Un intervento mirato dei carabinieri dell’aquila ha portato all’arresto di tre uomini, tutti di origine straniera, per traffico di sostanze stupefacenti. L’azione si è svolta tra le vie periferiche della città, dove i militari hanno seguito e bloccato gli indagati subito dopo una cessione di cocaina. I dettagli dell’operazione, coordinata da diverse stazioni carabinieri della zona, rivelano il modus operandi e la pronta reazione delle forze dell’ordine nell’individuare e fermare lo spaccio nei quartieri isolati.
Il monitoraggio e l’inseguimento nel quartiere cansatessa
La mattinata di un giorno recente a l’aquila ha visto i carabinieri impegnati in un servizio di prevenzione contro lo spaccio. Nel quartiere cansatessa, noto per essere poco frequentato e con vie periferiche poco illuminate, i militari hanno notato due veicoli fermi pochi secondi a breve distanza. Si trattava di una berlina azzurra e di un’utilitaria bianca che, dopo essersi scambiate una piccola scatola gialla, si sono mosse in direzioni opposte. Il gesto ha insospettito gli uomini dell’arma, che hanno subito deciso di seguire la berlina azzurra per capire cosa stesse accadendo, richiedendo supporto e segnalando la targa dell’altra auto.
Dettagli dell’inseguimento e cessione di cocaina
La berlina ha percorso le vie più esterne della città, muovendosi senza una direzione precisa per qualche momento. L’inseguimento si è concluso in un parcheggio isolato di un agriturismo fuori città, dove un giovane stava aspettando l’arrivo della vettura. È proprio qui che è stato documentato un rapido scambio: un pacchetto contenente dosi di cocaina è passato di mano assieme a denaro. Immediatamente sono scattati i controlli, con la conferma che era avvenuta una cessione di droga.
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Le verifiche hanno permesso di recuperare 15 dosi di cocaina contenute nella piccola scatola gialla. Gli occupanti della berlina, un 20enne e un 31enne, hanno tentato di disfarsene gettandola dal finestrino, gesto però vano. Inoltre, i carabinieri hanno trovato con loro 630 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio. A quel punto i due sono stati arrestati in flagranza con l’accusa di spaccio.
Il fermo dell’utilitaria bianca e l’arresto del terzo uomo
Nel frattempo, l’utilitaria bianca vista all’inizio è stata individuata e bloccata lungo la strada statale 80, nel tratto chiamato località cermone. L’uomo alla guida, un altro straniero di 27 anni, appariva visibilmente agitato e questo ha spinto i carabinieri a perquisire il mezzo e il conducente. All’interno sono stati trovati 220 euro in contanti, somma collegata all’attività illecita.
Le successive indagini e riscontri hanno confermato la sua partecipazione alla stessa rete di spaccio collegata ai due uomini fermati poco prima. Per questo motivo anche il 27enne è stato arrestato in flagranza per spaccio di cocaina in concorso.
Detenzioni in carcere e iter giudiziario
Su richiesta della procura della repubblica di l’aquila, i tre arrestati sono stati trasferiti nel carcere le costarelle della città, dove rimarranno in attesa dell’udienza di convalida. Va sottolineato che, malgrado la gravità della situazione e la flagranza dell’arresto, la legge stabilisce la presunzione di innocenza fino a un verdetto definitivo. L’autorità giudiziaria ora dovrà valutare le prove raccolte e decidere sulle misure cautelari e sull’eventuale processo. L’operazione indica però una nuova attenzione delle forze dell’ordine verso lo spaccio nascosto in aree meno centrali e la volontà di intervenire tempestivamente anche in situazioni che possono sembrare isolate.