Torna a milano il festival 100 afriche: tre giorni di cultura, musica e tradizioni africane alla cascina casottello

Torna a milano il festival 100 afriche: tre giorni di cultura, musica e tradizioni africane alla cascina casottello

Il festival 100 Afriche alla Cascina Casottello di Milano celebra dal 6 all’8 giugno la cultura africana con spettacoli, laboratori, mostre e musica coinvolgendo tutte le età e diverse comunità.
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Il festival "100 Afriche" a Cascina Casottello di Milano (6-8 giugno) celebra la cultura africana con spettacoli, mostre, laboratori, concerti e dibattiti, offrendo un viaggio tra tradizioni, arte e storie autentiche del continente. - Gaeta.it

Tra il 6 e l’8 giugno, alla cascina casottello di milano, si terrà la quarta edizione del festival 100 afriche, evento dedicato alla cultura del continente africano. La manifestazione accoglierà spettacoli, mostre fotografiche, laboratori per bambini, concerti e dibattiti con ospiti provenienti da diverse realtà del continente. L’iniziativa, promossa dalla rivista Africa, offre un’occasione per conoscere le molteplici identità africane attraverso arti, racconti e suoni.

La festa delle molte afriche: un mix di tradizioni e popoli al festival di milano

Il festival 100 afriche si propone come un viaggio nelle diverse culture africane, mettendo in luce la pluralità di lingue, tradizioni e comunità che popolano il continente. La scelta della cascina casottello come sede fornisce un ambiente adatto a ospitare eventi di vario genere e per ogni età. L’ingresso è aperto a tutti, dai più grandi ai bambini, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico vasto a un continente spesso percepito in modo riduttivo o stereotipato.

Le attività proposte puntano a mostrare volti e storie differenti attraverso spettacoli dal vivo, letture e incontri con testimoni diretti, tra cui migranti che porteranno le loro esperienze. La varietà degli eventi conferma l’idea che l’Africa non sia un’entità unica ma un complesso intreccio di culture diverse. La manifestazione si presenta come uno spazio di dialogo e scoperta, senza limitarsi a un singolo aspetto, e mira a trasformare la percezione del pubblico parlando di suoni, danze, abiti e sapori autentici.

Programma di venerdì 6 giugno: dal rito del tè alle fiabe africane

La prima giornata di festival si apre con un momento rituale e tradizionale, il rito del tè, accompagnato dalle narrazioni di Moussa Annour, mercante e cantastorie originario del Niger. Le sue storie, ambientate nel Sahara, offrono uno sguardo diretto sulle culture del deserto e sulle vie dei mercanti. Nel pomeriggio, un laboratorio creativo per bambini terrà viva l’attenzione dei più piccoli. Guidato dallo attore e griot camerunense Stephane Ngono, il laboratorio prevede tecniche di pittura per decorare magliette ispirate ai tessuti africani; è necessario prenotare e portare la propria maglietta.

La mostra fotografica “In God’s country” esporrà scatti che raccontano specifici aspetti della vita africana, mentre “La voce degli spiriti” si concentrerà su elementi tradizionali legati al territorio. Prima della cena a base di piatti tipici, disponibile su prenotazione, si terrà una conferenza-monologo di Mohamed Ba che approfondirà tematiche legate alla società africana. La serata si chiude con il cabaret di Tay Vines, comico togolese che propone lo spettacolo “Il nero sta bene su tutto”. Le esibizioni musicali accompagneranno ogni passo della festa.

La giornata di sabato: danza, romanzi a fumetti e moda italo-africana

Sabato la giornata ha inizio con un nuovo rito del tè, segno di continuità nelle tradizioni, seguito da una proposta dedicata al movimento con il seminario di danza afrobeat condotto dal maestro Akueson Adotey Dotcha. Il corso richiede prenotazione e un contributo economico, e offre l’opportunità di vivere un’esperienza diretta delle espressioni coreografiche africane contemporanee.

Gli appassionati di fumetti potranno seguire la presentazione del graphic novel “Lumumba, eroe africano” in programma nel pomeriggio, un progetto editoriale che racconta la figura storica di Patrice Lumumba con il supporto di autori italiani. Per i bambini, un laboratorio artistico artistico di pittura e collage è in calendario nello stesso orario.

La moda sarà protagonista con la sfilata dell’atelier KeChic, un marchio che unisce l’estetica africana a quella italiana, simbolo di un incrocio culturale. La serata continuerà con un aperitivo dove si parlerà dell’attività di Africa Cuamm, ong italiana che lavora in paesi dell’Africa sub-sahariana portando assistenza sanitaria. Il concerto finale della giornata vedrà sul palco Feliz da Vida, progetto musicale afro-brasiliano che mescola ritmi e tradizioni di diversi continenti.

Domenica all’insegna della memoria, della letteratura e della musica

La terza giornata si apre nel pomeriggio con un tributo a due giornalisti molto noti per il loro impegno in Africa: Raffaele Masto e Angelo Ferrari. Entrambi sono scomparsi prematuramente, ma hanno lasciato un’importante eredità di testimonianze e reportage profondi.

A seguire sono previsti altri laboratori di danza e attività creative per i bambini, appositamente pensati per coinvolgere i più piccoli nelle tradizioni africane. Alle 16,30, la giornalista Antonella Sinopoli presenterà il suo libro “Black Sisters”, un testo che dà voce alle donne africane e affronta temi di genere e identità con un taglio diretto.

La musica torna protagonista con l’evento Bimbimusica, una sessione pensata per i bambini guidata dal musicista Olivier Elouti insieme al percussionista Riccardo Trovati; questa attività richiede prenotazione anticipata. In serata si terrà uno spettacolo ispirato al mondo vodou, con la danza del fuoco tipica di Togo e Benin. Dopo la cena, prevista su prenotazione, sarà la volta della musica della kora suonata dal griot Yaya Dembele.

Alle 21,30 il festival si conclude con il canto di ringraziamento eseguito da Modou, presidente dell’associazione Sunugal e coordinatore del Centro di iniziativa quartiere , che nella sua figura rappresenta un legame diretto tra comunità milanesi e africane.

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