Trovata la salma di aziz ziriat, alpinista inglese disperso sull’adamello dopo cinque mesi

Trovata la salma di aziz ziriat, alpinista inglese disperso sull’adamello dopo cinque mesi

La salma di aziz ziriat, alpinista inglese scomparso a gennaio sull’adamello in trentino, è stata recuperata dopo mesi grazie allo scioglimento delle nevi; proseguono le analisi medico-legali per chiarire l’incidente.
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La salma dell’alpinista inglese Aziz Ziriat, disperso da oltre cinque mesi sull’Adamello in Trentino, è stata ritrovata grazie allo scioglimento delle nevi; le ricerche, complicate da condizioni invernali estreme e valanghe, avevano già portato al recupero del suo amico Samuel Harris. - Gaeta.it

La salma di aziz ziriat, alpinista inglese di 36 anni, è stata recuperata sul massiccio dell’adamello in trentino dopo un’assenza di oltre cinque mesi. Ziriat era scomparso durante un’escursione lo scorso primo gennaio, mentre si trovava in compagnia del suo amico samuel harris. Le operazioni di ricerca si erano concentrate sulle aree circostanti all’incidente che aveva coinvolto entrambi, con ritrovamenti successivi che avevano dato segnali contrastanti. La scoperta è stata possibile grazie allo scioglimento delle nevi in quota, che ha consentito di individuare il corpo fino a quel momento nascosto.

La scomparsa e le prime ricerche sull’adamello

Aziz ziriat e samuel harris erano partiti per un’escursione sull’adamello, una delle cime più note e impegnative del trentino, il primo gennaio di quest’anno. L’itinerario scelto prevedeva un percorso tra i ghiacciai e i pendii innevati, in condizioni atmosferiche rigide tipiche dell’inverno alpino. Dopo il mancato rientro dei due, i familiari hanno allertato le autorità. Le squadre di soccorso si sono subito mobilitate per le ricerche, focalizzandosi sulle tracce e l’itinerario previsto dai due alpinisti.

Ritrovamento di samuel harris

Pochi giorni dopo la sparizione, fu ritrovato il corpo di samuel harris sotto una valanga, a bassa quota rispetto al punto in cui erano stati visti per l’ultima volta. Questo primo ritrovamento ha confermato l’ipotesi che una slavina avesse colpito la zona, complicando le ricerche dell’altro uomo. Nonostante l’impegno dei soccorritori, lo stato del terreno e le condizioni meteo non hanno permesso di proseguire con efficacia le ricerche per molto tempo.

Difficoltà e condizioni meteorologiche che hanno rallentato il recupero

Il massiccio dell’adamello presenta caratteristiche che rendono complessi gli interventi di soccorso: quota elevata, pendenze ripide e presenza di ghiacciai con crepacci nascosti. Nel periodo invernale, le condizioni si fanno spesso estreme, con frequenti nevicate e temperature molto basse. Queste condizioni hanno limitato le possibilità di accesso per le squadre di ricerca nelle settimane successive alla sparizione di aziz ziriat, esponendo i soccorritori a rischi elevati.

Le valanghe sono uno dei pericoli maggiori in quella zona e, durante l’inverno del 2024-2025, erano stati registrati diversi eventi di grande portata. Le autorità locali avevano emesso più di un’allerta neve severa, scoraggiando escursioni e attività in quota. Le ricerche sono state quindi sospese in più occasioni per ragioni di sicurezza. Solo con l’arrivo della primavera e l’innalzamento delle temperature, la neve ha iniziato a sciogliersi, permettendo alle squadre di soccorso di estendere le perlustrazioni e scoprire nuove aree fino a quel momento inaccessibili.

Pericoli dell’adamello in inverno

Le valanghe rappresentano il rischio principale, specialmente con molteplici eventi registrati nell’inverno 2024-2025, hanno sottolineato le autorità locali.

Il ritrovamento della salma e le procedure successive

La salma di aziz ziriat è stata trovata grazie allo scioglimento della neve in quota, che ha liberato la zona dove il corpo era rimasto sepolto per mesi. La scoperta è avvenuta negli ultimi giorni, in un’area a grande altezza poco distante dal luogo del ritrovamento di samuel harris. I soccorritori presenti hanno subito riconosciuto i resti, confermando l’identità attraverso i documenti rinvenuti e l’analisi da parte degli esperti.

Il recupero è stato effettuato con cautela, seguendo tutte le procedure stabilite per garantire il rispetto della salma e la sicurezza degli operatori. Successivamente, il corpo è stato trasportato in pianura per le operazioni di identificazione definitiva e le analisi medico-legali. Questi accertamenti serviranno a chiarire le dinamiche dell’incidente e a stabilire con precisione le cause della morte.

Analisi medico-legali in corso

Gli esperti hanno iniziato le analisi per comprendere i dettagli dell’incidente e la sua dinamica.

Impatto locale e accoglienza della notizia

L’intera comunità alpina in trentino ha seguito con attenzione gli sviluppi della vicenda, che ha avuto una forte risonanza anche al di fuori del territorio. La scomparsa e il ritrovamento di due alpinisti inglesi hanno richiamato l’attenzione sui rischi dell’alpinismo invernale e sulle difficoltà di operare in ambienti estremi. Le autorità locali hanno espresso solidarietà alle famiglie, sottolineando l’impegno profuso durante tutti i mesi di ricerca.

Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza in montagna, soprattutto nel periodo invernale, e sull’importanza di prepararsi adeguatamente prima di affrontare itinerari complessi. Nel corso delle ricerche si sono mobilitati volontari e soccorritori di varie organizzazioni, dimostrando la rete di collaborazione che caratterizza le attività di salvataggio in montagna. Ora, con il ritrovamento della salma di ziriat, si procederà a ulteriori accertamenti per chiudere definitivamente questa triste pagina.

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