Tortelli di nonna milena a castiglione di pescaia, sapori autentici della maremma tra tradizione e musica

Tortelli di nonna milena a castiglione di pescaia, sapori autentici della maremma tra tradizione e musica

Nel ristorante Macchiascandona a Castiglione di Pescaia, Nonna Milena porta avanti la tradizione culinaria della Maremma con piatti artigianali, mentre il nipote Lucio Corsi ne accresce la popolarità musicale.
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Il ristorante Macchiascandona a Castiglione di Pescaia esalta la tradizione gastronomica della Maremma con piatti autentici preparati a mano da Nonna Milena, legati a una storia familiare che unisce cucina e musica grazie al nipote cantautore Lucio Corsi. - Gaeta.it

Nel cuore della maremma toscana, a castiglione di pescaia, il ristorante macchiascandona si distingue per la sua cucina radicata alle tradizioni locali. Qui, da decenni, nonna milena prepara piatti semplici ma intensi, capaci di raccontare la storia di un territorio affacciato sul mare azzurro della costa grossetana. La notorietà del locale è cresciuta anche grazie al legame con il cantautore lucio corsi, nipote di milena, che ha portato ulteriore attenzione verso questo angolo di maremma e alle sue specialità. Il ristorante si presenta oggi come un luogo dove la cucina contadina si fonde con atmosfere familiari e la cultura musicale contemporanea.

Nonna milena e la cucina senza compromessi nel ristorante macchiascandona

Milena ha iniziato a cucinare negli anni sessanta e ancora oggi si occupa personalmente della preparazione dei piatti più rappresentativi. La sua cucina evita eccessi e decorazioni superflue, punta tutto sulla qualità degli ingredienti e sul rispetto delle stagioni. Il ristorante, situato vicino al mare premiato con la bandiera blu, offre un’esperienza legata ai sapori autentici della maremma, senza farsi trascinare da mode o tecnologie di produzione. Nonna milena rifiuta di usare macchinari per facilitare il lavoro alla pasta fatta a mano, mantenendo intatto il valore artigianale di ogni preparazione.

Tra i piatti simbolo si trovano i tortelli maremmani con ripieno di ricotta, bietola e spinaci, una ricetta che ha mantenuto invariata per decenni. Le sfoglie sono spesse e tirate a mano con migliaia di uova durante le giornate di maggior afflusso di clienti, rigorosamente preparate nella maniera tradizionale. Questo rigore ha contribuito a far sì che i suoi tortelli vengano riconosciuti come tra i migliori a livello mondiale. Oltre alla pasta ripiena, al ristorante si apprezzano anche tagliolini al ragù di vitello e antipasti semplici come i fiori di zucca fritti: tutte preparazioni costruite sulla leggerezza e la precisione di cottura. L’ambiente sobrio e curato è completato dalle opere d’arte di nicoletta, figlia di milena che coordina la sala, insieme a giovanna, che supporta in cucina.

Lucio corsi, la musica e i fan che portano nuovo vigore al ristorante

Il legame familiare con lucio corsi ha influito nella recente popolarità del ristorante. Lucio, figlio di nicoletta, sta emergendo sulla scena musicale italiana da qualche anno e ha quasi raggiunto la finale al festival di sanremo. Attualmente è in corsa per rappresentare l’italia all’eurovision song contest, un evento seguito con grande attenzione dal pubblico. Questo legame ha portato tanti fan a visitare macchiascandona sperando di incontrare il cantautore nel locale, anche se lucio non è sempre presente.

Gli ammiratori si consolano osservando i quadri di nicoletta esposti nella sala, che rappresentano una parte importante dell’immaginario visivo di lucio e sono diventati copertine dei suoi dischi. Nonostante la crescita di interesse mediatico, la cucina conserva un carattere radicato e lontano da spettacolarizzazioni. I piatti sono veri, dal sapore marcato e radicato in una storia familiare che attraversa generazioni, ribadendo il valore della materia prima locale e della manualità.

La tradizione gastronomica della maremma nei piatti di ogni giorno

Il menù del ristorante macchiascandona si rifà a ricette locali semplici, costruite su ingredienti di qualità. Il tortello maremmano, cuore della proposta, è accompagnato da una pasta fresca ruvida che trattiene il ragù di carne di vitello con pomodoro, una salsa senza aggiunte che mette in risalto il gusto diretto della materia. Gli antipasti proposti sono pochi ma ben eseguiti: i fiori di zucca fritti in pastella leggera rappresentano un esempio di maestria nell’uso dell’olio di frittura, che resta delicato e non copre la freschezza del prodotto. Anche gli zucchini ripieni, con carne, parmigiano e un trito di erbe, conservano una semplicità che valorizza ogni elemento.

Non manca una carta vini essenziale, con selezione di etichette locali e qualche nome noto fuori territorio. La scelta è misurata in modo da accompagnare il pasto senza mai sopraffarlo. L’atmosfera generale del locale richiama una dimensione raccolta e autentica, in cui il tempo sembra scorrere con calma, scandito dai gesti di chi cucina intensamente da tutta una vita.

La vita familiare e il desiderio di tranquillità di nonna milena

Nonostante la notorietà crescente, nonna milena appare stanca. Parla poco della fatica che sopporta ogni giorno tra impasti e fornelli, e la sua stanchezza è nascosta dietro un sorriso timido e uno sguardo umile. Vorrebbe concedersi qualche momento di riposo in più, godersi il pergolato esterno affacciato sul mare, che si vede appena dietro il locale. L’attesa per la finale dell’eurovision tiene alta l’attenzione in sala, tra uno staff impegnato e clienti emozionati, ma lei resta calma.

Il pensiero di milena è rivolto soprattutto al nipote lucio, che corre verso l’europa con la sua musica. Per lei, il vero desiderio resta vedere lucio tornare a casa anche solo per qualche istante, sedersi a tavola e mangiare insieme. Per molte nonne, quel momento attorno al piatto condiviso conserva il valore più profondo e semplice, riflesso di legami familiari che non svaniscono con il tempo.

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