Truffa telefonica a Latina: arrestato 41enne per raggiro su conto corrente da 1830 euro

Truffa telefonica a Latina: arrestato 41enne per raggiro su conto corrente da 1830 euro

a Latina un uomo si spaccia per dipendente antifrode di una banca e raggira una donna sottraendo 1.830 euro; indagini portano alla denuncia di un 41enne della provincia di Napoli per truffa telefonica
Truffa Telefonica A Latina3A Ar Truffa Telefonica A Latina3A Ar
Un uomo si è spacciato per dipendente antifrode di una banca per truffare una donna di Latina, sottraendole 1.830 euro; denunciato un 41enne della provincia di Napoli. - Gaeta.it

Un nuovo caso di truffa telefonica ha colpito Latina: un uomo si è spacciato per dipendente di un ufficio antifrode di una banca per sottrarre soldi a una vittima locale. Le indagini hanno portato a una denuncia dopo la segnalazione della vittima. Ecco i dettagli sull’episodio e i risvolti giudiziari emersi.

Il raggiro telefonico e la tecnica usata per sottrarre denaro

L’uomo ha telefonato a una donna di Latina presentandosi come un impiegato dell’ufficio antifrode di un noto istituto di credito. Ha spiegato alla vittima che sul suo conto erano state rilevate operazioni fraudolente. In quel modo ha indotto la donna a collaborare per “stornare” le transazioni sospette. Questo stratagemma gli ha permesso di farsi accreditare sul proprio conto ben 1.830,00 euro, denaro che di fatto è stato sottratto illegalmente. La vittima, di 27 anni, si è rivolta alle forze dell’ordine dopo aver capito di essere stata ingannata.

Tecnica e inganno

La tecnica del truffatore si basa sulla creazione di un falso allarme e sulla simulazione di un intervento urgente. Presentandosi come un addetto alla sicurezza bancaria, ha guadagnato la fiducia della donna fino a ottenere i dati necessari per compiere la frode. Questo metodo sfrutta la paura delle vittime di subire perdite finanziarie, inducendole a prestare informazioni o compiere operazioni che altrimenti eviterebbero.

Le indagini e la denuncia a carico del presunto responsabile

Le forze di polizia hanno avviato le indagini da una querela depositata dalla vittima. Il caso è stato seguito attentamente fino a ieri, quando si è conclusa la fase istruttoria con la denuncia di un 41enne della provincia di Napoli. L’uomo era già noto alle autorità per precedenti legati ad attività illecite. Il reato contestato è quello di truffa.

Le prove raccolte

Le indagini hanno fatto leva su riscontri tecnici e testimonianze. Gli inquirenti hanno monitorato i movimenti del denaro e collegato le operazioni al conto corrente intestato al sospettato. La collaborazione della vittima è stata fondamentale per ricostruire le modalità del raggiro telefonico e identificare il responsabile.

Al momento, il procedimento prosegue per accertare se l’indagato possa aver agito con complici o se ci siano altre vittime ignare di questa frode. Le autorità invitano la popolazione a prestare attenzione a chiamate sospette che chiedono dati bancari o autorizzazioni per operazioni urgenti.

Il fenomeno delle truffe telefoniche e le precauzioni consigliate

Le truffe telefoniche che coinvolgono chiamate fasulle a soggetti ignari continuano a rappresentare un problema diffuso. Questi raggiri si basano spesso su messaggi ingannevoli e presentazioni false di figure istituzionali. Le cifre sottratte variano ma l’impatto sulle vittime può essere pesante, sia economico che psicologico.

Organizzazioni criminali sfruttano le tecniche più convincenti per approfittare della fiducia o della paura delle persone. In particolare, l’uso di nomi di banche o enti noti serve a dare un’apparenza di veridicità. Per questo motivo, è importante non fornire dati personali o codici bancari a chi telefona spontaneamente. Eventuali segnalazioni devono essere rivolte direttamente all’istituto di credito, usando numeri ufficiali e confermando eventuali comunicazioni.

Consigli per evitare le truffe

Le autorità di polizia e le banche forniscono indicazioni su come riconoscere una truffa telefonica. Non esistono procedure che richiedano l’invio immediato di dati o denaro, e ogni richiesta sospetta deve essere trattata con cautela. Solo in caso di dubbi forti bisogna coinvolgere forze dell’ordine o consulenti legali. Questi accorgimenti aiutano a evitare che altri cadano in inganno, riducendo il successo di frodi simili.

Change privacy settings
×