Turismo a Urbino in forte crisi: rinviato ogni confronto politico al dopo elezioni

Turismo A Urbino In Forte Cris

Turismo in crisi a Urbino, confronto politico rinviato dopo le elezioni. - Gaeta.it

Sofia Greco

20 Settembre 2025

Urbino si trova a fronteggiare un grave calo del turismo, con presenze ridotte a meno di un terzo rispetto all’anno precedente. Il dibattito politico in consiglio comunale sul tema è stato più volte rinviato, anche per l’assenza del numero legale, suscitando critiche da parte dell’opposizione. Tra accuse e numeri in caduta libera, il futuro del settore turistico cittadino resta incerto, mentre operatori e cittadini attendono risposte concrete.

Il disinteresse politico frena il dibattito sul turismo a Urbino

Gianluca Carrabs, consigliere comunale di Alleanza Verde Solidale , ha denunciato lo stallo in consiglio comunale sul tema turismo a Urbino. Da mesi si tenta di convocare un incontro monotematico per esaminare la grave crisi che colpisce la città, ma la maggioranza e la giunta sembrano evitare il confronto. Il 27 luglio è stata formalizzata la richiesta di un consiglio dedicato al calo delle presenze, rimasta senza risposta.

Il problema è acuito da ripetuti rinvii dovuti all’assenza del numero legale. Carrabs attribuisce la mancanza di presenza e di interesse soprattutto ai consiglieri di centrodestra che non si presentano o si assentano per impegni collaterali, come cene o impegni personali. Secondo il consigliere, questo atteggiamento denota un disinteresse profondo nei confronti di un tema centrale per la città.

Il problema politico emerge anche in occasione delle sedute ordinarie: spesso le riunioni sono sospese o rinviate per assenze strategiche. La minoranza si dice pronta al confronto, ma si scontra con una maggioranza distratta, che preferisce rimandare ogni discussione ai tempi post elezioni regionali. Per Urbino, questa situazione può risultare dannosa, visto che il turismo rappresenta da sempre un settore chiave per l’economia locale e per l’identità stessa della città.

I dati confermano un crollo storico delle presenze turistiche a Urbino

I numeri divulgati recentemente sul turismo urbinate raccontano una situazione drammatica. Negli anni precedenti, il flusso turistico oscillava tra 500mila e 700mila presenze annue. Nel 2023 le visite si erano fermate a circa 527mila, mentre già nel 2024 si è registrato un calo drastico, attestandosi intorno a 180mila presenze.

Questa diminuzione di oltre due terzi nelle presenze riflette una difficoltà sia nell’attrarre visitatori sia nel farli trattenere a Urbino. Il dato degli arrivi complessivi parla di 76mila visitatori, con una permanenza media di poco superiore ai 2 giorni. Tali cifre indicano che i turisti si fermano poco, probabilmente per scelta o per mancanza di offerte adeguate.

Il confronto con altre località delle Marche è impietoso. Urbino, storicamente tra le prime sei città per flusso turistico nella regione, è precipitata al sedicesimo posto, superata anche da piccoli centri. Questo dato rafforza la percezione che la città stia perdendo terreno in un mercato sempre più competitivo e richiedente innovazione e concretezza nelle strategie di sviluppo turistico.

Operatori economici e lavoratori alle prese con la crisi senza risposte politiche

Il continuo ritardo nell’affrontare il tema turistico pesa in modo particolare su chi lavora direttamente nel comparto. Albergatori, ristoratori, commercianti e dipendenti legati al turismo stanno già vivendo mesi difficili, con ricavi in forte contrazione e prospettive incerte.

Carrabs sottolinea che, mentre tutto questo accade, la giunta ha scelto di prendersi una pausa in vista delle ferie estive e di attendere le elezioni regionali prima di decidere qualsiasi iniziativa. Questo atteggiamento è avvertito come un’ulteriore mancanza di rispetto verso una categoria economica strategica e verso i cittadini.

Nonostante il silenzio e la rinuncia al confronto ufficiale, il consigliere annuncia che l’opposizione non abbandonerà il tema. Continuerà a sollecitare la giunta affinché venga elaborato un piano dettagliato per provare a invertire la tendenza negativa. Sul tavolo c’è la speranza che le responsabilità politiche vengano messe da parte per mettere al centro l’interesse della città e dei suoi abitanti.

Il turismo resta il cuore pulsante di Urbino. La crisi attuale e le dinamiche attorno al dibattito pubblico testimoniano una fase complessa, in cui la distanza tra politica e territorio si fa sempre più evidente. Il futuro del settore dipenderà dalla capacità del consiglio comunale di superare divisioni e interessi per confrontarsi su proposte concrete e condivise.