In questo agosto il mercato della frutta, degli ortaggi e del pesce fresco segnala un calo significativo dei prezzi all’ingrosso, un vantaggio per chi vuole fare spesa senza rinunciare alla qualità. Tra i prodotti più economici spiccano angurie mature, meloni e albicocche quasi a fine stagione, mentre l’ultimo raccolto di uva da tavola fa il suo ingresso in modo graduale. Anche gli ortaggi approfittano di condizioni climatiche più miti e mostrano listini più bassi. Sul fronte del pesce, nonostante il maltempo abbia ridotto la pesca, alcune specie si trovano a prezzi più contenuti. Ecco i dati più importanti per orientarsi al meglio.
La frutta di stagione: angurie e meloni al centro dell’attenzione
Le angurie si confermano il prodotto più conveniente tra la frutta estiva, con prezzi all’ingrosso che in pochi giorni sono scesi del 17,1% e si aggirano oggi tra 0,25 e 0,50 euro al chilo. Questa riduzione segna un’ottima opportunità per chi preferisce un frutto rinfrescante e dolce, perfetto per i picnic e giornate al mare. La qualità rimane alta grazie a una produzione abbondante, soprattutto nelle regioni meridionali.
I meloni, altra frutta molto apprezzata nel periodo estivo, mantengono prezzi contenuti sotto l’euro e venti al chilo, con un calo pari al 13,1%. Questi frutti offrono una valida alternativa all’anguria per variare la dieta e rinfrescarsi al caldo. Per chi ama i sapori mediterranei, le albicocche ancora in commercio attestano un prezzo tra i 2 e 2,40 euro al chilo. Sono vicine alla fine della stagione e hanno subito una diminuzione del 5,7%. Chi desidera fare scorta deve affrettarsi perché stanno per terminare.
Leggi anche:
L’osservatorio “la Borsa della Spesa” curato da Bmti e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit propone queste indicazioni settimanali per guidare gli acquisti di agosto verso un equilibrio tra risparmio e qualità.
Uva da tavola e ortaggi: novità e prezzi più bassi con la fine dell’estate
Con l’avanzare di agosto è iniziata la raccolta dell’uva da tavola in Puglia e Sicilia, soprattutto per le varietà bianca Vittoria e nera Black Magic. I prezzi sono diminuiti del 13,5% rispetto alla settimana precedente. L’uva bianca si trova oggi a circa 2,30 euro al chilo, mentre quella nera senza semi supera i 3,50 euro/kg, confermando una richiesta più alta per le tipologie più pregiate.
Tra gli ortaggi, il calo delle temperature nelle ultime settimane ha aiutato a mantenere fresche lattughe con prezzi stabili intorno a 1 euro al chilo, inferiore del 13,1% rispetto allo scorso anno. Questa riduzione del costo accompagna una domanda piuttosto bassa, tipica delle ultime settimane estive.
Melanzane e finocchi restano invece molto presenti sul mercato, con prezzi all’ingrosso intorno a 1 euro e 1,40 euro al chilo. Per chi cerca un prodotto stagionale caratteristico, questo è il periodo più adatto per acquistare fiori di zucca grazie a un abbondante raccolto. La quotazione di questi ultimi è scesa del 30,1%, attestandosi a circa 0,12 euro al pezzo. L’ampia disponibilità supera la domanda, determinando prezzi più bassi.
Il pescato di agosto: il maltempo limita la pesca ma si trovano alternative economiche
In questi giorni, il maltempo su varie coste italiane ha condizionato la pesca diminuendo l’offerta di diversi prodotti ittici. Nonostante questo, alcune specie restano disponibili e si possono trovare a prezzi vantaggiosi all’ingrosso.
Il tombarello, un piccolo tonnetto poco noto ma con sapore deciso e carne rossa, viene venduto a circa 4 euro per chilo, con una riduzione del prezzo del 18,2% rispetto alla settimana precedente. È un’opzione valida per chi vuole un pesce fresco a costo contenuto, con caratteristiche gustative particolari.
Tra i prodotti ideali per essere fritti, i calamaretti sono offerti a prezzi contenuti intorno a 22 euro al chilo. Il pesce spada, particolarmente richiesto nel periodo estivo, è disponibile in quantità superiore a mesi passati, con quotazioni stabili intorno a 14,50 euro al chilo.
Ottima presenza anche per le telline, vendute intorno a 7 euro per chilo. Per quanto riguarda il pesce allevato, la trota mantiene un prezzo costante sui 6 euro al chilo, senza variazioni significative.
Questi dati arrivano da fonti aggiornate e consentono di orientarsi agli acquisti di prodotti freschi con un occhio ai costi, in un momento in cui il clima non facilita sempre la regolarità delle forniture.