Trauma cranico per una bimba di 9 anni colpita da pietra durante escursione sul Gran Sasso

Trauma cranico per una bimba di 9 anni colpita da pietra durante escursione sul Gran Sasso

Una bambina di 9 anni ferita da una pietra sul Gran Sasso, soccorsa con elisoccorso e ricoverata all’ospedale San Salvatore dell’Aquila; l’incidente evidenzia i rischi per i bambini in montagna.
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Una bambina di 9 anni è rimasta ferita da una caduta di pietre durante un’escursione sul Gran Sasso (Teramo) ed è stata soccorsa con l’elisoccorso. L’incidente evidenzia i rischi per i bambini in montagna e l’importanza della sicurezza nei percorsi escursionistici. - Gaeta.it

Una bambina di 9 anni è stata ferita mentre camminava sul Gran Sasso, nel territorio di Teramo. Il caso ha coinvolto i soccorsi e ha acceso l’attenzione sulle condizioni di sicurezza delle escursioni in montagna, specie per le famiglie con bambini piccoli.

L’intervento immediato dei soccorsi e il trasporto in ospedale

Appena lanciato l’allarme, le squadre di soccorso si sono mosse rapidamente. Per garantire il trasferimento della bambina in sicurezza è intervenuto l’elisoccorso del 118, uno strumento fondamentale per operazioni in ambienti montani complessi. La piccola, originaria dell’Emilia Romagna, è stata portata all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Qui è stato confermato il ricovero per il trauma cranico. I medici hanno organizzato le cure e tenuto sotto osservazione la bambina per monitorarne le condizioni e prevenire eventuali complicazioni.

Il grande sasso fra turismo e attenzione sanitaria

Il Gran Sasso resta una meta popolare per escursionisti e appassionati della natura. Ogni anno migliaia di persone scelgono di percorrere le sue vette, richiamate dagli scenari e dalla varietà dei sentieri. I servizi sanitari montani strategicamente attivi garantiscono pronti interventi in caso di emergenze, come dimostra l’attivazione immediata dell’elisoccorso stavolta. La gestione degli infortuni in montagna resta un nodo delicato, specie quando coinvolge persone vulnerabili o bambini. I turisti devono restare informati e preparati, accettando anche limiti e precauzioni per evitare incidenti nei percorsi più esposti o elevati.

Sicurezza in montagna e rischi per i più piccoli

L’incidente richiama l’attenzione sui pericoli che le montagne possono presentare, anche in itinerari considerati accessibili. I rischi legati al distacco di pietre riguardano in particolare i sentieri ripidi e le zone di ghiaione. Le famiglie che scelgono di portare bambini in escursione devono valutare con attenzione il percorso e le condizioni ambientali. Usare caschi protettivi è una misura da considerare in certi casi, specie per i più giovani. Le autorità locali invitano sempre a rispettare le regole della montagna e a non sottovalutare la preparazione prima di intraprendere camminate su terreni impervi o sconosciuti.

L’incidente sulla via normale verso il corno grande

L’episodio si è verificato ieri, sul versante teramano del Gran Sasso, durante un’escursione in famiglia. La piccola stava percorrendo la Via Normale che porta al Corno Grande, la vetta più alta dell’Appennino. Mentre camminava con i genitori, una pietra si è staccata improvvisamente e l’ha colpita alla testa. L’impatto ha causato un trauma cranico, giudicato comunque lieve. Questa zona è frequentata da escursionisti di vari livelli, ma il rischio di caduta di pietre, specie lungo sentieri ripidi e franosi, resta presente.

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