Tiziano Bellini, con un passato prestigioso nel settore finanziario e accademico, ha deciso di tornare in Italia per realizzare il suo ambizioso progetto: “La Cantina dell’Innovazione” a Sabbioni, un piccolo comune della provincia di Mantova. Questa iniziativa non è solo un cambio di carriera, ma una vera e propria riscoperta delle tradizioni vinicole locali, che ha già attratto l’attenzione di ristoranti di alta classe e critici del settore.
La filosofia di un ritorno alle radici
Dopo anni di lavoro nelle istituzioni finanziarie di Londra e nella didattica universitaria, Tiziano e sua sorella Patrizia hanno messo in atto un piano che sembrava visionario. Il loro obiettivo è quello di restituire alla tradizione vitivinicola delle terre di Sabbioni la sua gloria perduta. Attraverso l’adozione di metodi innovativi nella coltivazione e produzione del vino, intendono dimostrare che anche in un’epoca moderna, l’amore per il territorio può generare risultati sorprendenti. La loro dedizione non si limita all’aspetto economico; piuttosto, si fa portatrice di una passione autentica e di un rispetto profondo per la natura e le sue risorse.
Tiziano non si considera solo un investitore, ma un vero vignaiolo, impegnato in un percorso che richiede abilità pratiche e una profonda conoscenza del territorio. Ogni bottiglia di vino è creata con la precisione di uno scienziato e la creatività di un artista, puntando a ridare slancio alla tradizione vitivinicola storica di questa parte dell’Italia. Il territorio vitivinicolo del Viadanese e Sabbionetano è ricco di potenzialità inespresse, e Tiziano si propone di svelarle al mondo.
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Un approccio sostenibile alla viticoltura
Uno dei cardini su cui si basa l’attività vitivinicola di Bellini è l’agricoltura circolare. Tiziano sottolinea che la salvaguardia della biodiversità e la riduzione degli sprechi sono essenziali per mantenere un equilibrio con la natura. La sua visione è caratterizzata da pratiche che rispettano l’ambiente senza compromettere la qualità del prodotto finale.
I vigneti sono situati in un’area fertile, capace di beneficiare di un clima intermedio che favorisce una buona resa agricola. Tiziano ha piantato varietà locali come Ancellotta e Grappello Ruberti, mescolando con sapienza vitigni internazionali come Pinot Nero e Chardonnay. Queste scelte non sono casuali ma strategiche, mirate a valorizzare le peculiarità del suolo e a dimostrare che i vini di qualità possono nascere anche in terreni diversi da quelli tradizionalmente considerati ideali.
Le tecniche di vinificazione adottate da Tiziano vanno dalla lunga macerazione all’affinamento in legno, con un occhio attento alle tradizioni senza trascurare l’innovazione. In questo modo, i vini prodotti raccontano una storia radicata nel territorio, unendo storia e modernità in ogni sorso.
Un legame profondo con la tradizione e la famiglia
La produzione vinicola di Tiziano Bellini è anche un tributo alla sua famiglia. Le etichette dei vini portano nomi di luoghi significativi e membri della famiglia, rimarcando i legami affettivi che collegano questa iniziativa alle radici familiari. Ogni bottiglia non è solo un prodotto, ma un omaggio alle persone che hanno contribuito a questa avventura.
La collaborazione tra Tiziano, sua sorella Patrizia e la moglie Olga è una sinfonia che orchestra successi. La cura meticolosa dei vigneti e l’esperienza di professionisti in cantina contribuiscono a creare vini di alta qualità , superando le aspettative iniziali. I risultati si sono tradotti in una crescente distribuzione nei ristoranti più noti d’Italia e all’estero, da Spagna a Canada, fino al Regno Unito.
Con la consapevolezza di essere dei pionieri, i Bellini continuano a seguire il loro percorso, convinti di poter dare il giusto riconoscimento ai tesori enologici del loro territorio, e restituire alla comunità locale un pezzo della sua storia vinicola.