Nel comune del Giglio è stato organizzato un traghetto straordinario per permettere ai residenti dell’isola di Giannutri di partecipare al referendum nazionale. Il servizio, coperto dal Comune dopo il no del ministero dell’Interno a sostenere le spese, ha garantito il diritto al voto a chi vive sulla più piccola isola dell’Arcipelago Toscano. Solo due abitanti hanno usufruito del traghetto, ma questi rappresentano un passaggio importante per assicurare la democrazia anche nei luoghi più isolati.
Organizzazione e spese del traghetto straordinario per giannutri
Il sindaco del Giglio, Armando Schiaffino, ha spiegato che è stato il Comune ad attivarsi per organizzare e finanziare il trasporto di due residenti di Giannutri verso il Giglio. La spesa complessiva è stata poco più di 1.200 euro, tra costo del traghetto e Iva, coperta interamente dalle casse comunali. Questo servizio è stato messo in piedi nonostante la richiesta di contributo al ministero dell’Interno sia stata respinta. Il viaggio straordinario permetteva agli elettori di raggiungere il seggio visto che il collegamento ordinario tra le due isole si limita a una navetta settimanale, il giovedì, il giorno non coincidente con la giornata di voto.
Il sindaco ha precisato che questa situazione non è nuova, perché anche negli anni passati il Comune ha sostenuto in prima persona le spese per traghetti speciali in occasione delle votazioni. Al momento, la questione del rimborso da parte dello Stato resta aperta, mentre l’obiettivo immediato era garantire il diritto al voto, superando ogni ostacolo logistico.
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Continuità territoriale e partecipazione attiva
Giannutri, con i suoi circa quindici residenti aventi diritto, fa parte dell’Arcipelago Toscano dove la continuità territoriale è spesso un problema evidente. I pochi collegamenti marittimi regolari, ancora limitati a frequenze molto basse, complicano accessi normali agli uffici pubblici, servizi essenziali e persino alle urne. In questo scenario, ogni occasione per sostenere la partecipazione democratica comporta uno sforzo organizzativo e finanziario rilevante.
Il riferimento del sindaco alle difficoltà di garantire questi collegamenti ricorrenti evidenzia un problema che non solo riguarda il voto, ma la vita quotidiana degli isolani. Anche i servizi di emergenza o il trasporto di beni sono influenzati dalla limitazione delle corse. La scelta di intervenire direttamente con un traghetto straordinario nasce dalla necessità di superare senza compromessi questi limiti, assicurando il pieno esercizio di un diritto costituzionale.
Reazioni politiche e critiche al ministero dell’interno
La vicenda ha suscitato critiche politiche, in particolare dalla senatrice del Pd, Ylenia Zambito, che ha definito il rifiuto del ministero dell’Interno di coprire le spese come “un ostacolo al diritto di voto” e “uno schiaffo” per le persone che vivono in zone decentrate. La senatrice ha annunciato un impegno per trovare una soluzione in grado di sostenere i cittadini isolani, sottolineando che le difficoltà nell’accesso alla votazione rappresentano un attacco alla democrazia stessa.
Problema sistemico e impegno locale
Il caso mette in luce la tensione tra le esigenze dei territori più isolati e le procedure burocratiche di finanziamento da parte dello Stato centrale. Il ristorno finanziario spesso non avviene o viene negato, spingendo le amministrazioni locali ad assumersi oneri che tecnicamente non competono a loro. In questo modo però il diritto di partecipazione politica non viene sacrificato, seppure a un costo e complessità non indifferenti.
L’esperienza del Giglio offre un esempio pratico di come la democrazia può essere tutelata anche nelle situazioni avverse. Contemporaneamente segnala però un problema sistemico che resta da risolvere, tra rispetto delle regole e necessità immediate. Gli abitanti di Giannutri hanno così potuto votare, grazie a un piccolo ma decisivo viaggio straordinario.