Una situazione critica si è verificata nel pomeriggio di domenica 8 giugno nelle acque di San Felice Circeo, tra gli stabilimenti balneari La Caletta e Isola Verde. Due fratelli hanno rischiato la vita dopo essere stati travolti dalla corrente marina, ma grazie all’intervento di bagnini e cittadini la tragedia è stata evitata. I dettagli delle operazioni di soccorso e le condizioni dei coinvolti permettono di ricostruire un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche.
Intervento dei soccorritori e azioni salvavita
L’intervento dei bagnini presenti è stato immediato e decisivo. Il personale di salvataggio, insieme ad alcuni bagnanti tra cui un medico, ha iniziato subito le manovre di primo soccorso. L’uomo colpito da arresto cardiaco è stato sottoposto a rianimazione cardiopolmonare sul posto che ha permesso di ripristinare le funzioni vitali prima dell’arrivo del 118. “Queste manovre, eseguite con rapidità ed efficacia, hanno reso possibile stabilizzare il paziente” e metterlo in condizioni per il trasporto in ospedale.
Il secondo fratello, pur ferito, ha ricevuto soccorso per le lesioni riportate agli arti inferiori e non ha mai perso conoscenza. Entrambi sono stati trasportati in ospedale: il primo, in condizioni preoccupanti, a Latina al Santa Maria Goretti. Il secondo, per accertamenti e cure, all’ospedale Fiorini di Terracina. La prontezza dei soccorritori ha limitato i danni e ha impedito che l’episodio si trasformasse in tragedia vera.
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Dinamica dell’incidente nelle acque di san felice circeo
Secondo le ricostruzioni della Polizia Locale, i due fratelli si trovavano a fare il bagno quando sono stati improvvisamente catturati dalla corrente. L’azione del mare li ha trascinati via dalla riva, portandoli contro la scogliera. Uno dei due è stato colto da arresto cardiaco dopo l’impatto mentre era privo di sensi. L’altro fratello ha subito diverse ferite agli arti inferiori, riportate dopo essere stato sbattuto contro i cosiddetti pennelli, le strutture di contenimento poste lungo la costa, ma è rimasto cosciente.
L’incidente si è svolto nell’area antistante due note località balneari, con una corrente marina che, quel giorno, si è dimostrata insidiosa e capace di sorprendere anche nuotatori abili. La presenza di scogli e barriere naturali ha aggravato la situazione, causando lesioni importanti al secondo fratello e mettendo in pericolo la vita di entrambi. Le autorità partendo da queste informazioni hanno iniziato a indagare per comprendere la causa precisa del fenomeno e predisporre misure di sicurezza più strette.
Ruolo delle forze dell’ordine e accertamenti sull’accaduto
La Polizia Locale di San Felice Circeo, guidata dal comandante Mauro Bruno, ha svolto un ruolo importante per chiarire l’esatta dinamica dell’evento. In collaborazione con la Capitaneria di Porto e l’Ufficio Locale Marittimo, ha raccolto testimonianze e informazioni dai presenti e coordinato le operazioni di soccorso, assicurando assistenza e sicurezza nell’area.
Gli agenti hanno focalizzato la loro attenzione sulle condizioni del mare e sul comportamento delle correnti nelle acque antistanti gli stabilimenti colpiti, per valutare eventuali responsabilità e per comprendere se l’area risulti particolarmente pericolosa in certe condizioni meteo-marine. Le verifiche serviranno anche a definire eventuali restrizioni o indicazioni aggiuntive per i bagnanti, in modo da prevenire precisi rischi in futuro. Al momento le indagini sono aperte, ma appare chiaro che l’intervento coordinato tra soccorritori e forze dell’ordine ha reso possibile un salvataggio efficace e tempestivo.