Il 27 maggio 2025, su Rai 2, torna il programma Belve, condotto da Francesca Fagnani. La trasmissione si caratterizza per interviste dirette e senza filtri a personalità di rilievo. L’appuntamento di questa settimana propone tre ospiti provenienti da mondi diversi, pronti a confrontarsi con le domande della giornalista. La serata si annuncia intensa grazie ai racconti di sport, spettacolo e imprenditoria.
Belve: una formula che mette a nudo i protagonisti
Belve si distingue per il suo format basato su domande pungenti e spesso scomode, pensate per far emergere verità dietro l’immagine pubblica. Il programma è noto per la capacità di approfondire aspetti personali e professionali con una voce sincera. Francesca Fagnani, alla conduzione, intreccia le storie degli ospiti con un approccio che non vuole compiacere ma cogliere la realtà così com’è. Le puntate di Belve hanno guadagnato attenzione e ascolti per la loro onestà e per la particolare atmosfera che si crea in studio, fatta di confronti diretti.
La puntata di martedì 27 maggio 2025 si concentra su tre personaggi noti nel campo del calcio, della recitazione e della produzione cinematografica. Ognuno di loro porta sullo sgabello di Belve un bagaglio di esperienze e aneddoti, alcuni legati a successi, altri a momenti controversi. Questi incontri permettono di osservare da vicino carriere che il pubblico segue spesso solo attraverso i media tradizionali. La trasmissione offre così un’occasione per capire meglio chi c’è dietro i riflettori e le luci della ribalta.
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Mario balotelli: dal talento precoce alle controverse vicende
Mario Balotelli è conosciuto in Italia e nel mondo come attaccante di spicco, oggi impegnato nel Genoa. Come calciatore ha vissuto stagioni da protagonista, con successi memorabili come la vittoria dell’argento agli Europei del 2012 con la nazionale italiana. La sua carriera è stata segnata dall’etichetta di “Super Mario”, un soprannome che rifletteva le aspettative legate al suo potenziale. Fin da giovane, Balotelli è stato inserito in classifiche importanti, tra cui quella dei 100 giovani più promettenti stilata da Don Balón, e nel Pallone d’oro FIFA 2012 fra i migliori giocatori al mondo a soli 22 anni.
Nonostante le doti tecniche, la sua carriera ha subito diversi alti e bassi, spesso imputabili a problemi caratteriali. Gli episodi noti come “balotellate” hanno acceso i riflettori sulle sue difficoltà fuori dal campo quanto dentro. Fatti controversi e atteggiamenti fuori dagli schemi hanno contribuito a creare un’immagine tanto affascinante quanto problematica. Nel corso degli anni, il suo talento non sempre è stato pienamente espresso, lasciando spazio a discussioni sulla gestione del personale e sulle scelte sportive.
In questa puntata di Belve, Balotelli risponde alle domande senza filtri, affrontando temi personali e professionali che hanno segnato la sua vita. È un’occasione per riflettere sulle tensioni tra aspettative e realtà, tra talento naturale e disciplina richiesta dal calcio professionistico. La serata si propone così come momento di verità per uno dei calciatori più discussi degli ultimi anni.
Lunetta savino: una carriera tra teatro, cinema e televisione
Lunetta Savino è un’attrice che ha attraversato vari generi e ambiti dello spettacolo italiano, con radici a Bari. La sua presenza si è fatta notare soprattutto in tv grazie al ruolo di Cettina Gargiulo nella fiction “Un medico in famiglia”, accanto a volti noti come Lino Banfi e Giulio Scarpati. Nel corso degli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti, con due candidature ai David di Donatello e premi come i Nastri d’argento e i Premio Flaiano, che testimoniano la qualità del suo lavoro.
La sua carriera si muove tra teatro, grande schermo e televisione, dimostrando versatilità e profondità in ogni ruolo. Lunetta Savino ha costruito una reputazione solida nel panorama culturale, affrontando personaggi complessi e situazioni drammatiche con intensità. Le sue interpretazioni hanno spesso dialogato con le realtà sociali, riflettendo anche aspetti regionali e nazionali.
Al programma Belve porta la sua esperienza, pronta a raccontare sfumature dietro il palcoscenico e dietro l’immagine pubblica. La sua intervista punta a fare luce su scelte artistiche e su momenti cruciali della sua carriera. Sarà un’occasione per conoscere da vicino motivazioni, passioni e difficoltà affrontate nel mestiere d’attore.
Massimo ferrero, una vita tra cinema e imprenditoria a roma
Massimo Ferrero nasce a Roma, nel quartiere di Testaccio, e la sua storia parte da esperienze lontane dal mondo dello spettacolo. Da giovane svolge lavori di fatica come lo scarico merci e il benzinaio, senza dimostrare interesse per lo studio. Nonostante questo, intreccia il suo destino con il mondo del cinema fin da adolescente, frequentando Cinecittà e lavorando accanto a Giuliano Gemma. Nel 1958 fa la sua prima comparsa davanti alla macchina da presa.
Il percorso di Ferrero passa attraverso diverse esperienze lavorative – corriere, benzinaio, venditore ambulante – che raccontano l’impronta popolare delle sue origini. Successivamente, si affaccia nel mondo dello spettacolo come segretario di produzione a soli diciotto anni. Un matrimonio con Laura Sini, ereditiera di un’azienda casearia, apre nuove prospettive anche nel campo economico.
Nel 1998, con la Blu Cinematografica, produce il suo primo film indipendente, dando avvio a un’attività nel campo della produzione cinematografica. Da allora, Ferrero consolida la sua posizione nel settore, costruendo un percorso che lo porta a diventare un punto di riferimento. L’intervista a Belve racconta queste tappe e mette a fuoco la figura di un uomo che parte da umili radici per affermarsi nel mondo culturale.
La puntata di questa sera propone tre storie lontane e diverse ma legate dal filo conduttore del racconto diretto. Belve continua la sua strada di dialogo serrato tra giornalismo e personalità che hanno segnato tempi recenti, offrendo al pubblico approfondimenti senza mediazioni.