La tensione tra Stati Uniti, Unione Europea e Russia resta alta mentre Mosca continua gli attacchi in Ucraina. Dopo settimane di bombardamenti intensi, l’amministrazione americana sostiene di voler intensificare le misure economiche per chiudere il rubinetto petrolifero e mettere in ginocchio l’economia di Putin. Nel frattempo, Kiev chiede una risposta più decisa dall’Occidente per fermare le offensive russe e spingere al negoziato.
La posizione degli Stati Uniti e la volontà di nuove sanzioni economiche
Dopo il vertice di due settimane fa tra Joe Biden e Vladimir Putin in Alaska, la situazione non ha mostrato miglioramenti. Gli attacchi russi alle città ucraine non si sono mai fermati, anzi, nelle ultime settimane si sono intensificati, con vittime civili soprattutto nella capitale, Kiev. Il presidente americano si è detto pronto a passare alla cosiddetta “fase due” di restrizioni, ovvero nuove sanzioni da applicare alla Russia, ma non ha chiarito nei dettagli come e quando.
Scott Bessent, segretario al Tesoro, ha spiegato che l’obiettivo degli Stati Uniti è far collassare l’economia russa agendo insieme all’Unione Europea. Per raggiungere questo scopo, intendono colpire i paesi che ancora comprano petrolio da Mosca. La strategia punta a una pressione economica così forte da obbligare Putin a tornare al tavolo negoziale. Secondo Bessent, la tenuta dell’economia russa e la capacità di resistenza dell’esercito ucraino sono due elementi in competizione: maggiori sanzioni, in collaborazione con l’Europa, potrebbero sbilanciare la bilancia a favore di Kiev.
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L’amministrazione Usa considera inoltre di punire quei terzi paesi che sostengono in qualche modo la guerra russa, assumendo così una doppia azione: colpire l’economia nemica e rafforzare l’aiuto militare all’Ucraina. Per Bessent la fase attuale è cruciale e serve agire subito per fermare l’aggressione e dare una spinta decisiva al processo di pace.
La reazione di zelensky agli ultimi attacchi e l’appello a una risposta forte
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato con grande preoccupazione l’ultimo massiccio attacco aereo russo contro diverse città dell’Ucraina, sottolineando l’importanza che gli Stati Uniti e i partner internazionali rispondano con decisione. Durante una dichiarazione pubblica, Zelensky ha descritto la difficile situazione nelle aree colpite: a Kiev e in altre località si lavora ancora per soccorrere i feriti e rimuovere macerie dove potrebbero essere sepolti corpi.
Ha indicato più di quaranta feriti in tutto il Paese, di cui venti solo nella capitale. Tra i danni, c’è anche il palazzo del Consiglio dei Ministri. L’allerta aerea a Kiev è durata più di sette ore e mezza, e la città è stata bersaglio principale soprattutto per i droni russi. Zelensky ha ribadito che la Russia vuole infliggere sofferenze sempre maggiori, testando la capacità e la volontà del mondo di resistere a questa aggressione.
Ha evidenziato come rimangano importanti le azioni concrete come nuove sanzioni, colpi economici mirati contro Mosca e restrizioni commerciali, che devono andare oltre le dichiarazioni verbali. Queste misure dovrebbero indirizzarsi sia contro la Russia nel suo complesso, sia contro individui e aziende collegati al Cremlino. Per Zelensky, solo un aumento della pressione economica potrà effettivamente cambiare la situazione di stallo e spingere Putin ad accettare un cessate il fuoco e trattative reali.
La strategia russa tra attacchi continui e rifiuto del negoziato
Nonostante la crescente pressione internazionale, Mosca continua a rifiutare un dialogo e mantiene una strategia militare aggressiva, che si manifesta con attacchi quotidiani su diverse città ucraine. La mossa economica di tagliare i rifornimenti energetici ai paesi interlocutori è interpretata come una risposta diretta agli sforzi statunitensi ed europei di isolare il Cremlino.
Zelensky ha sottolineato come il rifiuto di Putin di negoziare abbia un prezzo immediato per la Russia stessa, tra carenza di carburante e problemi finanziari più ampi. La guerra continua a produrre sofferenze e vittime anche tra i civili ucraini, mentre la comunità internazionale valuta nuove strategie per bloccare il sostegno economico a Mosca e rendere insostenibile la prosecuzione del conflitto.
Il clima resta teso, con un conflitto che sembra destinato a proseguire finché non arriverà una svolta nelle scelte politiche dei leader coinvolti. La partita più importante si gioca oggi sul piano economico, con Stati Uniti e Unione Europea decisi a stringere ulteriormente il nodo al girovita della Russia per costringere il Cremlino a cambiare rotta.