Torna a napoli la ventunesima edizione del premio malafemmena dedicato a totò e alla cultura

Torna a napoli la ventunesima edizione del premio malafemmena dedicato a totò e alla cultura

Napoli celebra la ventunesima edizione del premio malafemmena, riconoscimento dedicato a Totò che premia personalità legate alla città in cultura, spettacolo, scienza e sport con il sostegno della famiglia De Curtis.
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Il Premio Malafemmena, giunto alla sua 21ª edizione a Napoli, celebra personalità legate alla città in cultura, spettacolo, scienza e medicina, onorando Totò e valorizzando l’identità napoletana con il sostegno della sua famiglia e del Comune. - Gaeta.it

Napoli ospita ancora una volta la cerimonia del premio malafemmena, giunto alla sua ventunesima edizione. Questo riconoscimento celebra personaggi legati alla città, spaziando dalla cultura allo spettacolo, fino alla scienza e alla medicina. Il premio onora il ricordo di Antonio De Curtis, in arte Totò, e si distingue per il sostegno ufficiale della famiglia dell’artista. La manifestazione si conferma un appuntamento importante per la città, con prestigiosi ospiti e una forte presenza istituzionale.

Il significato del premio malafemmena e la sua storia

Il premio malafemmena nasce come omaggio a Totò, figura simbolo di Napoli e della sua cultura popolare. La giornalista Barbara Carere, insieme al marito Giuseppe Della Corte, lo ha ideato e promosso fin dalle sue prime edizioni. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio dell’assessorato al turismo del Comune di Napoli, che ne riconosce il valore come elemento di promozione della città. Rappresenta l’unico premio ufficialmente riconosciuto dalla famiglia di Totò.

Il premio vuole valorizzare personalità che hanno mostrato un legame significativo con Napoli, anche se spesso operano lontano dalla città. Questa scelta sottolinea il ruolo di Napoli come crocevia di culture e la sua influenza oltre i confini regionali. Nel corso degli anni si è andato consolidando un appuntamento fisso nel calendario culturale cittadino, capace di fondere ricordo e attualità, attraverso figure simbolo di diverse discipline.

I protagonisti e i premiati della ventunesima edizione

Tra i nomi premiati nel 2025 emergono personalità appartenenti a diversi ambiti artistici e sportivi. Il sassofonista Steve Norman, noto per la sua esperienza con il gruppo britannico Spandau Ballet, sarà uno dei protagonisti. Arriva a Napoli insieme alla compagna Sabrina, confermando il desiderio espresso di visitare e conoscere la città oltre la cerimonia.

Nel mondo dello sport figura l’ex calciatore Andrea Carnevale, noto per la sua carriera nella Serie A e per le presenze con la nazionale italiana. Dal panorama musicale italiano arriva Aka 7even, cantante apprezzato per la sua nuova generazione di interpreti. Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, e lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, portano il contributo della comunicazione e della letteratura. Infine, un riconoscimento speciale alla carriera sarà assegnato al regista e sceneggiatore Enrico Vanzina, noto per il suo legame con la cinematografia italiana.

Questi premiati rappresentano un insieme di figure che, con percorsi diversi, incarnano un legame con Napoli o ne diffondono il valore in ambiti diversi. La scelta di variare i profili sottolinea anche la volontà degli organizzatori di coinvolgere differenti pubblici e raccontare Napoli attraverso più linguaggi.

La cerimonia di consegna e il ruolo dell’assessorato al turismo

La cerimonia del premio malafemmena si svolgerà questa sera a Villa Cilento, nel quartiere Posillipo di Napoli. L’evento vedrà la partecipazione dell’assessora al turismo, Teresa Armato, incaricata di consegnare i riconoscimenti ai premiati. Tra gli ospiti attesi c’è Steve Norman, che testimonierà l’interesse internazionale verso questa iniziativa.

L’assessorato al turismo del comune ha più volte evidenziato l’importanza del premio come strumento per rafforzare l’immagine di Napoli nel mondo. Secondo Teresa Armato, “l’evento rappresenta un equilibrio tra memoria storica e dinamiche contemporanee, capace di approfondire l’identità culturale della città.” La presenza di personalità non napoletane mette in luce la natura internazionale del legame con Napoli, che si conferma meta anche per chi arriva da fuori per motivi artistici o culturali.

La location di Villa Cilento, immersa nel paesaggio di Posillipo, aggiunge un valore simbolico alla manifestazione, con un ambiente che richiama la Napoli autentica al centro dell’evento.

La valorizzazione di napoli attraverso arte, folklore e ospitalità

Barbara Carere ha ribadito che “l’obiettivo principale del premio è far conoscere Napoli al di fuori dei confini regionali attraverso arte e tradizioni.” La presenza di personaggi illustri, come Steve Norman e la sua compagna, che hanno scelto di fermarsi qualche giorno per visitare la città, conferma questa strategia. Il premio si configura così come una piattaforma per invitare personalità del mondo culturale e dello spettacolo a vivere Napoli in prima persona.

Il racconto di Napoli, nella sua autenticità, passa attraverso iniziative del genere che mettono in luce la città come luogo d’arte e folklore. Il legame con Totò diventa un filo conduttore che unisce passato e presente, tradizione e contemporaneità. Chi riceve il premio diventa anche un ambasciatore del patrimonio culturale napoletano, diffondendo un’immagine che supera gli stereotipi associati spesso alla città.

In questa ottica, il premio malafemmena si inserisce nel tessuto culturale cittadino diventando un appuntamento atteso dagli addetti ai lavori e dal pubblico, capace di fondere emozione e riconoscimento pubblico in un contesto prestigioso.

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