Torneo Di Calcio a Napoli per ricordare Francesco Pio Maimone, giovane vittima di un omicidio nel 2023

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Torneo di calcio a Napoli in memoria di Francesco Pio Maimone, vittima di un omicidio nel - Gaeta.it

Sara Gatti

14 Settembre 2025

La città di Napoli ha dedicato un torneo di calcio alla memoria di Francesco Pio Maimone, il ragazzo ucciso a 18 anni nel marzo 2023. L’iniziativa vuole mantenere vivi il ricordo e la lotta contro la violenza che spezza vite senza motivo, sottolineando l’importanza di non dimenticare vittime innocenti.

La tragedia di mergellina: un litigio sfociato in omicidio

La fatalità si consumò la notte del 20 marzo 2023 sul lungomare di Mergellina, zona popolare di Napoli, dove un piccolo incidente – una scarpa sporcata durante una lite – degenerò in un episodio drammatico. Francesco Pio Maimone, un giovane con il sogno di lavorare come parrucchiere, si trovava lì con amici e senza alcun coinvolgimento in ambienti criminali.

Il confronto con un coetaneo, identificato in Francesco Pio Valda, figlio di un esponente del clan Aprea, prese una piega violenta improvvisa. Valda estrasse una pistola e sparò diversi colpi nel buio. Uno di questi colpì direttamente al cuore Maimone, che cadde morto quasi istantaneamente. La scena provocò choc fra i testimoni presenti, che vedevano in lui solo un ragazzo qualsiasi.

La polizia intervenne rapidamente; le indagini si conclusero in poche ore con l’arresto di Valda. Il processo si è chiuso il 30 gennaio dei successivi anno, con la condanna all’ergastolo per l’omicida. L’episodio è stato descritto come un chiaro esempio dell’arroganza delle dinamiche criminali che ancora affliggono la città.

Il ruolo decisivo della testimonianza di un amico

Carlo, amico stretto di Francesco Pio Maimone, giocò un ruolo fondamentale per il corso della giustizia. Rimasto al fianco del giovane fino all’ultimo istante, fornì una testimonianza cruciale che permise agli investigatori di ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto.

Il coraggio di denunciare ha smascherato la violenza della vicenda, togliendo spazio a versioni infondate o tentativi di depistaggio. La testimonianza di Carlo è stata riconosciuta come gesto di grande valore civile, che ha contribuito a non lasciare impunito un crimine tanto grave.

L’amicizia tra i due si è rivelata un elemento chiave per far luce su un episodio che avrebbe potuto restare irrisolto o confuso. Solo grazie al racconto diretto è stato possibile procedere contro il colpevole, segnalando anche ai più giovani l’importanza di difendere la verità.

Il torneo di calcio come segno di memoria e resistenza civile

Per onorare la memoria di Francesco Pio Maimone e opporsi alla violenza, la famiglia e la comunità locale hanno organizzato un torneo di calcio allo Stadio Simpatia di Pianura. L’evento non è solo sportivo, ma rappresenta un simbolo di resistenza contro la cultura della sopraffazione e della criminalità.

Il deputato Francesco Emilio Borrelli, dell’Alleanza Verdi-Sinistra, ha espresso parole di solidarietà alla famiglia e ha sottolineato il rischio che la città si abitui a piangere vittime senza mai rifiutare i carnefici. Il politico ha ricordato che Francesco Pio non aveva nessun legame con ambienti malavitosi e che la sua morte deriva solo dalla follia di chi si ritiene padrone delle vite altrui.

Borrelli ha elogiato la dignità della famiglia Maimone e il coraggio di Carlo perché rappresentano valori da trasmettere ai giovani. L’iniziativa sportiva vuole quindi mantenere viva la memoria oltre il dolore, stimolando un impegno collettivo contro la violenza e per la tutela della vita.

Una vicenda che riflette una realtà ancora presente a Napoli

Il caso di Francesco Pio Maimone mostra come a Napoli la sfida quotidiana tra legalità e violenza continui a provocare drammi. Il giovane, completamente estraneo alle faide criminali, è rimasto vittima di un episodio che illustra quanto sia fragile la vita nelle strade dove ancora domina la prepotenza di chi usa armi e minacce.

La memoria di questa tragedia rimanda a una necessità più ampia di cambiare il clima sociale e di non accettare più la violenza come un destino inevitabile. Ricordare vittime come Francesco Pio significa anche mantenere accesa la lotta per un futuro dove regnino giustizia e pace, condizioni che ancora oggi appaiono rare in alcune zone della città.

Il torneo di calcio e la mobilitazione intorno al suo nome rappresentano uno degli strumenti per tenere alta l’attenzione sulle conseguenze di questi drammi e favorire la crescita di coscienze sensibili alla vita e ai diritti civili. La storia del ragazzo resta un monito all’azione civile e giudiziaria anche nel 2025.