La quattordicesima frazione del Tour de France 2025 ha offerto una giornata intensa sulle salite dei Pirenei. Thymen Arensman, corridore olandese della Ineos Grenadiers, ha conquistato la tappa dopo un attacco deciso sul Col de Peyresourde e una fuga solitaria fino al traguardo di Superbagneres. Dietro di lui, i big della corsa hanno perso tempo prezioso, ma la maglia gialla è rimasta sulle spalle di Tadej Pogacar. La gara prosegue domani con la quindicesima tappa, disegnata tra Muret e Carcassone.
La vittoria di thymen arensman nella tappa pirenaica
La tappa Pau-Luchon Superbagneres, lunga 182 chilometri, ha visto una selezione netta sul mitico Col du Tourmalet. Arensman è entrato in una fuga numerosa ma poi ha deciso di staccare tutti durante la salita del Col de Peyresourde, guadagnando terreno e chiudendo in solitaria sull’arrivo in salita. Il corridore della Ineos Grenadiers ha così ripreso la maglia a pois, superando il francese Lenny Martinez della Bahrain Victorious, che fino a quel momento la indossava.
L’azione decisiva di arensman
L’azione di Arensman è partita a distanza di oltre metà tappa, in un momento chiave per le strategie dei team più forti. Il corridore olandese ha mantenuto un ritmo elevato fino alla cima di Superbagneres, impedendo agli inseguitori di avvicinarsi. “Ha gestito bene le forze, scegliendo il momento giusto per attaccare e guadagnare vantaggio,” commentano gli esperti. Il successo nella 14ª tappa rappresenta per Arensman una conferma di valore soprattutto in salita, in un Tour che ha visto spesso protagonisti scalatori molto attesi.
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L’andamento della classifica generale dopo la tappa
Sul traguardo, il primo inseguitore è stato Tadej Pogacar, già vincitore di più edizioni del Tour e attuale leader in maglia gialla. Lo sloveno è arrivato distanziato di 1 minuto e 8 secondi da Arensman, ma ha conservato la leadership del Tour de France 2025. A completare il podio parziale della tappa è stato il danese Jonas Vingegaard del team Visma Lease a Bike, arrivato con un ritardo di 1’12” dal vincitore.
I distacchi in cima alla generale
La classifica generale si è confermata con Pogacar in testa, guidando con un margine di 4’13” su Vingegaard e 7’53” sul tedesco Florian Lipowitz della Red Bull-Bora Hansgrohe, giunto in terza posizione. Il distacco rispetto agli altri favoriti al successo finale si è modificato leggermente, ma la corsa rimane aperta e avvincente. L’olandese Arensman, pur senza scalare in classifica generale tra i primi, ha guadagnato prestigio con la vittoria di tappa.
I prossimi sviluppi con la 15ª frazione da muret a carcassone
L’attenzione degli appassionati ora si sposta sulla 15ª tappa, che partirà domani da Muret e si concluderà a Carcassone, per un percorso di 169 chilometri. Questa frazione presenta un terreno meno montano rispetto alla precedente, più adatto ai velocisti e alle strategie di gruppo ridotto. La tappa potrebbe offrire nuove occasioni di successo a chi punta alle volate o cerca di recuperare qualche posizione in classifica.
Un’occhiata al percorso e alle strategie
Il percorso verso Carcassone attraversa paesaggi tipici dell’Occitania, con qualche ondulazione ma senza salite memorabili. “Sarà interessante osservare come si comporteranno i leader di classifica e i loro team nelle fasi iniziali e nei tratti più favorevoli al controllo della corsa,” dicono gli analisti. Potrebbero esserci fughe di corridori meno protetti o tentativi di ridurre il margine tra alcuni protagonisti.
Il Tour de France continua a mostrare la varietà delle sue frazioni, mettendo alla prova i corridori su terreni diversi. I 169 chilometri della prossima tappa daranno modi di vedere nuove dinamiche e aspettative, mentre i big si preparano alle ultime battaglie sulle montagne. Il duello in testa alla classifica resta apertissimo e già domani gli equilibri possono cambiare, anche se sembra improbabile che la maglia gialla vacilli su una tappa più pianeggiante rispetto a quella appena conclusa.