Una serie di eventi criminali ha portato all’arresto di due cittadini serbi e alla denuncia di un terzo, tutti collegati a un furto avvenuto in un noto negozio di lusso a Padova. L’azione della polizia ha rivelato un piano elaborato e una rete di complici, indicando la necessità di una pronta risposta da parte delle forze dell’ordine in questa città veneta.
I dettagli del furto al ‘Duca d’Aosta’
Il furto ha avuto luogo il 9 dicembre scorso, quando un uomo di 50 anni ha infranto una vetrina del negozio ‘Duca d’Aosta’, situato nel cuore di Padova. Le telecamere di sorveglianza hanno catturato il momento in cui il ladro è riuscito a entrare nel negozio e appropriarsi di diversi articoli di moda, inclusi borse griffate e occhiali di alta gamma. Il valore della merce rubata è stimato in circa 100.000 euro.
Dopo aver raccolto gli articoli in due borsoni, il malfattore ha lasciato il luogo del crimine a bordo di un’auto noleggiata, parcheggiata a poca distanza. Grazie alle indagini condotte dalla squadra Mobile di Padova, la polizia è riuscita a tracciare il percorso seguito dal ladro, individuando come meta finale l’ingresso dell’autostrada.
Identificazione e coinvolgimento dei complici
Le indagini hanno rivelato che il 50enne non era solo. Un uomo di 45 anni, già noto per attività criminose simili, era presente sul luogo del furto. I due, infatti, sembrano aver pianificato l’operazione con attenzione, con il 45enne che seguiva come “palo” per avvisare dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.
La polizia ha utilizzato dati delle celle telefoniche e tracciato le chiamate effettuate dai cellulari dei sospetti per rafforzare il caso contro di loro. Questa strategia investigativa ha confermato il coinvolgimento diretto del 45enne, che era a Padova con un’altra auto noleggiata. Entrambi gli indagati avevano già avuto precedenti per furti simili in negozi di prestigio in tutta Italia.
Arresti e accuse
L’operazione della polizia non si è limitata al furto di Padova. A gennaio, gli stessi due serbi erano stati arrestati a Firenze, mentre tentavano di mettere a segno un furto in una boutique del centro storico. Le autorità , analizzando la loro rete di operazioni illecite, hanno ampliato le indagini, sfociando in accuse di furto aggravato in concorso contro i due uomini.
In aggiunta, un terzo serbo, di 60 anni, è stato denunciato per ricettazione e utilizzo indebito di carte di credito. Questo complice ha avuto il compito di trasportare la merce rubata al di fuori dell’Italia, suggerendo ulteriori piani di evasione e vendita. La procura di Padova continua a lavorare sul caso, cercando di garantire che tutti coloro coinvolti in questa rete di criminalità siano affrontati nel rispetto della legge.