Lo studio Surpass-Cvot ha messo a confronto tirzepatide, un doppio agonista dei recettori Gip e Glp-1, con dulaglutide, un agonista del recettore Glp-1, valutando gli effetti cardiovascolari in pazienti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare aterosclerotica conclamata. I risultati hanno mostrato che tirzepatide raggiunge la non inferiorità rispetto a dulaglutide negli eventi avversi cardiovascolari maggiori , ampliando la conoscenza sulle opzioni di trattamento per questa popolazione. Lo studio, promosso da Eli Lilly and Company, ha incluso più di 13mila partecipanti in 30 Paesi e si è sviluppato nell’arco di oltre quattro anni e mezzo.
Dettagli e risultati principali dello studio surpass-cvot
Surpass-Cvot ha preso in esame pazienti con diabete di tipo 2 già affetti da malattie cardiovascolari aterosclerotiche. L’obiettivo era dimostrare che tirzepatide fosse almeno paragonabile a dulaglutide nel ridurre il rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori, quali morte cardiovascolare, infarto miocardico e ictus. I dati mostrano un rischio di tali eventi inferiore dell’8% con tirzepatide , soddisfacendo i criteri di non inferiorità predeterminati.
In aggiunta, tirzepatide ha ridotto la mortalità per tutte le cause del 16% rispetto a dulaglutide . Un’analisi indiretta confrontando gli studi Rewind e Surpass-Cvot ha indicato anche una riduzione del 28% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori e del 39% della mortalità totale rispetto a un ipotetico placebo. Anche la funzione renale è stata preservata meglio dal doppio agonista, con un rallentamento significativo del declino del tasso di filtrazione glomerulare stimata su un periodo di 36 mesi.
Leggi anche:
Impatto clinico di tirzepatide nel trattamento del diabete tipo 2 con complicanze cardiovascolari
I risultati dello studio aprono nuove prospettive per il trattamento integrato del diabete di tipo 2, specie nelle persone con malattia cardiovascolare già conclamata. Tirzepatide non solo ha dimostrato protezione cardiovascolare paragonabile a dulaglutide ma ha anche ottenuto miglioramenti maggiori su parametri chiave come emoglobina glicata, indice di massa corporea e alcuni biomarcatori cardiovascolari.
Francesco Giorgino, endocrinologo presso l’Università degli Studi di Bari, sottolinea che “tirzepatide può rappresentare una risorsa per gestire la complessità della malattia diabetica in pazienti a rischio cardiovascolare.” L’attenzione alla riduzione dell’iperglicemia e del peso corporeo combinata con la protezione cardiovascolare rende questo farmaco particolarmente interessante per un approccio multidimensionale.
Sicurezza e tollerabilità dei farmaci incretinici nel trial
Gli eventi avversi riportati in Surpass-Cvot sono risultati principalmente di natura gastrointestinale e di gravità da lieve a moderata. Questi sintomi si sono risolti dopo la fase di titolazione della dose in gran parte dei casi. L’interruzione del trattamento per eventi avversi ha interessato il 13,3% dei pazienti trattati con tirzepatide, leggermente superiore al 10,2% di quelli trattati con dulaglutide.
I profili di sicurezza e tollerabilità sono rimasti in linea con quelli già noti per entrambi i farmaci. Nessuna nuova criticità è emersa durante il monitoraggio, confermando che, nonostante alcune differenze nei tassi di sospensione, tirzepatide mantiene un profilo gestibile nei pazienti inclusi nel trial.
Prospettive di tirzepatide nella pratica clinica e autorizzazioni future
Elias Khalil, amministratore delegato di Eli Lilly Italy Hub, ha evidenziato che “tirzepatide conserva il beneficio cardioprotettivo tipico degli agonisti Glp-1 aggiungendo vantaggi clinici più ampi.” Tra questi, un effetto protettivo renale e una più marcata riduzione del peso corporeo e del rischio di mortalità totale.
I risultati dettagliati di Surpass-Cvot saranno presentati al Congresso annuale dell’European Association for the Study of Diabetes di settembre 2025. Lilly pianifica di inoltrare i dati alle autorità regolatorie di diversi paesi entro la fine dell’anno, aprendo la strada a nuove indicazioni terapeutiche per tirzepatide nel trattamento dei pazienti con diabete e malattia cardiovascolare.