Trovato cadavere in avanzato stato di decomposizione in ex sede inps a torino, zona abbandonata e degradata

Trovato cadavere in avanzato stato di decomposizione in ex sede inps a torino, zona abbandonata e degradata

a Torino, il ritrovamento di un cadavere in decomposizione nell’ex sede INPS di corso Giulio Cesare evidenzia degrado urbano, emergenza sociale e l’assenza di interventi istituzionali nella zona abbandonata.
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A Torino, in un ex edificio INPS di corso Giulio Cesare, è stato trovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione, simbolo del degrado e dell’abbandono sociale della zona, mentre proseguono le indagini sulle cause della morte. - Gaeta.it

Nel pomeriggio di giovedì 3 luglio a Torino, in corso Giulio Cesare 290, è stato rinvenuto un cadavere in condizioni di decomposizione avanzata all’interno di un edificio abbandonato che un tempo ospitava la sede dell’INPS. Il luogo è trasformato in un’area degradata, dove si intrecciano emergenze sociali e abbandono urbano. Le circostanze della morte restano ignote, mentre i residenti denunciano da anni lo stato di abbandono e pericolo in cui versa la zona.

La scoperta del corpo nell’ex palazzo inps: contesto e condizioni del ritrovamento

Il ritrovamento del corpo senza vita ha avuto luogo all’interno di un vecchio capannone industriale ormai fatiscente, situato dietro l’edificio INPS di corso Giulio Cesare. L’area è ormai completamente abbandonata, disseminata di vetri rotti, sterpaglie, e detriti. Il cadavere, di probabile origine nordafricana, è stato trovato dopo una segnalazione alle forze dell’ordine da parte di passanti o residenti. Non vi erano documenti o elementi utili all’identificazione, soltanto il corpo rimasto senza nome e memoria.

Emergenza sociale e degrado nell’ex sede

Quel luogo, oggi, vive da tempo una situazione di emergenza sociale. Frequentato soprattutto da persone in condizione di marginalità, è spesso teatro di episodi legati alla droga e alla microcriminalità. La presenza di siringhe usate, bottiglie rotte e rifiuti rende evidente come la zona sia divenuta rifugio per chi si trova ai margini della città e al di fuori delle normali tutele. Quello stabile, passato da luogo pubblico a carcassa urbana, mostra visibilmente i segni del declino e della mancata riqualificazione.

Incertezza sulle cause della morte e indagini in corso

Al momento non è stato possibile definire le cause che hanno portato alla morte di questa persona. L’ipotesi di un infarto, un decesso legato all’abuso di sostanze stupefacenti, o un’aggressione violenta sono ancora tutte aperte. Sarà l’autopsia a stabilire le cause precise del decesso, mentre la squadra mobile è al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita del soggetto e cercare eventuali testimoni o elementi utili all’indagine.

Difficoltà investigative e condizioni del corpo

La complessità dell’ambiente e la mancanza di documenti rallentano il lavoro degli investigatori, che devono districarsi in una zona dove la presenza delle istituzioni è quasi nulla da tempo. Le condizioni di decomposizione indicano che il corpo potrebbe essere lì da giorni o settimane. Non è chiaro se la persona vivesse stabilmente nell’edificio o si fosse rifugiata in questo spazio abbandonato nelle ultime ore.

La denuncia dei residenti e la situazione di degrado in corso giulio cesare

Chi abita nelle vicinanze osserva da tempo la trasformazione di quella ex sede INPS in un luogo negletto, divenuto terra di nessuno. Residenti raccontano di vedere quotidianamente persone tossicodipendenti entrare ed uscire dall’area dopo aver scavalcato le recinzioni arrugginite. Le siringhe abbandonate, la presenza dei ratti, la sporcizia diffusa creano un clima di insicurezza e disagio diffusi. Una donna che si prende cura dei gatti randagi della zona ha descritto lo stato di totale abbandono: “Questo posto era una fabbrica, doveva diventare altro ma nessuno l’ha mai preso in mano. Ora cade a pezzi.”

Episodi drammatici e silenzio istituzionale

L’area rappresenta un concentrato di degrado e solitudine. Non è la prima volta che quella parte di corso Giulio Cesare è al centro di episodi drammatici. Nel 2017, proprio davanti alla ex sede INPS, una donna si diede fuoco in segno di disperazione. Quel gesto estremo suscitò anche l’interesse delle istituzioni ma poi tutto tornò com’era, senza interventi concreti. Oggi il silenzio cala nuovamente sulla zona, dopo la scoperta della morte senza nome.

Reazioni politiche e richieste di intervento per le aree abbandonate

L’episodio ha attirato l’attenzione anche da parte della politica locale. Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6, ha parlato senza mezzi termini: “Fino a quando quelle strutture restano luoghi di illegalità, continueremo a raccogliere queste tragedie e a chiederci il perché. Serve abbattere gli edifici inutilizzabili per garantire sicurezza a tutti.”

La situazione in corso Giulio Cesare rappresenta un bivio per la città. Lo stabile abbandonato è ormai un simbolo di un decennio di mancati investimenti, di risposte mancate e di silenzi che accumulano sofferenza. Anche se le soluzioni sono difficili e richiedono tempo, il recupero di queste aree appare indispensabile per prevenire ulteriori vittime e restituire dignità ai quartieri in difficoltà. La morte di quel corpo anonimo aggiunge un nuovo capitolo a una pagina già segnata dall’indifferenza.

Corso Giulio Cesare rimane al confine tra la città e l’abbandono, un punto in cui si misura la distanza con la legalità e la civiltà. Quel corpo in decomposizione chiede a gran voce di non essere ignorato ancora.

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