La decima edizione del Premio Ravera si terrà domenica 22 giugno al campo sportivo di Castelraimondo, in provincia di Macerata. L’evento rende omaggio a Gianni Ravera, figura chiave nella storia della musica e della tv italiana, celebrando la sua eredità con concerti e momenti di approfondimento. Sul palco si alterneranno artisti affermati e giovani emergenti, con la conduzione di Carlo Conti.
Il ruolo di gianni ravera nella musica e nella televisione italiana
Gianni Ravera è nato a Chiaravalle, nelle Marche, e ha avuto un impatto significativo sul panorama musicale italiano. Per oltre vent’anni, dal 1962, ha coordinato 24 edizioni del Festival di Sanremo, contribuendo a definire la kermesse come punto di riferimento della canzone italiana. La sua carriera è legata all’organizzazione di eventi che hanno preso piede e si sono evoluti nel tempo, offrendo spazio a nuovi talenti e innovazioni nel mondo dello spettacolo.
Ha saputo coniugare la gestione di manifestazioni con una visione imprenditoriale attenta alle novità, favorendo la diffusione di nuovi generi e stili nella scena musicale. La sua eredità si riflette nel modo con cui ancora oggi molti eventi cercano di bilanciare tradizione e modernità per attrarre pubblico e critica.
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La presenza di carlo conti e il programma del premio ravera 2025
L’appuntamento al campo sportivo di Castelraimondo si apre alle 20 con la presentazione di giovani artisti da parte di Melissa Di Matteo e Dario Salvatori, due nomi noti nel settore musicale. La serata principale prenderà il via alle 21, con Carlo Conti alla conduzione. Conti, che proprio quest’anno è stato direttore artistico del Festival di Sanremo e ne ha condotto la 75esima edizione, vestirà nuovamente i panni di presentatore.
Durante la serata, il palco vedrà esibirsi nomi conosciuti come Sal Da Vinci, Serena Brancale, The Kolors, Marcella Bella, accompagnati dall’Orchestra Mediterranea, diretta dal maestro Michele Pecora, che ha ideato il premio. L’evento sarà trasmesso in diretta da Radio Subasio, permettendo così agli appassionati di musica di tutta Italia di seguirne lo svolgimento.
Un premio speciale a beppe carletti e la presenza di marco rettani
Un momento di rilievo della manifestazione sarà l’assegnazione di un premio speciale a Beppe Carletti, leader storico dei Nomadi. Sarà presente anche Marco Rettani, paroliere e scrittore che con Carletti ha scritto il libro “Soldi in tasca non ne ho, ma lassù mi è rimasto Dio”, in cui si ripercorrono i primi sessant’anni della band.
Il riconoscimento testimonia l’importanza di figure come Carletti, che si sono dedicate con continuità alla musica italiana e alla sua evoluzione. Il rapporto tra l’artista e la scrittura emergente attraverso Rettani rappresenta un esempio di come la musica possa intrecciarsi con altri linguaggi culturali, offrendo spunti di riflessione sul passato e sul presente artistico del nostro paese.
L’orchestra mediterranea e la direzione artistica di pasquale mammaro
L’Orchestra Mediterranea accompagna la serata con un repertorio pensato per valorizzare le esibizioni e arricchire l’atmosfera dell’evento. Diretto da Michele Pecora, l’ensemble si affida a un mix di strumenti e sonorità mediterranee che richiamano tradizione e contemporaneità.
Pasquale Mammaro, responsabile della direzione artistica, sottolinea l’importanza di mantenere viva la relazione tra spettacolo e musica. La sua impostazione punta a far dialogare diversi generi e stili musicali, offrendo al pubblico un’esperienza variegata e coinvolgente. L’orchestra, in questo contesto, diventa un elemento fondamentale per collegare passato, presente e futuro della musica italiana.
Formazione e supporto ai giovani talenti: le residenze creative a castelraimondo
Castelraimondo ospiterà nei giorni prima del premio una serie di residenze creative rivolte a giovani artisti provenienti da tutta Italia. Queste residenze comprendono audizioni, incontri e sessioni di formazione con professionisti del settore musicale e dello spettacolo.
Questa parte del progetto è un’opportunità concreta per artisti emergenti di mettere alla prova il loro talento e ricevere consigli utili per la crescita professionale. Il lavoro di preparazione funge da trampolino per i protagonisti della serata, che dal palco possono farsi conoscere e iniziare una carriera in un contesto supportato da esperti e operatori.
Michele pecora sull’impegno nel promuovere la musica e la cultura giovanile
Michele Pecora racconta come il premio sia nato dalla sua esperienza personale e dalla gratitudine verso Gianni Ravera, che lo ha aiutato a entrare nel mondo della musica. “Ho sempre messo al centro la passione per il mestiere e il valore di credere nelle nuove generazioni di musicisti.”
Il premio è concepito come spazio per chi vuole sviluppare le proprie capacità artistiche e raggiungere un pubblico ampio. Per Pecora, sostenere i giovani rappresenta “un investire sul futuro della musica italiana, mantenendo vivi i legami con la tradizione senza rinunciare a ospitare idee fresche e diverse.”
L’iniziativa crea così un ambiente di lavoro e confronto, dove talento e disciplina si incontrano per dare forma a nuova creatività, in ricordo di un grande promotore come Ravera, capace di aprire porte a chi, come Pecora, ha saputo cogliere quelle occasioni.