Trump contro l’UE per la maxi multa da 2,95 miliardi inflitta a Google tra accuse e minacce di dazi

Trump attacca l’UE per la multa record a Google, minacciati dazi. - Gaeta.it

Sofia Greco

6 Settembre 2025

L’Unione europea ha inflitto a Google una sanzione da quasi 3 miliardi di euro, innescando un nuovo confronto con l’amministrazione americana guidata da Donald Trump. Questa multa si inserisce in una serie di provvedimenti presi dalla Commissione europea nei confronti di alcune grandi aziende tecnologiche statunitensi, alimentando tensioni diplomatiche e commerciali in un momento già segnato da controversie su dazi e tassazioni internazionali.

L’Ue punisce Google per abuso di posizione dominante con una multa record

La Commissione europea ha annunciato una multa di 2,95 miliardi di euro a carico di Google, motivata dalla gravità delle infrazioni legate ad abusi di posizione dominante nel mercato pubblicitario online. L’intervento segue precedenti sanzioni contro il gruppo e riflette un irrigidimento nei confronti di pratiche commerciali ritenute scorrette. L’importo della multa tiene conto della durata della violazione e della reiterazione delle condotte contestate.

Google è al centro di un’indagine complessa. L’azienda avrebbe utilizzato la propria posizione dominante nel settore dei motori di ricerca per favorire il proprio sistema pubblicitario, limitando la concorrenza. La Commissione ha deciso di intervenire con un provvedimento atteso da settimane nelle sedi europee, inviando un segnale netto contro ciò che considera un abuso in grado di distorcere il mercato.

La risposta di Trump: accuse di ingiustizia e minaccia di ritorsioni commerciali

Donald Trump ha reagito pubblicamente tramite il suo social Truth, accusando l’Europa di colpire ingiustamente le aziende americane con multe eccessive e discriminatorie. Ha definito la sanzione a Google una sottrazione di risorse destinate a investimenti e posti di lavoro negli Stati Uniti. Nel suo intervento, Trump ha richiamato le multe accumulate da Google e altre società tecnologiche statunitensi, giudicate ingiuste e insostenibili per i contribuenti americani.

L’amministrazione americana ha ribadito che non tollererà simili azioni e ha citato il caso di Apple, coinvolta in un contenzioso fiscale con Bruxelles che ha portato a una multa di 17 miliardi di dollari, che secondo Trump dovrebbe essere restituita. Il presidente ha inoltre annunciato la possibilità di avviare una procedura ai sensi della Sezione 301 del Trade Act, che consente agli Stati Uniti di imporre dazi e misure compensative contro pratiche discriminatorie. Questa mossa potrebbe ampliare la disputa in un conflitto commerciale più esteso.

Il contesto delle sanzioni: numeri e precedenti sulle aziende americane

Il confronto tra Europa e Stati Uniti si inserisce in una serie di provvedimenti finanziari che hanno colpito i giganti della tecnologia. Secondo Trump, Google avrebbe già pagato miliardi di dollari in multe e risarcimenti per presunte false richieste e addebiti impropri: 13 miliardi in passato, a cui si aggiungono i 3,5 miliardi della recente sanzione europea. Questo totale, superiore a 16 miliardi, è considerato eccessivo dall’amministrazione americana, che invita la Commissione a interrompere questa linea punitiva.

Il caso di Google rappresenta un nodo centrale nelle relazioni commerciali transatlantiche. L’Unione europea sostiene la necessità di tutelare il proprio mercato e i consumatori, spiegando le ragioni delle sanzioni. Gli Stati Uniti denunciano una forma di discriminazione nei confronti delle loro imprese, minacciando risposte normative e dazi che potrebbero complicare rapporti già delicati. La situazione resta in evoluzione, con Bruxelles e Washington pronte a mantenere alta la tensione mentre si definisce il futuro delle relazioni economiche e tecnologiche tra i due blocchi.