Tuduu, startup italiana guidata da Giuseppe Virzì, ha raccolto più di un milione di euro per espandere il suo marketplace dedicato all’agroalimentare made in italy nei mercati internazionali. Il progetto punta a digitalizzare l’export italiano, offrendo accesso diretto ai prodotti senza intermediari attraverso strumenti tecnologici avanzati. Questa operazione finanziaria ha visto la partecipazione di numerosi investitori privati con competenze nei settori startup, retail e healthcare, segnando una tappa importante per la crescita della piattaforma.
La struttura del round di investimento e il profilo degli investitori
Il recente round di investimento di Tuduu ha superato 1 milione e 50 mila euro, di cui circa 700mila provenienti da strumenti finanziari partecipativi e 350mila erogati tramite il finanziamento agevolato Smart&Start. Non sono stati coinvolti fondi di investimento istituzionali, ma l’operazione ha chiamato a raccolta oltre trenta business angel e imprenditori con esperienze in ambiti diversi. Tra i nomi più influenti figurano:
Investitori di rilievo coinvolti
- Giulio Xiloyannis, che ha fondato il team di Zalora, una delle startup di maggior successo nel settore e-commerce;
- Luca Foresti, noto per aver guidato ReportAId e per il ruolo da CEO in Santagostino;
- Rossella Brenna, esperta nel retail;
- Nabil De Marco, ex general manager di Amazon Pay;
- diversi altri professionisti provenienti dal mondo tech e food, come Francesco Pagano, Marco Milone e Federico Menetto.
Questa rete di investitori contribuisce non solo con capitale ma con competenze e contatti strategici, necessari per mettere a terra gli obiettivi di espansione. La scelta di evitare i fondi tradizionali sembra mirata a mantenere una governance più snella e una visione altamente specialistica.
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Il ruolo di tuduu nel rafforzare l’export agroalimentare italiano
L’anno scorso, l’export agroalimentare italiano ha raggiunto 67,5 miliardi di euro, secondo The European House – Ambrosetti, con un aumento netto di oltre 5 miliardi rispetto al 2023. Il problema però resta l’italian sounding, che si attesta intorno ai 120 miliardi di euro: un fenomeno che mina la competitività dei prodotti autentici e evidenzia ampi margini di crescita per chi riesce a differenziarsi.
Tuduu si propone di fare da ponte digitale tra le realtà produttive italiane e i mercati esteri, puntando su una piattaforma che permette agli utenti e buyer internazionali di acquistare direttamente prodotti originali. Il marketplace offre contenuti tradotti automaticamente in 17 lingue, includendo cataloghi, ricette e materiali editoriali. Così il territorio italiano si presenta in modo accessibile e fruibile, senza passare da intermediari che spesso complicano la filiera.
Un’esperienza di acquisto innovativa
La piattaforma mette in evidenza i valori dell’agroalimentare italiano con un approccio che combina tradizione e modernità, offrendo una esperienza di acquisto diretta e sfaccettata. Questo metodo mira a conquistare un pubblico più ampio, facilitando l’entrata in nuovi mercati e la fidelizzazione dei clienti internazionali.
Gli investimenti tecnologici alla base della strategia di crescita
I fondi raccolti serviranno principalmente a velocizzare due sviluppi chiave: un nuovo servizio clienti basato sull’intelligenza artificiale e un sistema automatizzato per il doppiaggio dei video generati dagli utenti e dai produttori. Il servizio AI sarà progettato per guidare sia i consumatori finali che gli acquirenti professionali nella selezione dei prodotti, semplificando la ricerca e personalizzando l’esperienza di navigazione a seconda delle preferenze e esigenze.
Il sistema di doppiaggio automatico permetterà di tradurre contenuti video – come i video UGC realizzati direttamente dai produttori – e distribuirli sui canali della piattaforma, social network e YouTube. Questo aumenterà la visibilità dei prodotti italiani e li farà emergere nella ricerca SEO sui principali motori e piattaforme digitali.
Sviluppo tecnologico interno
La tecnologia è sviluppata interamente in house dal team guidato dal CTO Francesco Bonizzi, evitando il ricorso a fornitori esterni. Al centro del progetto ci sono tre algoritmi proprietari dedicati alla lingua e alla componente nutrizionale, che analizzano e arricchiscono i cataloghi online, offrendo un’esperienza d’acquisto calibrata sulle caratteristiche e preferenze dell’utente.
La visione di giuseppe virzì e gli obiettivi di futuro
Giuseppe Virzì ha commentato il risultato finanziario sottolineando come questa raccolta rafforzi la missione di digitalizzare tutta la filiera agroalimentare italiana, con una piattaforma che punta a diventare lo strumento preferito dai produttori. Tuduu cerca così di superare i limiti della tradizionale esportazione, agevolando il contatto diretto con clienti in ogni parte del mondo e offrendo soluzioni tecnologiche alla portata di aziende di tutte le dimensioni.
Virzì ha precisato che il capitale raccolto va oltre il primo milione previsto, ma la campagna di raccolta prosegue come processo aperto per coinvolgere ulteriori sostenitori disposti a investire in una crescita costante. L’ambizione è ampliare la base di utenti e clienti internazionali, incrementando la presenza del made in italy food sulle tavole e negli scaffali esteri.
La nuova visione di mercato
Lo sviluppo di Tuduu come tech company permette di esprimere una visione che non si limita agli scambi commerciali tradizionali, ma punta a creare un ecosistema digitale con servizi avanzati, capaci di accompagnare produttori, buyer e consumatori dall’inizio alla fine del processo d’acquisto.