Tre milioni di litri di latte pastorizzato da malta spacciati per prodotti italiani tra il 2023 e il 2024

Tre milioni di litri di latte pastorizzato da malta spacciati per prodotti italiani tra il 2023 e il 2024

La guardia di finanza di Ragusa e l’icqrf di Vittoria scoprono una frode commerciale su tre milioni di litri di latte maltese etichettati come italiani, coinvolgendo aziende casearie in Sicilia e altre regioni.
Tre Milioni Di Litri Di Latte Tre Milioni Di Litri Di Latte
Scoperta una frode nel settore lattiero-caseario: tre milioni di litri di latte importato da Malta sono stati falsamente etichettati come italiani, coinvolgendo aziende casearie e causando denunce per frode e falsificazione. - Gaeta.it

La scoperta di un’operazione che ha visto tre milioni di litri di latte proveniente da Malta etichettati come italiani ha messo in luce una frode commerciale sul mercato lattiero-caseario. Le indagini, condotte dalla guardia di finanza di Ragusa e dall’ispettorato centrale della tutela della qualità di Vittoria, hanno svelato un sistema organizzato per mascherare l’origine e il processo di lavorazione del latte importato. Il prodotto, destinato a diverse aziende casearie italiane, veniva utilizzato per produrre formaggi venduti con false certificazioni di origine.

Operazioni di controllo e scoperta della frode

Tra il 2023 e il 2024 le forze dell’ordine italiane hanno monitorato le importazioni di latte provenienti da Malta, individuando discrepanze nelle etichette e nei documenti ufficiali. La guardia di finanza di Ragusa, insieme ai funzionari dell’icqrf di Vittoria, ha effettuato una serie di controlli approfonditi negli stabilimenti dove veniva immesso il latte. Sono emerse irregolarità nella documentazione accompagnatoria, con indicazioni di origine e stato del prodotto non veritiere.

I documenti presentati riportavano un’origine italiana del latte, occultando invece il fatto che fosse un prodotto maltese pastorizzato. Inoltre, si è accertato che sulla documentazione si dichiarava l’uso di latte crudo, mentre in realtà il latte aveva subito un trattamento termico a Malta. L’alterazione delle informazioni ha permesso di collocare sul mercato italiano un prodotto che avrebbe dovuto essere identificato come importato.

Modalità di distribuzione e coinvolgimento delle aziende casearie

Il latte importato veniva distribuito attraverso operatori locali, che lo fornivano a caseifici situati non solo in Sicilia, ma anche in altre regioni italiane. Questi caseifici utilizzavano il latte per preparare prodotti caseari etichettati come italiani o, in molti casi, come formaggi di origine siciliana. Le aziende, ignare della reale provenienza del prodotto, hanno impiegato una materia prima diversa da quella dichiarata.

Le ispezioni negli stabilimenti hanno rivelato che le irregolarità riguardavano anche il trattamento termico del latte indicato in etichetta. I caseifici venivano indotti in errore dalle informazioni alterate, alimentando così una falsa certificazione di origine e di qualità dei formaggi prodotti. La frode ha toccato non solo la marcatura geografica ma anche la trasparenza sulle fasi di lavorazione del latte.

Conseguenze legali e responsabilità

A seguito delle indagini la guardia di finanza e l’icqrf hanno denunciato le persone ritenute responsabili di falsità materiale e frode in commercio. Le accuse riguardano la manipolazione della documentazione e l’inganno nei confronti degli acquirenti caseari. Questa pratica mette a rischio la credibilità e la sicurezza delle produzioni made in Italy, danneggiando consumatori e operatori onesti.

Le autorità hanno sottolineato l’importanza di garantire la tracciabilità del latte e di mantenere trasparenza sull’origine dei prodotti, specie in un mercato dove le certificazioni appaiono decisive per la valorizzazione dei prodotti tipici. Si attendono ulteriori sviluppi investigativi per chiarire la rete di distribuzione e possibili responsabilità a livello superiore.

L’episodio rappresenta un avvertimento per il comparto lattiero-caseario italiano, mostrando come le frodi sull’etichettatura possono influire sulla fiducia dei consumatori e sulle dinamiche di mercato di prodotti molto apprezzati. Le autorità proseguono con controlli mirati per impedire che simili falsificazioni si ripetano nel tempo.

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