
Contributo minimo alle emissioni globali
Confindustria Nautica ha evidenziato come il settore contribuisca in maniera quasi nulla alle emissioni globali di CO₂, appena lo 0,006%. Questo dato spiega la progressiva attrazione per questo tipo di vacanza: una navigazione a vela è una modalità di turismo ecologico, che offre al viaggiatore un contatto diretto con la natura senza pesare sull’ambiente. Stefano Pizzi, amministratore delegato di Spartivento Group, definisce la vacanza in barca a vela un turismo che insegna rispetto e sobrietà, promuovendo un ritmo lento e fuori dalla massa, capace di esaltare i luoghi visitati.
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Come la barca a vela riduce l’impatto ambientale e preserva il mare
La principale caratteristica sostenibile della barca a vela deriva dall’uso del vento come fonte di movimento, che elimina l’uso continuo del motore a combustibile. Il motore entra in funzione solo quando necessario, come per le manovre di ormeggio o per sicurezza in condizioni di assenza di vento. In questi casi, i propulsori moderni garantiscono bassi consumi e limitano emissioni e rumore. Meglio ancora, la barca a vela elimina la necessità di costruzioni fisse e urbanizzazioni che possono deturpare la costa, muovendosi liberamente senza alterare gli habitat marini.
Strumenti ecologici a bordo
Le imbarcazioni aggiungono strumenti ecologici come pannelli solari, generatori eolici e sistemi avanzati per il trattamento dell’acqua, riducendo l’impatto anche sulle risorse energetiche e idriche. Gli sprechi si riducono, e l’esperienza a bordo insegna ai passeggeri a gestire con attenzione questi elementi. Anche l’inquinamento legato ai rifiuti è limitato: si privilegia un consumo essenziale e una raccolta differenziata attenta alla tutela dell’ambiente. Le imbarcazioni moderne dispongono di serbatoi per le acque nere, da smaltire in modo conforme, evitando scarichi diretti in mare.
Turismo lento e immersione nei territori meno battuti
La vacanza a vela impone un passo calmo, che segue il movimento del mare, evitando stress e affollamenti. Le rotte di Spartivento prediligono soste lunghe in calette e borghi meno frequentati, dove i turisti arrivano senza creare eccessi. Ancoraggi scelti con attenzione salvaguardano fondali e flora marina, tutelando ecosistemi fragili. Questo modo di muoversi favorisce un rapporto autentico con i luoghi, insegnando a rispettarne la cultura e la natura da una prospettiva diversa.
Slow sailing come esperienza immersiva
Il tempo diventa parte della vacanza, non solo come passaggio ma come elemento vissuto insieme al mare e alla natura. Il cosiddetto slow sailing permette di immergersi pienamente in ciò che circonda, lasciando spazio a osservazioni, esperienze profonde e consapevolezza ambientale. I turisti imparano così a conoscere le dinamiche marine e locali, evidenziando una sensibilità che spesso prosegue anche al ritorno a terra.
Impatto economico positivo sulle comunità costiere
Chi sceglie la barca a vela si affida soprattutto alle risorse del territorio visitato. I turisti fanno acquisti diretti da mercati e botteghe artigianali, frequentano ristoranti locali e servizi presenti nei borghi costieri, con un contributo economico significativo per le economie della zona. Secondo Spartivento Group, l’indotto economico generato supera i 12 milioni di euro ogni anno.
La manutenzione delle imbarcazioni coinvolge professionisti e artigiani locali, impegnati tutto l’anno nella cura delle barche. Questo sistema integra il turismo a vela in un circuito di lavoro e valore aggiunto molto concreto, collegando la presenza dei visitatori alla sopravvivenza di tradizioni, mestieri e prodotti tipici mediterranei. Di fatto, questa forma di vacanza agisce non solo nel rispetto dell’ambiente ma sostiene anche un tessuto sociale e culturale antico e prezioso.